greta thunberg

GRETA E VINCI - L’ONU SI INCHINA ALLA RAGAZZINA CON L’ASPERGER CHE SI SENTE UN’EROINA IN GRADO DI CAMBIARE IL MONDO CON I SUOI “SUPERPOTERI” - I POTENTI DEL MONDO GODONO NEL FARSI PRENDERE A SBERLE DALL’ECO-PISCHELLA CHE MARINA LA SCUOLA E DETTA L’AGENDA DEI GOVERNI GLOBALI, CHE CIANCIANO DI GREEN NEW DEAL E TASSE SUGLI AEREI (MA MICA TUTTI SI POSSONO PERMETTERE UNA GITA NELLO YACHT DI PIERRE CASIRAGHI) – VIDEO

 

 

 

Riccardo Barlaam per www.ilsole24ore.com

 

greta thunberg all'onu

Uno scricciolo. Una ragazzina piccola, esile e silenziosa. Che quando parla però scandisce bene le parole. Le tira fuori dai suoi silenzi, quella disabilità che ha scoperto di avere a undici anni: «Sono i miei superpoteri». Parole chiare, semplici, senza mezzi termini, che pesano e interrogano i potenti del mondo e che, assieme alla sua protesta settimanale davanti al parlamento svedese, l’hanno fatta diventare in breve icona di una generazione, assurta a simbolo globale della lotta contro il cambiamento climatico.

greta thunberg durante la marcia per il clima a new york 2

 

GRETA THUNBERG SULLA BARCA DI PIERRE CASIRAGHI

Greta non sorride quasi mai. Ma è determinata, come pochi. Concentrata su quello che vuole ottenere, forse anche per via della sua sindrome da Forrest Gump. Ascoltare questa giovane di 16 anni che parla lentamente, gli occhi da cerbiatta sul viso tondo, i capelli raccolti in una lunga treccia, mi ricorda i versi del Magnificat, dell’umiltà e della grandezza, dei potenti sui troni e dell’infinitamente piccolo. Provate a chiedere a dieci persone che faccia abbia Antonio Guterres, il segretario delle Nazioni Unite che ha dedicato l’Assemblea Generale che inizia domani proprio al clima, chiamandola Climate Action Summit: pochi vi risponderanno. Provate a chiedere alle stesse persone chi è Greta Thunberg: tutti, anche i più distratti, vi diranno che conoscono questa ragazza svedese.

ANTONIO GUTERRES GRETA THUNBERGGRETA THUNBERG

 

Sedici anni, di Stoccolma, una famiglia come tante. Una sorella più piccola, Beata, e due genitori che la sostengono amorevolmente: il padre Svante Thunberg, attore svedese di teatro e tv - che in questi giorni a New York la segue dietro le quinte e cerca di proteggerla da questa ubriacatura di celebrità inaspettata - e la madre, il mezzo soprano Malena Ernman.

 

CASELLATI E GRETA THUNBERG

Quando di anni ne aveva solo otto la piccola Greta ha sentito per la prima volta parlare dei cambiamenti climatici. Non capiva perché nessuno facesse qualcosa per fermarli. A 11 anni ha deciso di agire, nello stesso periodo in cui i genitori hanno scoperto la forma di autismo - la sindrome di Asperger - che aveva nascosta da qualche parte.

 

greta thunberg

Il silenzio, quello che lei chiama «il mio mutismo selettivo», è stato il primo passo per maturare dentro sé le sue capacità, seguito dalla necessità di voler agire, di voler fare qualcosa di concreto. «Dico a tutti i ragazzi: non sottovalutatevi, abbiate fiducia nelle vostre capacità, siate creativi. Ogni azione può avere un impatto. Nessuna cosa è troppo piccola per cambiare il mondo».

 

L’idea degli scioperi per il clima le è venuta a febbraio di un anno fa: aveva sentito dei ragazzi in Florida che scioperavano dopo l’ennesimo attentato con le pistole in una scuola. Ad agosto ha cominciato a protestare davanti al Riksdag, il parlamento svedese. Ogni giorno, dalla mattina alla sera, per tre settimane di fila, in silenzio con il suo cartello di compensato verniciato di bianco - lo stesso che ha qui oggi con sé sottobraccio - con la scritta a mano a caratteri grandi “Skolstrejk for klimatet”, sciopero scolastico per il clima. Ai primi giornalisti incuriositi da quella ragazzina seduta davanti alla recinzione del parlamento aveva spiegato che era lì per chiedere ai deputati di ridurre le emissioni inquinanti come chiesto dall’Accordo sul clima di Parigi: «Faccio questo perché gli adulti stanno cag… sul mio futuro», aveva sentenziato senza giri di parole.

greta thunberg durante la marcia per il clima a new york

 

Gli scioperi sono diventati settimanali, ogni venerdì. È nato il movimento “Fridays for future” che ha ispirato in appena sei mesi un milione e mezzo di teenager in tutto il mondo, Italia compresa. I social network hanno fatto il resto. Greta è diventata il simbolo di questa protesta. Ha parlato alla Conferenza Onu sul clima in Polonia, poi al summit di Davos.

A luglio il segretario dell’Opec, il cartello dei paesi produttori di petrolio, ha detto che Greta e gli altri giovani attivisti per il clima rappresentano «la più grande minaccia» all’industria dei combustibili fossili. Lei dice: «È stato il più grande complimento che abbiamo ricevuto».

