GLI AMICHETTI AFRICANI DI PUTIN GONFIANO IL PETTO - AL FORUM ECONOMICO DI SAN PIETROBURGO, IL PRESIDENTE DELLO ZIMBABWE EMMERSON MNANGAGWA FA LA VOCE GROSSA: "L'AFRICA NON È PIÙ UN GIGANTE ADDORMENTATO: RUGGIRÀ COME UN LEONE E I PICCOLI STATI SENZA UNA SPINA DORSALE AVRANNO PAURA..." - MNANGAGWA, POCHI GIORNI FA, AVEVA DEFINITO "MAD VLAD" "IL MIO CARO FRATELLO" E HA SOSTENUTO CHE IL CONTINENTE NERO HA LE RISORSE PER "ESSERE INDIPENDENTE" (AUGURI)
Emmerson Mnangagwa VLADIMIR PUTIN
(ANSA) - L'Africa non è più un "gigante dormiente": si sta alzando e presto "ruggirà come un leone". Lo ha detto il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, in un'intervista all'agenzia di stampa russa Tass dopo il Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Spief) tenutosi dal 5 all'8 giugno. "Naturalmente i vari paesi africani si stanno sviluppando a ritmi diversi. Ma alla fine si può vedere che l'Africa non è più un gigante addormentato: si sta sollevando, ruggirà come un leone e i piccoli stati senza spina dorsale avranno paura", ha detto Mnangagwa.
Il presidente dello Zimbabwe ha sottolineato che l'Africa ha le risorse per "essere indipendente, reinventarsi e usare la tecnologia" ma "allo stesso tempo ha bisogno di competenze e di capitale globale per aiutarla a fare il salto nella modernizzazione e nella crescita economica". Pochi giorni fa Mnangagwa ha definito il presidente russo Vladimir Putin "il mio caro fratello" e ha affermato che la Russia è "un alleato globale coerente" dello Zimbabwe, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa britannica Reuters.
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