LA GRAN BRETAGNA MESSA IN GINOCCHIO DALLA “PINGDEMIC” – SI STIMA CHE AL MOMENTO NEL REGNO UNITO CI SIANO UN MILIONE E 7000 MILA DI PERSONE IN QUARANTENA - “COLPA” DELL’APP DI TRACCIAMENTO CHE MANDA UNA NOTIFICA A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN CONTATTO CON UN POSITIVO: È IL SEGNALE CHE BISOGNA METTERSI IN ISOLAMENTO – SOLO CHE CON TUTTE QUELLE PERSONE COSTRETTE A STARE A CASA INIZIANO A ESSERCI PROBLEMI NEI PUB, NEI SUPERMERCATI E NEI NEGOZI, CON CONSEGUENZE SULLE FORNITURE E I SERVIZI…
Luigi Ippolito per www.corriere.it
La Gran Bretagna è messa in ginocchio dalla quarantena di massa. Supermercati mezzi vuoti, pub e ristoranti chiusi, treni cancellati, metropolitana a singhiozzo, pompe di benzina a secco: una situazione per certi versi peggiore di quella che si era verificata l’anno scorso, allo scoppio della pandemia.
La app di tracciamento che la maggioranza della popolazione ha scaricato è implacabile: basta venire in contatto anche lontanamente con qualcuno che è positivo al virus e sul telefonino arriva il «ping», il segnale che bisogna mettersi in isolamento. Si stima che al momento siano un milione e 700 mila i lavoratori costretti alla quarantena: e fra di loro ci sono pure il primo ministro Boris Johnson e il leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer.
IL PING DELL APP DI TRACCIAMENTO
Il risultato è che i supermercati non riescono a rifornirsi adeguatamente, perché i camionisti non possono lavorare alle consegne e il loro stesso personale è decimato: dunque in tutta l’Inghilterra si segnalano penurie di prodotti freschi, dal pesce alla frutta e verdura, dal pane alla carne, ma anche di acqua minerale e carta igienica. Certe catene sono state perfino costrette a chiudere alcuni punti vendita.
La serrata forzata ha colpito però soprattutto pub e ristoranti, a corto di cuochi e camerieri: e la vittima più illustre è il mitico ristorante dell’hotel Ritz a Londra, che era rimasto aperto pure durante i bombardamenti nazisti ma adesso ha finito per soccombere alla quarantena. Anche le consegne di cibo a domicilio, diventate per molti un’abitudine durante la pandemia, sono in sofferenza.
Male pure i trasporti. Lo scorso weekend diverse linee della metropolitana di Londra sono state sospese e su tutta la rete ferroviaria nazionale i treni viaggiano a ritmo ridotto. Problemi anche per gli automobilisti: la Bp ha annunciato la chiusura di molti distributori di benzina perché non arrivano le consegne di carburante.
La Royal Mail ha ammesso ritardi nelle consegne della posta, tanti ospedali cancellano le operazioni e molte scuole hanno dovuto chiudere in anticipo a causa delle assenze di massa degli allievi (qui il calendario scolastico arriva a fine luglio). Anche la spazzatura in alcune aree non viene più raccolta e ci sono matrimoni annullati all’ultimo momento perché gli sposi sono stati «pingati» dalla app di tracciamento.
Il problema è che la fine di tutte le restrizioni scattata a inizio settimana, nel pieno della terza ondata del Covid dovuta alla variante Delta, ha provocato una impennata dei contagi, forzando sempre più persone all’isolamento: solo nell’ultime settimana sono 600 mila quelli finiti in quarantena. Da più parti si chiede che chi è completamente vaccinato sia esentato dalla quarantena, ma il governo è irremovibile: il sistema attuale rimarrà in vigore fino al 16 agosto, tranne rare eccezioni nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Per la Gran Bretagna sarà un’estate calda.