grandine

GRANDINA, GOVERNO LADRO! - L'ESTATE TROPICALE DEL 2021 CI STA FACENDO PIOVERE IN TESTA CHICCHI DI GHIACCIO GRANDI COME MELE: 428 GRANDINATE DAL 21 GIUGNO, PER PIÙ DI 20 MILIONI DI EURO DI DANNI - I CAMBIAMENTI CLIMATICI STANNO FACENDO DIVENTARE SEMPRE PIÙ FREQUENTI QUESTI NUBIFRAGI VIOLENTI E GLI ITALIANI CORRONO AD ASSICURARSI LE AUTO: MA OCCHIO AGLI AUMENTI DI PREZZO DELLE POLIZZE...

LA GRANDINE A PARMA

 

1 - L'ESTATE DELLE GRANDINATE

Luc. Mont. per "La Stampa"

 

DANNI DELLA GRANDINE

Tempeste di ghiaccio si abbattono sul Nord Italia distruggendo auto e raccolti. Lunedì scorso chicchi di grandine grossi come palline da tennis hanno costretto alla chiusura per due ore l'autostrada A1 nel tratto tra Parma e Piacenza.

 

Le immagini delle macchine incolonnate con i parabrezza sfondati e le carrozzerie ammaccate sono diventate virali sui social e riprese da giornali e tivù. Centinaia di mezzi crivellati dalle palle di ghiaccio hanno costretto gli automobilisti a fermarsi creando gravi disagi al traffico e diversi tamponamenti, soprattutto vicino Fidenza.

 

GRANDINE IN VENETO

La conta di Coldiretti

Dal 21 giugno, l'inizio dell'estate, la Coldiretti ha contato 428 grandinate, secondo un'analisi elaborata sui dati dell'European weather database, record nell'ultimo decennio. Non solo l'Emilia-Romagna, ma anche il Veneto, la Lombardia, il Piemonte, la Liguria sono state colpite a macchia di leopardo. In molti centri si registrano danni a infrastrutture e abitazioni.

 

Nel Reggiano un anziano è stato travolto da una vetrata in un capannone; a Modena un albero è caduto su un furgone ferendo due persone mentre a Cremona è stato chiuso un centro commerciale perché l'impatto dei chicchi di ghiaccio ha staccato alcuni pannelli di copertura.

 

I danni in campagna

GRANDINE GRANDE COME MELE

Oltre che dai proprietari di automobili, la grandine è l'evento più temuto dagli agricoltori perché rovina in modo irreversibile le colture prossime alla raccolta, facendo rimettere alle aziende agricole un anno intero di lavoro in pochi minuti.

 

La Coldiretti stima perdite per più di 20 milioni di euro a causa del maltempo che ha investito le campagne: dai meleti del trentino ai vigneti della Lombardia, dai frutteti dell'Emilia fino al mais per l'alimentazione del bestiame in Veneto.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Produzione dimezzata

La produzione nazionale di frutta estiva è stata praticamente dimezzata con cali che vanno dal 40% per le pesche e fino al 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale. Nel Mantovano le bufere hanno messo in ginocchio un'area molto vasta della provincia, con danni che superano i 5 milioni di euro.

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

 

Grandine e tempeste d'acqua e vento hanno scoperchiato stalle e fienili, isolando intere zone rurali fra Como e Lecco. In Emilia, da Piacenza a Ferrara, e in Veneto nella bassa padovana, il maltempo ha non ha risparmiato pomodori, cocomeri, meloni, pere, zucche e patate.

 

I cambiamenti climatici

Proprio la settimana scorsa si è svolto a Napoli il G20 sull'ambiente, a pochi giorni dalla presentazione del "Fit for 55" che rappresenta il piano europeo per la transizione verde. Il Green Deal dell'Unione ambisce a conseguire la neutralità climatica entro il 2050.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

La decarbonizzazione passa dalla riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030. E così, di fronte agli eventi estremi capaci di distruggere il territorio - come le bombe d'acqua, le trombe d'aria e le grandinate - si è tornati a parlare dei cambiamenti climatici. Se il Nord è flagellato da acqua e ghiaccio, il Mezzogiorno soffre della mancanza di piogge da ormai tre mesi.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

In Italia le conseguenze del riscaldamento globale stanno portando a una sorta di tropicalizzazione e si assiste sempre più frequentemente a manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni intense e a un rapido mutamento dal caldo afoso al nubifragio.

 

Secondo la Coldiretti l'effetto dei cambiamenti climatici, con l'alternarsi di siccità e alluvioni, non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere 14 miliardi di euro in dieci anni, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

 

2 - BOOM DI RICHIESTE PER LE ASSICURAZIONI: "I COSTI DELLE POLIZZE A RISCHIO AUMENTO"

Sandra Riccio per "La Stampa"

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Le maxi grandinate dei giorni scorsi stanno mettendo in allerta famiglie e automobilisti. Il pensiero va all'auto parcheggiata sotto casa così come a possibili danni all'abitazione. Molti stanno contattando il proprio assicuratore di fiducia o il call center della compagnia di famiglia per capire se la copertura già sottoscritta è adeguata a questo tipo di calamità.

