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LA PICCOLA MANGIATOIA DEL GIUBILEO - I DUE IMPRENDITORI CHE SI FACEVANO DARE, DA UN FUNZIONARIO DEL CAMPIDOGLIO, LE INFORMAZIONI SUI CONCORRENTI PER VINCERE LE GARE DI APPALTO, FACEVANO I BULLI AL TELEFONO: “SE C’AVEMO QUEI FOGLI, SO’ TUTTI MORTI. DOVEMO MENÀ!”

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

VATICANO - GIUBILEOVATICANO - GIUBILEO

Non è finito, l’assalto alla diligenza. E così, in coincidenza con il primo appalto per i lavori del Giubileo, ecco i primi arresti: due imprenditori romani, Luigi Martella e Alessio Ferrari, da ieri sono ai domiciliari come anche il geometra Ercole Lalli, funzionario comunale, direttore lavori nel raddoppio della Prenestina, l’ultima opera pubblica inaugurata da Ignazio Marino il 21 settembre scorso.

 

La buona notizia è che stavolta si può dire che i controlli hanno funzionato. Doppi controlli. Martella & Ferrari nei giorni scorsi erano stati scoperti come soci occulti dall’Anac di Raffaele Cantone e perciò il Campidoglio era stato fermato all’ultimo istante: l’appalto per i lavori in via delle Mura Latine e largo di Porta Ardeatina non poteva finire a quei due. L’Anac aveva ricevuto le carte dal Comune il 9 ottobre; la risposta negativa è di due giorni fa.

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LA BUSTA CON I SOLDI

Ma anche la procura di Roma vigila: Martella & Ferrari erano sotto intercettazione da diversi giorni, per i loro maneggi relativamente ad altri appalti comunali - quelli ordinari per la manutenzione stradale - così è stato seguito in tempo reale il tentativo di agganciare il geometra comunale, l’accordo per vedersi domenica sera davanti a una discoteca, la consegna di una busta con 2000 euro («un prestito», si dicevano nelle telefonate) in cambio di informazioni privilegiate sui concorrenti.

 

Era così trionfante, il Martella, di avere dalla sua il Lalli, da esultare già al telefono con il suo socio: «Dovemo giocassela bene e chi ci deve aiuta’ è quello, devi sta appresso a quello... Quello me sguscia, me doveva porta’ e mi ha rimandato in bianco, quei fogli... ordinativi de lavoro. Se noi non c’avemo quelli, semo morti! Perché allora dovemo fa’ gli scemi del villaggio. Ma se noi c’avemo quelli, stavolta so’ morti tutti! ’Ndo stanno loro dovemo mena’. Punto. Non esiste al mondo».

 

raffaele cantoneraffaele cantone

BATTAGLIA IN CAMPIDOGLIO

Chi rischia di fare una brutta figura, a questo punto, è il Campidoglio. Il M5S è già insorto, che i pretesi controlli sono fasulli, e che loro sono addirittura «stufi di avere ragione». Replicano gli assessori di Ignazio Marino, che al contrario «ci sono delle regole che finalmente funzionano» (l’assessore al Patrimonio, Alessandra Cattoi), «il Giubileo è al sicuro, gli anticorpi messi in campo dimostrano di essere efficaci» (l’assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori), «a Roma non c’è più spazio per le vecchie logiche spartitorie e per illecite distorsioni delle pubbliche procedure in favore di interessi privati» (gli assessori ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci e alla Legalità, Alfonso Sabella).

 

ALFONSO SABELLAALFONSO SABELLA

Sabella vanta che «i nuovi sistemi di controllo interno di cui si è dotata Roma Capitale, per iniziativa innanzitutto del sindaco, e la stretta collaborazione con Anac e con l’autorità giudiziaria, funzionano». E aggiunge: «Li avevo denunciati tutti ad aprile. E per oggi li avevamo convocati per escluderli dalla gara del Giubileo». Peccato, però, che la sua denuncia di aprile non sia servita a scacciare gli imbroglioni dal Campidoglio, se potevano vantarsi al telefono, come da intercettazione dei carabinieri: «Mejo de così non ce poteva capità».

 

In pratica Martella & Ferrari erano presenti, in forma mascherata, in 7 lotti su 8 per la manutenzione stradale. E con l’assistenza occulta di Lalli, erano sicuri di conoscere le offerte dei concorrenti, così li avrebbero fatti fuori tutti. Intanto erano quasi arrivati ad arraffare 1,7 milioni di euro dell’appalto per il Giubileo e soltanto lo stop imposto dall’Anac ha impedito la definitiva aggiudicazione dell’appalto.

SALA DEL CAMPIDOGLIO SALA DEL CAMPIDOGLIO

 

 

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