IL "GUARDIASPADA" IN MANETTE! UN’ALTRA TESTATA AL CLAN: PRESO IL “BODYGUARD” DI ROBERTO SPADA: AGGREDÌ LA TROUPE RAI A OSTIA - IL 38ENNE URUGUAIANO È STATO RICONOSCIUTO DALLE VITTIME: “FU LUI A COLPIRE IL CAMERAMAN” – NON E’ SOLO "UN OCCASIONALE BULLO DI QUARTIERE", IL GIP LO RITIENE “COMPARTECIPE DEL METODO MAFIOSO PER MANIFESTARE IL POTERE CRIMINALE”
Sara Menafra per il Messaggero - Roma
Alvez Del Puerto Rubern Nelson
È stato arrestato con le stesse accuse che hanno già portato in carcere Roberto Spada: violenza privata e lesioni con l’aggravante mafiosa. C’era anche lui, il 7 novembre scorso, a picchiare giornalista e cameraman inviati dalla trasmissione di Rai 2, Nemo. Ma se Alvez Del Puerto Rubern Nelson, classe 1989 e doppia cittadinanza italo uruguaiana, finisce agli arresti con accuse così pesanti non è solo perché ha partecipato ad una rissa.
LA CARRIERA Secondo le indagini del pm Giovanni Musarò e del Nucleo investigativo dei carabinieri, citate nell’ordinanza del gip, «non si può ritenere che l’Alvez sia solo un occasionale bullo di quartiere».
Almeno dal 2010, quando aveva poco più di vent’anni, è stato fermato durante controlli di polizia con tutti i presunti capi del clan Spada, da Giovanni De Silvio a Carmine Spada, da Ottavio a, appunto, Roberto Spada, presunto numero due dell’organizzazione che da anni segue come vero e proprio «guardaspalle». Alto quasi due metri, piantato su circa 100 chili di peso e seduto alla scrivania della palestra Femus, Ruben Alvez è un volto che le due vittime dell’aggressione hanno riconosciuto con certezza fin da subito. Stando al video integrale del tentativo di intervista, è stato accanto a Roberto Spada dall’arrivo del giornalista Daniele Piervincenzi all’aggressione a lui e al cameraman Edoardo Anselmi, sul quale si è accanito per primo.
spari contro la casa di un componente della famiglia spada
«Se la modalità dei fatti e la dinamica dell’episodio, così come riferito dalle parti offese e documentato dalle immagini registrate, danno contezza di una piena e totale adesione dell’Alvez alla condotta di Spada, del quale condivide e supporta gli “argomenti” circa i reali problemi del quartiere e su cosa fosse meglio per il Piervincenzi occuparsi - annota il gip - è indubbio che anche l’Alvez non solo assiste all’impiego del metodo mafioso adottato dallo Spada, ma ne è partecipe, supportando con l’aggressione all’Anselmi la manifestazione del potere criminale evocato».
Proprio sulla base di quel potere «Alvez si muove al muoversi del suo “capo”, perché è forte della stessa impunità (di cui è consapevole poter anch’egli godere) derivante dall’operatività dei meccanismi di assoggettamento del territorio e di quanti vi abitano e della conseguente omertà che ne deriva». Lo segue negli insulti e «garantisce il suo pronto intervento in ogni momento, tanto che all’esplodere della violenza dello Spada, immediatamente rivolge la propria contro l’Anselmi senza necessitare di richiesta dello Spada». Scontate le esigenze cautelari, conclude il gip Anna Maria Fattori, «apprezzata peraltro l’allarmante pericolosità dell’Alvez che, sebbene scarcerato da pochi mesi e dopo un periodo di detenzione durato quasi 4 anni, non ha alcuna remora a rendersi protagonista di pubbliche aggressioni».
LA COMMISSIONE Intanto, ieri la commissione consiliare speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale, presieduta da Baldassarre Favara (Pd), ha dato parere favorevole, all’unanimità con le modifiche apportate in sede di dibattito, alla prima relazione annuale sull’attività svolta.
Le principali organizzazionimafiose del Lazio sono il clan Fasciani e il clan Spada, che tengono sotto scacco Ostia, l’organizzazione criminale denominata Camorra Capitale, operativa sull’area della Tuscolana, e l’organizzazione Mondo di Mezzo, una «struttura criminale con una spiccata vocazione imprenditoriale». Per la commissione, una caratteristica tipica delle organizzazioni romane, a partire dalla Banda della Magliana, consiste nell’aver preso le mosse dall’eversione di estrema destra, anche nei suoi collegamenti con apparati istituzionali