ALL’ORIGINE DI “MAFIA CAPITALE” – A METÀ ANNI NOVANTA CARMINATI, BRUGIA E CAMERATI RIPARTONO DA UNA PALESTRA DI CORSO FRANCIA – AUTO DI LUSSO, DIAMANTI, ESTORSIONI E RICETTAZIONI, TUTTO GESTITO A COMPARTIMENTI STAGNI

Daniele Autieri per “la Repubblica - Roma”

 

LA STORIA del sodalizio criminale tra Massimo Carminati, Riccardo Brugia e i fedelissimi del gruppo di fuoco ricomincia nella metà degli anni ‘90 da una palestra: Flex Appeal, in via Marco Besso, a due passi da corso Francia. È tra queste mura che Brugia, braccio destro del numero uno di “mafia capitale” incontra Anna Falchi, con cui avrà una storia. Ed è qui che si rinsalda il legame di sangue dopo l’operazione Colosseo, che manda in carcere Carminati e scrive la parola fine, una volta per tutte, alla banda della Magliana.

arresto carminatiarresto carminati

 

A rivelarlo è una fonte eccellente. Un imprenditore. Che quegli anni li ha vissuti, e che quelle persone le ha frequentate. «Tutto è ricominciato da lì — spiega — e da lì il gruppo è tornato a crescere e a ramificarsi nelle stanze della politica meglio di quanto qualunque organizzazione criminale avesse fatto a Roma fino ad allora ».

 

L’uomo respira. Pensa. Riprende: «Carminati recupera il modello dei Nuclei Armati Rivoluzionari: cellule divise l’una dall’altra, capaci di gestire — ognuna per suo conto — affari ed estorsioni, spaccio e ricettazione. Ma tutte ispirate dalla strategia di un unico capo».

BRUGIA GUARNERA CARMINATI INTERCETTAZIONIBRUGIA GUARNERA CARMINATI INTERCETTAZIONI

 

Dalla palestra di via Mario Besso il gruppo torna sulla strada. E torna a popolare i luoghi di ritrovo che ne hanno segnato la storia. Come il ristorante “Il Galletto” di via Cassia, dove Carminati e Brugia si incontravano molto prima del “Frate” citato nell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini. E poi il bar Euclide, rimasto fino a lunedì scorso — giorno degli arresti — il luogo dove il teorico del “Mondo di Mezzo” incontrava i suoi e dava le direttive sulle azioni da svolgere. Prima ancora dell’ormai notissimo distributore di corso Francia.

 

Anna Falchi Anna Falchi

Diamanti, automobili e quadri. Queste sono state le prime attività. Soprattutto automobili. Bellissime Rolls Royce, come quelle che giravano nel rivenditore plurimarche di via Riano, a ponte Milvio, citato nell’ordinanza di custodia cautelare come il luogo abitualmente frequentato da Brugia e da altri membri della banda.

 

Storia d’altri tempi, arrivata fino ai nostri giorni attraverso nuove generazioni e nuovi equilibri. Gli stessi equilibri che hanno portato anche gli albanesi a prendersi una fetta della torta. «Criminalità di strada — come la definisce il gip — appartenente alla batteria di ponte Milvio». Di loro parla Carminati intercettato dal Ros dei carabinieri, insieme a

 

Brugia. «Non l’hai visti? Non l’hai visti come, come?» dice il suo numero due.

Carminati: “Quelli so’ brutti forte compà».

Brugia: «Eh?».

Carminati: «Brutti forti compà. So andato da questi prima che prendono la pistola e sparano».

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO