fake news

GLI ITALIANI VANNO PAZZI PER LE "BUFALE" - IL NOSTRO PAESE È IN CIMA ALLA CLASSIFICA DELLA DIFFUSIONE "FAKE NEWS" SUI SOCIAL NETWORK - NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2023, FACEBOOK HA SEGNALATO CHE CIRCA UN TERZO DELLE NOTIZIE FALSE IN EUROPA SI TROVAVA SULLE BACHECHE ITALIANE, MENTRE TIKTOK HA CANCELLATO UN MILIONE E 300 MILA ACCOUNT FALSI RICONDUCIBILI ALLA PENISOLA (IL NUMERO PIU' ALTO DI TUTTO IL VECCHIO CONTINENTE) 

Estratto dell'articolo di Ruben Razzante per “il Messaggero”

fake news

 

Un triste primato che deve far riflettere. I social network italiani sono in cima alla classifica della diffusione di fake news[…]Infatti, nel corso del primo semestre di quest'anno, Facebook Italia ha condotto una vera e propria battaglia contro la disinformazione, eliminando più di 45 mila contenuti considerati dannosi […]

fake news

 

Circa il 33% del materiale fake in circolazione su Facebook era dunque concentrato in Italia. Nessuno risulta esposto come gli italiani. […] Rilevante il primato italiano anche per quanto riguarda TikTok: 1.334.235 account falsi e dunque disattivati, 300mila in più di quelli disabilitati in Spagna e Germania. È il numero più alto di tutta Europa. Questi account non collegati a persone realmente esistenti o riconducibili a persone registrate sotto mentite spoglie in Italia catturavano […]

 

fake news

REPORT

Questi dati sono stati diffusi dopo la prima pubblicazione semestrale dei rapporti delle grandi piattaforme online (Google, Meta, Microsoft, TikTok), documenti con i quali esse hanno dimostrato il loro impegno per ridurre la diffusione della disinformazione.

 

 Anche X, l'ex Twitter di Elon Musk, pur non essendo tra i firmatari del Codice Ue di buone pratiche sulla disinformazione, è assoggettato a vincoli precisi per quanto riguarda la rimozione di contenuti, secondo ciò che prevede la nuova regolamentazione del Digital Services Act, che dal 25 agosto si applica a tutti i giganti della Rete e dal prossimo febbraio conoscerà una applicazione generalizzata al mondo del web e dei social. […]

fake news 2

 

I prossimi report, attesi per l'inizio del 2024, verteranno anche sull'informazione politica, visto che si avvicinano le elezioni europee e il rischio di manipolazione delle opinioni attraverso la diffusione di false notizie è destinato a crescere a dismisura. […]

 

fake news 1

Le elezioni del 2024 saranno in questo senso un altro banco di prova, anche per l'avvento dell'intelligenza artificiale che, semplificando la generazione di immagini false, aumenta l'apprensione riguardo all'incremento della disinformazione nelle prossime campagne elettorali. Tale preoccupazione è così significativa che Google sta pianificando l'introduzione di requisiti per gli annunci politici sulle sue piattaforme, richiedendo la chiara indicazione quando immagini, audio o testi sono stati generati tramite l'uso dell'intelligenza artificiale.

 

fake news 1

In tale preoccupante contesto, l'importanza di valorizzare l'informazione di qualità rendendola sempre più facilmente riconoscibile e accessibile in Rete chiama in causa gli sforzi dei produttori di news come i giornalisti, affinchè siano sempre più scrupolosamente rispettosi della loro deontologia professionale, e l'impegno delle piattaforme web e social affinchè collaborino fattivamente e costantemente nelle azioni di contrasto alle fake news. […]

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…