artem uss

ARRIVANO GLI AMEREGANI! - UN GRUPPO DI INVESTIGATORI DELL’FBI (COADIUVATO DA UOMINI DELLA CIA) È SBARCATO IN ITALIA PER UN VERTICE ALLA PROCURA A MILANO PER CHIARIRE LE MODALITA’ DELLA FUGA DEL TRAFFICANTE RUSSO ARTEM USS, FAVORITA DA UN COMMANDO DI SERBI RESIDENTI IN ITALIA - SI INDAGA PURE SU JULIA R., UNA 46ENNE RUSSA CON CITTADINANZA ITALIANA, CHE HA CURATO PER I CONIUGI USS L’ACQUISTO DEL VILLINO DI BASIGLIO PAGATO 1,4 MILIONI DI EURO - NEL MIRINO ANCHE UN’ALTRA CITTADINA RUSSA CHE FUNGEREBBE DA PRESTANOME DI USS, TALE EVGENEVNA ORLOVA LYUBOV…

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “la Verità”

 

GIUSTIZIA LA GRANDE FUGA - IL CASO ARTEM USS BY MACONDO

Per l’indagine della Procura di Milano sulla fuga dagli arresti domiciliari del quarantenne cittadino russo Artem Uss ieri è stata una giornata cruciale. Infatti, in vista di una riunione di coordinamento, è sbarcato in Lombardia un team di investigatori del Federal bureau of investigation (Fbi) con al seguito sedicenti uomini del corpo consolare (non è escluso che fossero agenti della Cia). In tutto sei persone che sono state accompagnate da investigatori dei carabinieri e della Guardia di finanza negli uffici giudiziari del capoluogo meneghino.

 

ARTEM USS

La giornata è trascorsa tra riunioni in cui, però, non sembrano essere stati fatti passi definitivi per chiarire i misteri legati all’allontanamento dall’Italia di Uss. Per la rocambolesca evasione, avvenuta la sera del 22 marzo, sono state utilizzate diverse auto e, sembra, anche un jet privato.

 

Come avevamo svelato ad aprile, a «esfiltrare» Uss dalla Lombardia attraverso la Slovenia è stato un commando di malavitosi di origine balcanica, tre serbi e un serbo-bosniaco. Due di loro sono padre e figlio e sono tutti segnalati per reati contro il patrimonio. Il quartetto è da anni residente in Italia. Uss, invece, era entrato nel nostro Paese, con un permesso d’ingresso rilasciato il 18 marzo 2022, la moglie, Maria Yagodina, classe 1990, con uno datato 28 giugno 2019 (e con scadenza nel 2024).

 

LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI

Il faccendiere, sospettato di essere una spia russa, negli Usa è accusato di riciclaggio, frode finanziaria e di contrabbando di petrolio (dal Venezuela a Cina e Russia) e di tecnologie militari (dagli Usa alla Russia) e a ottobre era stato arrestato su richiesta di Washington. Poi era stato trasferito agli arresti domiciliari in una villetta a Basiglio nel Milanese e sottoposto al braccialetto elettronico. A marzo la fuga che tanto ha infastidito le autorità americane, che a ottobre avevano già rimarcato con il nostro ministero della Giustizia come negli ultimi tre anni fossero sfuggiti ai controlli sei detenuti in attesa di estradizione.

 

ARTEM USS

L’attenzione degli inquirenti è concentrata non solo sui quattro serbi, ma anche su altri personaggi che hanno ruotato intorno alla figura di Uss. Per esempio non è passato inosservato il ruolo di Julia R., quarantaseienne cittadina russa, su cui sono in corso approfondimenti.

 

La donna ha partecipato in qualità di procuratrice speciale al rogito con cui i coniugi Uss, il 24 giugno del 2022, pochi mesi prima dell’arresto di Artem, hanno acquistato dalla società Residenze Vione il villino di Basiglio (11 vani e 242 metri quadrati, porzione di un prestigioso complesso edilizio ricavato in una storica cascina), al prezzo di 1,4 milioni. Circa 1,3 milioni sono stati saldati con tre bonifici provenienti dalla Bank of Cyprus e i restanti 82.000 euro sono arrivati da un’agenzia del Liechtenstein della Bendura bank.

ROTTA JET MILITARI AMERICANI DECOLLATI DOPO LA FUGA DI ARTEM USS

 

Nel rogito è precisato che Julia R. «nella sua predetta qualità dichiara che il pagamento dell’intero prezzo è stato effettuato dal signor Artem Uss […] a titolo di liberalità indiretta a favore del coniuge Maria Yagodina e pertanto esente da imposta di donazione».

Marito e moglie avevano fatto mettere per iscritto di voler stabilire la propria residenza a Basiglio entro 18 mesi dalla data del rogito. Una scelta che consentiva di pagare meno tasse sull’acquisto.

IL BRACCIALETTO - LA FUGA DI ARTEM USS VISTA DA GIANNELLI

 

Julia R. risulta residente a Mosca, ma anche cittadina italiana iscritta all’Aire. La donna è stata più volte controllata in partenza per la Russia in vari aeroporti italiani (soprattutto lombardi) ed è stata citata come testimone nell’inchiesta. Dal 2011 è rappresentante legale di una Srl con domicilio fiscale a Milano che si occupa di «attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali».

 

Gli investigatori hanno messo nel mirino anche un’altra cittadina russa che fungerebbe da prestanome di Uss, tale Evgenevna Orlova Lyubov. Ad aprile il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto di congelamento di beni e fondi in territorio italiano riconducibili al quarantenne russo. Sono stati così bloccati oltre all’abitazione a un garage a Basiglio, il 40,11% della Luxury Sardinia Srl, quota detenuta dalla Orlova e da una società cipriota, la Dunegenes trading limited, e più di 160.000 euro di fondi detenuti presso il Banco di Sardegna, su un conto intestato sempre alla Orlova, la quale, però, dichiarerebbe redditi annuali non superiori ai 25.000 euro.

 

ARTEM USS NEL 2011

La Luxury Sardinia possiede un hotel quattro stelle a Porto San Paolo, una struttura affacciata sul mare della Costa dorata, in provincia di Sassari. La Dugenes risulterebbe nella disponibilità di un trust i cui beneficiari effettivi sarebbero i fratelli Artem e Aleksandra Uss. La Orlova, come detto, non avrebbe una capacità reddituale tale da giustificare gli investimenti a lei riferiti.

 

La Luxury sardinia Srl sarebbe stata utilizzata da Uss per effettuare operazioni finanziarie sospette, che, secondo gli investigatori, svelerebbero il tentativo di trasferire in Svizzera, attraverso una triangolazione con l’Italia, fondi russi. Movimentazioni particolarmente sensibili se si considera che Uss è accusato di evasione delle sanzioni e riciclaggio. Artem è figlio di Aleksandr, membro del Consiglio di amministrazione di Rosneft ed ex governatore della ricca regione di Krasnoyarsk. Pure lui è sottoposto a sanzioni da parte di Stati uniti, Canada, Regno unito, Australia, Nuova Zelanda ed Ucraina. […]

ALEXANDER USS SERGEI SHOIGU

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO