mario draghi green pass

NO VACCINO, NO LAVORO - IL GOVERNO È PRONTO A SFODERARE IL PIANO B, SE I CONTAGI DOVESSERO ANDARE FUORI CONTROLLO NELLE PROSSIME SETTIMANE: INTRODURRE IL GREEN PASS RAFFORZATO IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO, PUBBLICI E PRIVATI (CHE E' UN MODO PER RENDERE OBBLIGATORIO IL VACCINO SENZA DIRLO)  

Da "la Stampa"

 

super green pass 5

Continuano a crescere contagi e ricoveri, aumentati rispettivamente del 22,4% e del 16,3% nell'ultima settimana, e il risultato è che l'Italia si tinge un po' più di giallo. Dopo Friuli Venezia Giulia e Alto Adige, oggi sarà la Calabria, salvo sorprese, a essere classificata nella fascia delle prime restrizioni - obbligo di mascherina all'aperto e riduzione delle capienze di cinema, teatri e stadi - dal monitoraggio settimanale a cura dell'Iss.

 

meme su draghi e green pass

Stessa sorte potrebbe toccare da subito anche al Trentino, che ha il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva al 17%, sopra la prima soglia di guardia del 10%. Mentre galleggia per quanto riguarda i reparti di medicina al 15%. Se i dati dell'Iss dovessero scavallare anche di un solo decimale quella riga di demarcazione, Trento si ritroverebbe già lunedì in giallo.

 

Mentre gli esperti in Italia, così come in Europa, sono convinti che la nuova variante Omicron sia destinata a dilagare a breve, diventando prevalente entro Natale e facendo impennare i contagi (in che misura anche ricoveri e morti ancora non si sa), basta la vecchia Delta a metterci in allarme. Al punto che il governo sta pensando anche a un piano B, che prevederebbe l'estensione del super Green Pass (rilasciato a vaccinati o guariti) in tutti i luoghi di lavoro nel caso la situazione dovesse ulteriormente peggiorare.

vaccino covid

 

Vicinissime alla fascia gialla sono intanto anche la Liguria, che con il 13% è già oltre il limite fissato per le terapie intensive ed è al 14% negli altri reparti, mentre la Lombardia è appena un punto percentuale sotto le soglie, rispettivamente con il 9% e 14%. Entrambe le regioni potrebbero quindi colorarsi di giallo già una settimana prima di Natale.

 

vaccino

Quando a far loro compagnia sembrano destinate anche Lazio, Veneto e Marche, tutte con tassi di occupazione sia nelle terapie intensive sia dell'area non critica al 12%. Questo salvo un'inversione di tendenza, ma il tasso di positività al 4% registrato ieri, nonostante l'apparente calo dei nuovi positivi, non lascia ben sperare. Senza considerare l'incognita Omicron.

 

Perché, se è vero che le informazioni provenienti dal Sudafrica e lo stato di salute degli europei contagiati dalla nuova variante sembrano dire che la sua aggressività è minore, altrettanto lo è il fatto che se il denominatore dei contagi aumenta sensibilmente, anche quello dei casi gravi è destinato a salire.

 

super green pass 11

A meno che la nuova versione del virus si riveli quasi inoffensiva. Un ottimismo sul quale sarà bene non fare troppo affidamento guardando solo all'Africa australe, dove la popolazione è molto più giovane della nostra. «I dati preliminari mostrano che c'è un considerevole calo della capacità di vaccinati o guariti di respingere Omicron. Ma ci servono altre informazioni per poter determinare il livello di immunità fornito dai vaccini contro la variante del Covid», ha ammesso il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri.

Vaccino

 

Senza escludere la necessità di dover ricorrere a versioni aggiornate anti-Omicron dei vaccini, alle quali sia Pfizer sia Moderna stanno già lavorando. Con tutte queste incognite il governo, dietro il suo atteggiamento attendista, prepara in realtà un piano alternativo. Che sarebbe pronto a tirare fuori dal cassetto qualora i decessi quotidiani dovessero salire oltre la soglia psicologica di 200.

 

super green pass 9

Oppure se dopo Alto Adige e Friuli, qualche altra regione popolosa dovesse pericolosamente avvicinarsi alla fascia arancione, dove scattano le prime chiusure. Quello che Draghi non vuol sentire nemmeno nominare. Per questo se le cose dovessero peggiorare il governo è pronto a calare la carta del Green Pass «rafforzato» in tutti i luoghi di lavoro. Che sarebbe un po' come estendere l'obbligo vaccinale senza dirlo e senza incorrere a ricorsi per presunta incostituzionalità.

 

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

Intanto lo stesso esecutivo si tutela, stanziando con il decreto fiscale approvato ieri altri 3 miliardi e 299 milioni per l'acquisto di vaccini nel 2022. Mentre il Viminale informa che l'8 dicembre i controlli sono stati oltre 126 mila e le sanzioni poco meno di 3.900. Segno che la stragrande maggioranza degli italiani è ligio alle regole. O forse che per ora si preferisce dissuadere più che punire.

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