barbra streisand

GLI 80 ANNI DI BARBRA STREISAND - HA INCARNATO LA BRUTTINA DI SUCCESSO DAL FASCINO IRRESISTIBILE - NELLA VITA HA VINTO DI TUTTO, DAGLI OSCAR AI GRAMMY, MA È DIVENTATA UN’ICONA PER LA SUA IMPERFEZIONE: LE DONNE CHE HA INTERPRETATO NEI FILM VENIVANO LASCIATI SPESSO DA UOMINI SPAVENTATI DALLA SUA INTENSITÀ… - VIDEO

 

Caterina Soffici per “la Stampa”

 

barbra streisand funny lady

Quando mi hanno chiesto di scrivere qualcosa per gli 80 anni di Barbra Streisand (li compie il 24 aprile) sono andata su Youtube per riascoltare qualche sua vecchia canzone. L'algoritmo ti propone subito le più famose: Woman in love; Guilty; The Way We Were; Papa, can you hear me? Non so a che punto è entrato nella stanza mio figlio, ventenne. Io questa voce la conosco, ha detto. Sai chi è? ho chiesto sbalordita. Certo, la Streisand. Ecco, in queste tre parole di un ventenne - certo la Streisand - c'è già tutto.

 

il principe carlo e barbra streisand 3

Di come si diventa leggenda globale, icona universale e transgenerazionale è difficile spiegare. Altri artisti hanno scavalcato la loro epoca e sono entrati nelle playlist e nell'immaginario dei ventenni. Ma Barbra Streisand è qualcosa di diverso e piuttosto unico per il modo in cui ha raggiunto il successo, cioè non adattandosi ai modelli di donna necessari ad imporsi, ma imponendo il proprio modello. Che è quello dell'eroina coraggiosa che sfida le avversità, segue i propri sogni, non scende a compromessi e raramente ottiene il lieto fine.

BARBRA STREISAND - IL GUFO E LA GATTINA

 

Una bruttina di successo, insomma. Una donna in cui tutte si possono riconoscere, perché il lieto fine oltre a essere stucchevole, accade raramente e solo per brevi periodi. Lei lotta, ma raramente ne esce vittoriosa.

 

Quella lotta, ovviamente, è il motivo per cui la amiamo. Come ha osservato il biografo Neal Gabler, i suoi ammiratori apprezzano Streisand non perché rappresenti un ideale irraggiungibile, ma perché si identifiano con lei: «Non sembrava una star del cinema. Somigliava a noi, parlava come noi, si comportava come noi, soffriva come noi».

 

La sua voce è innegabile, ma il suo personaggio - il perdente sfacciato e ambizioso - sembra ancora più essenziale per decretarne l'ingresso nella categoria delle donne-icona.

Ho riguardato anche alcuni spezzoni di due suoi film. Prima di tutto Funny girl (del 1968), che contiene elementi fortemente autobiografici. Fanny, una ragazza ebrea di New York con una voce celestiale non riesce a trovare una parte e iniziare la sua carriera teatrale perché non è bella e non corrisponde ai canoni comuni delle ragazze colorate e cinguettanti, doti necessarie per salire sul palco.

george segal barbra streisand il gufo e la gattina

 

La protagonista otterrà la parte e il successo grazie alla sua voce e poi rovinerà tutto per colpa del suo carattere e per non voler fare alcune scelte.

 

Ma il capolavoro rimane Come eravamo (del 1973, regia di Sydney Pollack), il film che l'ha consacrata come icona della perdente che tutte vorremmo essere. Anche qui è un'ebrea newyorkese super impegnata politicamente, comunista, pacifista e femminista che ritrova il suo amore del college, il bellissimo e biondissimo Robert Redford nei panni di un conservatore super Wasp (alta borghesia bianca protestante), con cui prova a ricostruire la storia d'amore e da cui avrà anche un figlio, ma dal primo momento lo sai che andrà a finire male, perché troppi sarebbero i compromessi morali da accettare per abbandonarsi all'amore con il tuo opposto, che pure ti attrae.

barbra streisand funny girl

 

Lo scambio di battute nella scena finale è da incorniciare: «Tu non molli mai, eh?», chiede lui.

«Solo quando ci sono proprio obbligata. Però so perdere molto bene». «Meglio di me». «Io ho fatto più pratica». Lui se ne va, lei torna a distribuire volantini contro la guerra.

Barbra la perdente, anche se si fatica a definirla così se guardiamo alla carriera di questa donna che ha vinto tutto e di più: 2 Oscar (con questi due film), 5 Emmy, 10 Grammy, 11 Golden Globe, 1 Tony Award, insomma tutti i più alti riconoscimenti nella musica, nel cinema e nel teatro. Più di 50 album, 30 dischi di platino, oltre 370 milioni di dollari guadagnati in una carriera che dura da oltre 60 anni, filantropa e attivista per i diritti civili.

james caan barbra streisand funny lady

 

Barbra l'ebrea dal nasone e dalla lingua tagliente, nei panni di personaggi femminili che sono alieni alle altre donne e non si capisce mai bene se sia l'identità ebraica a fare la differenza e a renderli così estranei. Barbra l'eroina alla rovescia, Barbra che non rinuncia alla lotta, per ottenere ciò che merita, ma che raramente ne esce vittoriosa.

 

omar sharif barbra streisand funny girl

Le bombe sexy degli schermi della sua generazione morivano di amore romantico e/o tragico oppure si sposavano con il principe azzurro. I personaggi di Barbra vengono lasciati spesso da uomini spaventati dalla sua intensità o dal suo carattere o dalla sua fermezza morale, o vengono traditi. Ma che sollievo vedere che queste donne imperfette, anche insopportabili certe volte, sopravvivono lo stesso e non si strappano i capelli se non arriva il vissero tutti felici e contenti.

il principe carlo e barbra streisand 6barbra streisand ritira il premio da sola oscar 1969 barbra streisand omar sharif funny girl barbra streisand nel barbra streisandbarbra streisanddavid begelman e barbra streisandbarbra streisand lagy gagabarbra streisand central park 1barbra streisandstreisand 2il principe carlo e barbra streisand 9streisandbarbra streisand by richard avedonbarbra streisandbarbra streisand 2BARBRA STREISAND - IL GUFO E LA GATTINAbarbra streisand funny girlbarbra streisand george segal il gufo e la gattina il principe carlo e barbra streisand 10il principe carlo e barbra streisand il principe carlo e barbra streisand 4il principe carlo e barbra streisand 7il principe carlo e barbra streisand 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…