LOTTA DI CLASSE AL “BURNING MAN”! UN GRUPPO DI CONTESTATORI HA SABOTATO LA FESTA PIÙ FOLLE D’AMERICA DIVENTATA MECCA DEI FIGLI DI PAPÀ E DEI MILIARDARI DELLA SILICON VALLEY - DEVASTATO IL “WHITE OCEAN CAMP”, UNA STRUTTURA CHE ACCOGLIE OSPITI DI RIGUARDO, E DISTRUTTE LE PROVVISTE ALIMENTARI - MA LO SHOW NON SI E’ FERMATO (TUTTE LE FOTO)
Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Vandali in azione al «Burning Man», il festival della creatività e delle culture alternative che si tiene alla fine di ogni estate nel deserto del Nevada. La settimana di eventi più o meno improvvisi a Black Rock City, la città anarchica che nasce dal nulla in due mesi e poi torna a dissolversi nel nulla, è appena finita.
pranzo collettivo al burning man
Ma stavolta la grande festa dell' armonia è stata turbata da una misteriosa incursione di «hooligans» che hanno devastato il White Ocean Camp, una struttura che accoglie ospiti di riguardo. I vandali hanno agito di notte tagliando tutti i cavi elettrici, distruggendo le provviste alimentari e le riserve d' acqua potabile con le quali hanno inondato il campo.
Quanto ai caravan, veicoli nei quali gli ospiti si rifugiano al fresco dell' aria condizionata, sono stati sigillati bloccando le porte con colle speciali. La polizia indaga, ma l' assalto, è diventata la spia di un malessere della comunità del «Burning Man»: il festival, ideato 30 anni fa da un gruppo di anarco-hippie seguaci delle culture alternative ma anche affascinati dalle nuove tecnologie, da qualche tempo ha perso il suo carattere di raduno di una comunità che per una settimana sceglie di condividere tutto, vietate solo le transazioni in denaro.
Man mano che la città del Black Rock Desert è cresciuta fino a 70 mila abitanti e che gli artisti e gli intellettuali dei primi incontri sono stati raggiunti anche da imprenditori della Silicon Valley che cercano di ricaricare le batterie della loro creatività davanti al falò del gigantesco fantoccio bruciato nella notte, l'evento è divenuto anche business e lo spirito comunitario è stato sostituito dai recinti chiusi: aree riservate a un' élite , soprannominata «paradise class» dagli altri partecipanti al festival.
Negli ultimi anni, proprio grazie a queste isole di aria condizionata, zeppe di camerieri, bodyguard e chef che preparano pasti esclusivi, «Burning Man» è diventato un appuntamento modaiolo frequentato anche da gente dello spettacolo - da Katy Perry a Susan Sarandon all' attore Jared Leto - da musicisti e anche da modelle e personaggi del gossip, come Heidi Klum e Paris Hilton.
Un tempo gratuito e con accesso libero, ora «Burning Man» è un evento dispendioso ed esclusivo: quest'anno l'ingresso costava 850 dollari e i biglietti, messi in vendita a maggio, sono andati esauriti in 45 minuti con molti vecchi frequentatori del raduno che non sono nemmeno riusciti a entrare nel sito per acquistare un ingresso. Il festival è un luogo pieno di contraddizioni dove ognuno è libero di fare quello che vuole, droga e sesso compresi. Ma esistono regole non scritte che impongono procedure rigide per qualunque cosa. Comprese le leggendarie orge che, racconta chi ha provato a partecipare, somigliano più ad asettici incontri in un ambulatorio.
Per un po' è stata tollerata anche la contraddizione tra lo spirito di «condivisione radicale» e la moltiplicazione delle cittadelle chiuse dei ricchi che arrivano qui a bordo di jet privati su una pista preparata nel deserto. Stavolta, però, il malessere è affiorato dopo l'incursione dei vandali nel camp di lusso organizzato da Oliver Ripley e Timur Sardarov, il figlio di un ricchissimo petroliere russo.
burning man 2016festa burning man 2016
Poca la solidarietà espressa in rete, per molti questo attacco segna l' inizio di una rivolta contro l' 1 per cento dei più ricchi, definiti «la classe dei parassiti». Bagliori di lotta di classe nel deserto americano mentre, insieme al gigantesco uomo di legno alto trenta metri e al tempio provvisorio costruito per il festival e poi dato alle fiamme, va in fumo anche lo spirito comunitario dell' evento.