regno unito rivolte anti migranti

GLI INGLESI METTONO A FERRO E FUOCO LE CITTA’ E POI FRIGNANO IN TRIBUNALE PER NON ESSERE CONDANNATI - CONTINUANO GLI ARRESTI IN INGHILTERRA DOPO LE VIOLENZE DELLE ULTIME SETTIMANE: 741 PERSONE SONO STATE FERMATE - DEREK DRUMMOND, 58 ANNI, DI SOUTHPORT, HA ASSALTATO UNA MOSCHEA E POI HA PRESO A PUGNI UN POLIZIOTTO. NONOSTANTE ABBIA PROVATO A SCUSARSI, E’ STATO CONDANNATO A TRE ANNI - UN 70ENNE È FINITO DIETRO LE SBARRE ("CAZZO, SONO VECCHIO") - UN 20ENNE E’ SCOPPIATO A PIANGERE IN AULA MENTRE VENIVA PORTATO VIA DAGLI AGENTI - MUSK TORNA AD ATTACCARE IL PRIMO MINISTRO: "STARMER SOVIETICO"

 

Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it

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Dopo le devastazioni, la caccia al migrante e la furia razzista, ecco le lacrime, i pentimenti tardivi, “la prego, giudice, non mi sbatta in carcere”, i ragazzini accompagnati da genitori (“mio figlio è un cretino”). Ma dura lex sed lex. Perché in Inghilterra continuano a raffica arresti, incriminazioni e incarcerazioni dei responsabili dei riots degli ultimi giorni.

 

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La risposta della giustizia

I processi per direttissima continuano senza sosta. Il primo ministro Sir Keir Starmer, che ieri ha visitato il quartier generale di Scotland Yard a Londra, ha addirittura chiesto che i tribunali siano aperti 24 ore su 24 e oramai sono già 741 gli arresti in tutto il Paese con quasi 150 incriminazioni. E molti altri arriveranno nelle prossime settimane, nonostante il Regno Unito stia vivendo un’altra emergenza, quella delle carceri piene.

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Ma ciò non fermerà la giustizia. Starmer, uomo di legge ed ex procuratore generale della Corona, ha lodato “i giudici e le forze dell’ordine per agire in maniera rapida”. Anche perché questo, oltre alle notevoli contromanifestazioni di anti-razzisti, è il miglior deterrente contro la recrudescenza di nuove rivolte e assalti nelle prossime settimane. E così, diverse sentenze sono state trasmesse in diretta tv, come questa.

 

Colui punito più severamente sinora è Derek Drummond, 58 anni, di Southport, che dopo la veglia per la strage di tre ragazzine uccise lo scorso 29 luglio, ha deciso di partecipare all’assalto della moschea locale e poi, come mostra il filmato della body-cam dell’agente, ha preso a pugni un poliziotto.

 

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Già pregiudicato, Drummond si è scusato sommessamente: “Mi vergogno totalmente di come mi sono comportato. Ho deluso Southport, la mia famiglia e anche me stesso”. Ma il pentimento non è bastato ad evitare la severa punizione: tre anni di carcere. Con lui condannato per direttissima anche John O’Malley, a 32 mesi, per “violent disorder”.

 

Liam Grey invece, 20 anni di Doncaster, non aveva mai avuto problemi con la legge, almeno sinora, racconta il Guardian dal nord dell’Inghilterra. Ma a Rotherham ha partecipato all’attacco di decine di violenti contro un hotel di richiedenti asilo e ora è in carcere in attesa di giudizio.

 

 

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Quando gli agenti lo hanno portato via per accompagnarlo in cella, lui è scoppiato a piangere. Mentre la madre, dal fondo dell’aula del tribunale, gli urlava: “Andrà tutto bene, tesoro!”.

 

Il più giovane arrestato ha invece 14 anni – per ragioni legali il suo nome non può essere pubblicato – e a Liverpool ha lanciato un razzo contro la polizia schierata. Mentre il più anziano sinora condannato si chiama William Nelson Morgan, 69 anni, anche lui della città dei Beatles, che di certo non si aspettava di essere incarcerato.

 

Eppure, ha partecipato agli assalti in città, utilizzando anche un oggetto contundente contro gli agenti (una grossa barra di legno appuntita). Alla lettura della sentenza – due anni e otto mesi – ha urlato: “Mi mettete in carcere? Ma c**zo, ho 70 anni!”. E un poliziotto in aula gli ha subito replicato: “Perché allora hai partecipato a quei ca**o di disordini?”.

 

A Middlesborough invece gli accusati hanno tra i 16 e i 56 anni. Lennon Chisholm, 21 anni, si è dichiarato non colpevole, tra i singhiozzi, mentre il suo avvocato gli passava un fazzoletto, racconta il Guardian. Ma il giudice non gli ha creduto: rimane in custodia cautelare, in attesa della sentenza.

 

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Come lui Thomas Rodgers, di 22 anni, senzatetto, che ha tirato pietre e mattoni contro la polizia urlando: “Spero che i vostri bambini vengano stuprati!”. Pochissime le eccezioni e i gesti di clemenza da parte dei giudici: è capitato a un ragazzino autistico di 16 anni, per cui ci sono prove evidenti di assalti e devastazione, ma che è stato affidato a una struttura specifica per le sue condizioni di salute.

 

Condannata a un anno e 8 mesi di carcere anche Stacey Vint, 34 anni di Middlesborough, per aver partecipato ai disordini, come spiega questo post di Anonymous UK, che in questi giorni è stato straordinariamente attivo nella ricerca di violenti e razzisti, incrociando video, foto e dati personali presenti online, fornendo così un grande aiuto (pur non richiesto) agli inquirenti.

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La donna si è resa protagonista di uno dei video più virali e tragicomici di questi giorni. Insieme a un altro uomo, si vede Vint spingere un cassonetto dell’immondizia incendiato contro la polizia, quando a un certo punto scivola e finisce dritta tra gli agenti, che la arrestano immediatamente.

 

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Ma sono partiti processi e condanne anche per chi ha diffuso disinformazione e odio online, come aveva annunciato Starmer: “Ve ne pentirete”. Ieri, per esempio il 28enne Jordan Parlour è stato condannato dal tribunale di Leeds a 20 mesi di carcere per istigazione all'odio razziale per i post pubblicati nel corso dei disordini dell'estrema destra. È il primo caso del genere nell'ambito dei riots: Parlour aveva postato alcuni messaggi che esortavano ad attaccare un hotel di richiedenti asilo.

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