gomorra 3

“'GOMORRA' UMANIZZA I BOSS E LI RENDE SIMPATICI” - DA CAFIERO DE RAHO A NICOLA GRATTERI, I MAGISTRATI CRITICANO LA SERIE TV - GIUSEPPE BORRELLI DELLA DDA DI NAPOLI: “E’ UNA RAFFIGURAZIONE PERICOLOSA CON TROPPO FOLKLORE - NON COGLIE ALCUN ASPETTO DELLA CAMORRA DI OGGI”

Gimmo Cuomo per www.corriere.it

 

gomorra 3

In quarantott’ore tre attacchi da parte di magistrati di primo piano alla fiction tv Gomorra la Serie, accusata in sostanza, di umanizzare eccessivamente il mondo del crimine organizzato. «La serie televisiva - spiega Giuseppe Borrelli, uno dei tre coordinatori della Dda di Napoli - offre una rappresentazione folkloristica dei clan, una rappresentazione pericolosa perché distoglie l’attenzione dall’attuale configurazione delle camorra». Più tardi il procuratore aggiunto chiarisce il proprio pensiero. «Forse sarebbe meglio parlare di rappresentazione parziale. Volevo dire che la fiction televisiva non coglie alcun aspetto della camorra di oggi».

 

gomorra 3

La qualità del prodotto cinematografico non è in discussione. «Da un punto di vista formale - chiarisce Borrelli - siamo in presenza di un prodotto di ottimo livello. Il fatto è che la vera criminalità organizzata presenta caratteristiche molto sgradite per chi se ne occupa professionalmente.

 

Oggi la camorra ha superato lo stato di contiguità con i ceti professionali, l’imprenditoria, una parte della politica. I clan esprimono una propria classe dirigente di professionisti, imprenditori e politici. E questo rappresenta motivo di preoccupazione. La camorra raccontata in Gomorra è un’entità paradossalmente tranquillizzante, perché consente di differenziarsi».

 

Giuseppe Borrelli

L’INTERESSE ALL’ESTERO

Il magistrato ribadisce ancora di non volere iscriversi al partito dei fan o dei detrattori della Serie. «Capisco - sottolinea - che si tratti anche di un’operazione economicamente significativa. Gomorra è l’unico prodotto che la tv italiana vende tanto all’estero dai tempi de La Piovra». Nel ragionamento non manca la sottolineatura del carattere «eversivo» della nuova criminalità organizzata.

 

«Anche le frange più violente - spiega - esprimono una forte carica eversiva. Anche il fenomeno delle stese non appartiene alla camorra di Gomorra, ma è proprio di un’organizzazione malavitosa che, a differenza del passato, ha deciso di contrapporsi violentemente alle istituzioni». Proprio ieri intorno alle 18, in una traversa di via Argine, sei uomini in sella a tre scooter hanno esploso almeno 10 colpi. A Ponticelli il terzo episodio in sei giorni.

 

LA DIFFERENZA TRA IL FILM E LA SERIE

CAFIERO DE RAHO

Il magistrato confida di aver seguito in tv solo 2 puntate della terza Serie. Ma anche di aver visto l’omonimo film del 2008, ispirato al romanzo di Roberto Saviano e diretto da Matteo Garrone. «Era un’altra cosa - osserva Borrelli - Riusciva a descrivere la bestialità dialcuni comportamenti, degli istinti più bassi dei protagonisti. Ma anche il film raffigura una realtà di tanti anni fa».

 

Le parole di Borrelli arrivano a meno di ventiquattr’ore da quelle del capo del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervistato domenica pomeriggio da Lucia Annunziata ne l corso del programma «1/2 h in più» su Raitre.

NICOLA GRATTERI

 

Il procuratore ha affermato di non aver mai visto una puntata della Serie. Ma ha poi aggiunto: «Credo che evidenziare i rapporti umani come se la camorra fosse un’associazione come tante altre non corrisponda a quello che realmente è, la camorra è fatta soprattutto di violenza». Ancora un attacco da parte di Nicola Gratteri. Il procuratore della Repubblica di Catanzaro ha sostenuto che la fiction consegni un’immagine tutto sommato positiva della criminalità, che i suoi personaggi siano «troppo simpatici» tra la gente e che questo rappresenterebbe un danno per la lotta alle cosche.

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...