 

La conferma arriva dalle grandi compagnie di assicurazione che raccontano di un boom di domande in questi ultimi giorni. Altre sono già alle prese con la conta dei danni, ma è ancora troppo presto per stilare una cifra finale.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

«Il rischio di un aumento dei costi delle polizze relative ai danni causati dal maltempo esiste ed è reale ma riteniamo non sia imminente - rassicura Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti -. Questo perché i fenomeni climatici avversi che si stanno registrando nel nostro Paese, pur essendo più frequenti, avvengono a macchia di leopardo e non interessano in modo costante l'intero territorio. Questo, stando alle leggi del mercato, non dovrebbe portare nell'immediato ad un rincaro delle tariffe a danno degli assicurati, considerato che le polizze assicurative si basano sul criterio della mutualità che assorbe una parte dei costi».

 

Ma come fare per assicurarsi al meglio dalle brutte sorprese del meteo? Va subito detto che occorre sapere bene cosa si sta per sottoscrivere. Non sempre la polizza scelta paga anche i danni della grandine o il motore danneggiato dall'acqua alta. Nei contratti delle compagnie ci sono molte «trappole» da evitare.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Per esempio, bisogna sapere che la «copertura cristalli», formula che lascia pensare che il costo di un'eventuale riparazione dei vetri dell'auto sia totalmente coperto, tante volte esclude proprio i guai provocati dalla grandine.

 

Al momento della stipula del contratto occorre quindi chiedere esplicitamente se questo danno viene risarcito oppure no. Inoltre, va ricordato che la polizza cristalli, in genere, copre soltanto le parti in vetro dell'auto mentre i danni alla carrozzeria (che spesso sono quelli più costosi) restano fuori dal conto.

 

C'è poi un altro aspetto che rischia di diventare molto costoso: se la grandine distrugge il parabrezza, l'auto va spostata con il carro attrezzi. «Meglio quindi avere anche la copertura "assistenza stradale" che con pochi euro ripara dalla spesa da affrontare per questo servizio» spiegano da Facile.it.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Che strada seguire? La polizza «eventi naturali» pare quella più adatta: tutela il proprietario dell'automobile dai danni provocati al mezzo da eventi atmosferici quali, ad esempio, inondazioni, esondazioni, alluvioni, trombe d'aria, uragani, frane, smottamenti e, naturalmente, grandine.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Sono compresi i danni causati al veicolo da cose trasportate dal vento e dalla caduta di alberi, ma solo se questi sono conseguenti agli eventi atmosferici coperti (e dimostrati, per esempio con articoli di giornale). Per quanto riguarda i danni legati all'acqua, invece, vengono esclusi quelli arrecati al motore a seguito di circolazione in zone allagate. Va tuttavia tenuto conto dei massimali e dello scoperto.

 

AUTO DANNEGGIATE DA GRANDINE IN AUTOSTRADA

Questa via è tuttavia ancora poco utilizzata nel nostro Paese: secondo un'indagine recente di Facile.it tra coloro che hanno aggiunto all'Rc base una garanzia accessoria, solo il 3,5% ha optato per una polizza che copre dagli eventi naturali. Anche la scelta di coprire la casa dagli eventi naturali è poco frequentata dagli italiani. Secondo i dati Ania, su 11,2 milioni di polizze casa attive a marzo 2021, una quota dell'87% non prevedeva alcuna estensione alle catastrofi naturali.

 

«Le polizze contro le calamità naturali normalmente rientrano all'interno di pacchetti assicurativi multirischio legati alla casa; per essere attive, però, spesso necessitano di estensioni specifiche, altrimenti la compagnia potrebbe non rimborsare eventuali danni - spiegano gli esperti di Facile.it -. Anche se viene sottoscritta l'estensione, però, attenzione alle clausole: alcune assicurazioni, ad esempio, coprono i danni legati al terremoto ma non quelli causati da alluvioni, inondazioni e smottamenti».

 

grandine a rozzano spacca i vetri delle auto 1

Ma quanti soldi servono per avere questi paracadute? Tra auto e casa la spesa si aggira intorno ai 100-200 euro l'anno circa, di cui 40 (a salire) per l'abitazione e 100 circa per gli eventi naturali legati alla macchina (a seconda del modello, zona geografica, valore, e altre caratteristiche ancora, per esempio l'esistenza di un garage).

grandine a rozzano spacca i vetri delle auto 2grandine a rozzano spacca i vetri delle auto 7grandine a rozzano spacca i vetri delle auto 5grandine a rozzano spacca i vetri delle auto 3

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...