anziani

GLI ANZIANI CHE HANNO PATOLOGIE GRAVI NON USCIRANNO. MA L’ESERCIZIO FISICO È UNA TERAPIA SALVA-VITA - PER GLI OVER 70 CON PROBLEMI CARDIOVASCOLARI O DI DIABETE L'IPOTESI DI INIDONEITÀ TEMPORANEA - LA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA SCRIVE A COLAO: “AL TERMINE DEL LOCKDOWN, VIA LIBERA ALLA FACOLTÀ DI USCIRE PER TUTTI GLI ANZIANI, SALVO NELLE ZONE AD ALTO RISCHIO''. ECCO TUTTE LE PRECAUZIONI DA SEGUIRE

Rosario Dimito e Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

anziani

Lo stato di vulnerabilità: sarà quella la traccia dettata dagli esperti del governo per poter far ripartire, nella fase 2, la fascia di cittadini over 70 anni. In queste ore si sta ragionando su come proteggere chi non è più giovanissimo, acciaccato ed è particolarmente sensibile agli effetti del coronavirus. L' ipotesi è che chi - avanti con l' età - è affetto da patologie dismetaboliche importanti, come il diabete, l' ipertensione o problemi cardiovascolari, venga maggiormente monitorato, censito, e anche sottoposto, con maggiore attenzione, ai test sierologici che verranno effettuati nello screening sulla popolazione.

 

Se l' esito delle indagini mediche dovesse rivelare uno stato di salute a rischio, scatta una sorveglianza sanitaria speciale con un giudizio di inidoneità temporanea, o anche una limitazione agli spostamenti, che potrebbe voler dire non poter uscire di casa per qualche mese.

ANZIANI E CORONAVIRUS

 

I criteri base per la valutazione dei rischi restano, dunque, le patologie. L' anziano che verrà monitorato, sarà più vulnerabile se è affetto da almeno due di queste malattie (comorbilità con l' infezione) perchè può aggravare la patologia. Anche perché la sola ipertensione, a esempio, non potrà costituire una ragione per limitarne i movimenti, considerato che ne soffre buona parte della popolazione over 50.

 

IL RAPPORTO Sono tante, dunque, le valutazioni che si stanno facendo in queste ore. E la maggior parte sono basate su un rapporto della Società italiana di Gerontologia e geriatria preparato per il Comitato tecnico scientifico e la task force, presieduta da Vittorio Colao. Gli esperti partono dall' assunto che «l' età, di per sé, non possa costituire un discrimine normativo, non essendolo sul piano biologico. È, infatti - chiariscono - la maggior prevalenza di condizioni morbose che accresce la letalità del Covid-19, non l' età in sé».

 

anziani

Il professor Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Geriatria Neuroscienze dell' università Cattolica, componente del Comitato scientifico, considera che per le persone che hanno superato i 70 anni «l' esercizio fisico è un farmaco salvavita, uno strumento promotore di salute». Ed è proprio su questo che il rapporto insiste quando considera che anche gli esercizi fatti a casa «non sono sufficienti per assolvere un ruolo di completa supplenza dell' attività esterna».

 

Stare chiusi nel proprio appartamento, secondo i medici, «ha un impatto sul tono dell' umore e, nei malati dementi o psichiatrici, sta determinando importanti effetti avversi. Molto comune è il sovvertimento del ritmo sonno veglia nel demente». Il consiglio, quindi, è di consentire, «al termine del lockdown, la facoltà di uscire per tutti gli anziani, anche se con alcune precauzioni da seguire».

 

IL CONFINAMENTO Innanzitutto - viene specificato - che le limitazioni debbano persistere «solo in aree ad alto rischio di contagio. Tale limitazioni - aggiungono - potrebbero consistere nell' obbligo di protezioni o nella proroga del confinamento, anche in rapporto al profilo di rischio.

 

L' obbligo del confinamento potrebbe valere per malati immunodepressi o con polipatologia».

 

coppia anziani

Con specifico riferimento, appunto, a malattie tipo diabete, ipertensione, e cardiovascolari. Gli esperti suggeriscono anche una soluzione già adottata in Francia: «La rimozione, parziale o totale, delle limitazioni si potrebbe prevedere da soli o accompagnati da un familiare, nell' arco di un chilometro, con l' obbligo dell' uso della mascherina in rapporto alla situazione di rischio ambientale e individuale. È comunque precluso qualunque contatto, se non con il familiare, e restano immutate le norme igieniche già in atto, individuali e ambientali».

 

LE ONDATE DI CALORE La metodologia da seguire, poi, dovrebbe essere la stessa adottata in occasione delle ondate di calore, quindi con «l' avvio di un sistema di monitoraggio dei soggetti a maggiore rischio, al fine di cogliere tempestivamente un peggioramento dello stato di salute compatibile tanto con aggravamento di una malattia cronica, rischio da non escludere dopo protratto decondizionamento, quanto l' insorgenza di un' infezione da Covid-19.

 

In tal modo - concludono i geriatri - si potrebbero anche circoscrivere subito eventuali microfocolai».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...