 

greta thunberg durante la marcia per il clima a new york 3

È arrivata a New York a Battery Park accolta da migliaia di persone, dopo un viaggio di 15 giorni su una barca mossa da pannelli solari. Invita le persone a non usare più gli aerei per non inquinare. Idea radicale e un po’ utopica, impossibile con le tecnologie attuali da mettere in pratica, considerando i commerci e la velocità con cui viviamo e ci spostiamo. Ma le parole dell’oracolo-bambina spingono politici e aziende ad agire e le persone a interrogarsi per mutare le abitudini di consumo.

 

greta thunberg durante la marcia per il clima a new york 1

L’ambientalismo con l’emergenza climatica non si può ridurre a una battaglia di destra o di sinistra, di favorevoli o negazionisti. È una battaglia di tutti, dell’umanità. Un’occasione per le nazioni di rivedere i loro modelli di sviluppo e di crescita. Le politiche per la tutela delle acque, del paesaggio, il consumo di suolo, il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico di borghi e città d’arte – in Italia potrebbe essere la molla per far ripartire l’edilizia - la conversione a tecnologie pulite, e così via. I ragazzi degli scioperi del clima chiedono un “Green new deal”, un grande patto verde che possa essere anche un’opportunità di sviluppo per le imprese e l’occupazione.

greta thunberg all'onu 1greta thunberg all'onu 2

 

Greta parla all’Assemblea Generale dell’Onu dei capi di stato e di governo. Il suo discorso è quello più atteso. Più di Guterres, più di Donald Trump. Una piccola ragazza davanti ai potenti del mondo. «All’Onu e a Trump dico che non bisogna ascoltare me ma quello che dicono gli scienziati. Bisogna ammettere che quello che è stato fatto finora non è stato sufficiente e che c’è un’emergenza climatica: da 12 anni i politici parlano di ridurre le emissioni ma non fanno niente». Non è troppo tardi per salvare il pianeta, dice lei. «Gran parte degli studi scientifici sostengono che è ancora possibile evitare gli scenari peggiori». Lo slogan è: “Action now”. «Agire adesso per trovare soluzioni nei territori locali e non solo più dichiarazioni internazionali».

 

greta thunberg all'onu 4

Greta ha parlato al Vertice dei ragazzi Onu, accolta da una vera e propria ovazione. E ha marciato assieme ai giovani di New York e idealmente assieme ai milioni di persone che hanno manifestato in 150 paesi del mondo per il Global Climate Strike: una partecipazione stimata da due a quattro milioni di ragazzi al grido di «Salviamo il nostro pianeta, è l’unico che abbiamo».

 

greta thunberg family

«Lo sciopero globale è stato un evento gigantesco. Insieme stiamo cambiando il mondo ma ognuno può essere leader di questo movimento». Un buon punto di partenza è quello di «informarsi per capire la portata del problema. Poi ci sono tante cose che possiamo fare nella vita di tutti i giorni». Lei parla di diventare vegani - come se bastasse - non volare più, diminuire gli acquisti, cambiare gli stili di vita.

 

greta thunberg all'onu 3

«La gente quando mi incontra spesso mi chiede che cosa penso del futuro. Se sono ottimista o pessimista. Io dico sempre che sono realista. Ma non possiamo chiudere gli occhi e fare finta di niente. Dico che ci salviamo se facciamo quello che ci viene richiesto e se mettiamo davvero in campo delle azioni che prevengano quello che gli scienziati dicono accadrà».

 

greta thunberg 9

Ridurre le emissioni non è sufficiente, secondo lei. «Le risorse del nostro pianeta sono limitate: è il nostro modello di crescita che va rivisto. Ci sono sette miliardi di persone nel mondo. Ci sono catastrofi per il cambiamento del clima che stanno arrivando in molte parti del mondo e che impatteranno sulla vita di centinaia di milioni di persone se non ci muoviamo in fretta. Le decisioni che i politici prendono o non prendono oggi impattano sulla vita di noi giovani che saremo gli adulti di domani. Chiediamo di avere un futuro. È troppo secondo voi?»

GRETA THUNBERG E LA CRISI DI GOVERNOGRETA THUNBERG CON BOTTIGLIA DI PLASTICA NELLO YACHT DI PIERRE CASIRAGHIgreta thunberggreta thunbergGRETA THUNBERG BY OSHOGRETA THUNBERG COME CALCUTTAgreta thunberg in treno col suo pranzo per niente eco-friendlyLUIGI DI MAIO VERSIONE GRETA THUNBERG BY SPINOZAGRETA THUNBERG BY OSHOGRETA THUNBERG E SIMONE DI TORRE MAURA BY OSHOgreta thunberg entra in senato 6greta thunberg a londra con i manifestanti di extinction rebellionGRETA THUNBERGGRETA THUNBERGGRETA THUNBERGGRETA THUNBERGMATTEO SALVINI COME GRETA THUNBERGschwarzenegger greta thunbergschwarzenegger greta thunberggreta thunberg 1greta thunbergGRETA THUNBERGgreta thunbergpierre casiraghi boris herrmann 1boris herrmann greta thunbergboris herrmanngreta thunberg sulla barca di pierre casiraghi 1terra! l'annuncio di greta thunbergboris herrmann e thomas ruyantgreta thunberg sulla barca di pierre casiraghiil tweet di greta thunberg in arrivo a new yorkGRETA THUNBERG IN TRENO CON IL SUO PRANZO PER NIENTE ECO-FRIENDLY

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…