vladimir putin volodymyr zelensky guerra in ucraina

NON POTENDO VINCERE SUL CAMPO, L'UCRAINA ORA VUOLE COLPIRE PUTIN IN PATRIA – ZELENSKY LASCIA CAPIRE CHE LE ASPETTATIVE DEGLI ALLEATI PER UNA CONTROFFENSIVA IN CRIMEA E DONBASS SONO TROPPO ALTE – IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI MILITARI UCRAINI, KYRYLO BUDANOV, ASSICURA CHE LA RUSSIA SARA’ COLPITA “SEMPRE PIÙ IN PROFONDITÀ”. IL MODELLO È QUELLO DEL MOSSAD ISRAELIANO: OMICIDI MIRATI DEI NEMICI. VEDI L'UCCISIONE DI DARJA DUGINA O L’ATTENTATO ALLO SCRITTORE-NAZIONALISTA, ZAKHAR PRILEPIN...

 

1 – KIEV FRENA GLI ALLEATI SULLA CONTROFFENSIVA: «NON DOVETE ASPETTARVI TROPPO DA NOI»

Estratto dell'articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”

 

VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV

«Mi godo le ultime ore di licenza, poi chissà». Guarda l’orologio il tenente Anton. Si è appena sposato con la sua Oksana in una chiesetta fuori Kharkiv. «Stiamo insieme da anni, ma ora era venuto il momento». Ultimi attimi di relativa calma prima della tempesta. Ma il fronte già si allarga.

 

Kharkiv, Zaporizhzhia, Nikopol, Kherson, Mykolaiv, il Donbass ma anche la Crimea e la regione russa di Belgorod mentre l’ora zero della controffensiva sembra avvicinarsi. «Gli ucraini temono il fattore tempo e sentono la pressione su di loro salire», sintetizzano gli analisti mentre il presidente Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov lasciano trapelare il timore che le aspettative degli alleati siano troppo alte.

 

attacco ucraino al deposito in crimea 7

[…] Solo sull’oblast di Zaporizhzhia sono stati 75 gli attacchi ordinati dal Cremlino: due civili sono stati uccisi. E se è in questa regione che si ritiene più probabile l’avvio delle operazioni, le autorità di Mosca fanno evacuare una ventina di villaggi più vicini alla linea del fronte per un totale di quasi 70 mila i cittadini trasferiti più o meno a forza verso altri territori controllati dalle truppe di Putin.

 

[…]

 

drone esplode vicino al cremlino 5

Il fuoco cade anche fuori dai confini ucraini. Nella limitrofa regione di Belgorod, ad una cinquantina di chilometri da Kharkiv, le armi di Kiev colpiscono un gasdotto e alcune linee elettriche, parzialmente fuori uso. Ma a bruciare, in questo ennesimo weekend di sangue, è anche la Crimea. Numerose esplosioni, nel fine settimana, sono risuonate da Sebastopoli alle città meno abitate.

 

drone esplode vicino al cremlino 1

Difficile ritenere che la riconquista della Crimea possa essere un obiettivo immediato delle forze ucraine ma il numero di infrastrutture militari e civili distrutte è un segnale chiaro che Kiev ora dispone di maggiore forza. Fuori dal campo si dibatte ancora sull’attentato subito dallo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin, ferito sabato da un’autobomba che ha ucciso il suo autista. Prilepin è uscito dal coma ma sono le conseguenze politiche a preoccupare.

evgeny prigozhin

 

Mosca, ancora una volta, accusa Kiev e i suoi «mandanti» mentre si parla di pesanti ritorsioni. Infine ci pensa la retromarcia di Evgeny Prigozhin a scatenare ancora di più le ipotesi degli analisti. Come prevedibile, il capo della Wagner, dopo aver minacciato di ritirare i suoi miliziani da Bakhmut, butta le carte sul tavolo svelando il suo bluff. […]

 

 

2 – KIEV MODELLO MOSSAD «UCCIDEREMO I RUSSI IN TUTTO IL MONDO»

Estratto dell'articolo di Marco Ventura per “Il Messaggero”

 

Kyrylo Budanov

La luce fioca. Le finestre coperte di sacchetti di sabbia. La musica classica diffusa da uno speaker invisibile. Il generale a due stelle Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti militari ucraini (Gur), siede a una grande scrivania di legno e risponde a due giornalisti di Yahoo News che lo intervistano lo scorso 24 aprile, prima del misterioso lancio di due droni sul Cremlino e dell'attentato allo scrittore e combattente russo Zakhar Prilepin, uscito ieri dal coma farmacologico dopo l'esplosione della sua automobile in cui è morto l'autista.

 

[…]

darya dugina

 

Il 26 dicembre, dopo un attacco con droni alla base aerea Engels-2 a Saratov, in Russia, alla domanda se il Gur avrebbe colpito in profondità nel territorio nemico, Budanov aveva risposto, senza battere ciglio: «Deeper and deeper» (sempre più in profondità).

 

A soli 34 anni, nel 2019, già dirigeva l'intelligence militare, dopo una serie di operazioni ben riuscite nella guerra iniziata nel 2014. Diventato famoso per l'uccisione di un colonnello della Guardia di Putin nel 2016, oggi Budanov, a 37 anni, è uno dei più giovani generali della storia dell'Ucraina. A Mosca lo hanno processato in contumacia, e spiccato un mandato di arresto. Lo vogliono morto.

 

Kyrylo Budanov

Pur senza mai rivendicare le azioni entro i confini russi, al Gur è attribuito l'attentato al Ponte di Kerch, cordone ombelicale e unica diretta via di rifornimento tra la Russia e la Crimea. Ma anche i droni sui serbatoi di carburante e le basi aeree russe, e oltre all'uccisione della 29enne figlia di Dugin, forse pure quella di Maxim Fomin, giornalista e blogger militare massacrato da una statuina-bomba consegnatagli come premio in un bar di San Pietroburgo.

 

[…] I suoi sistemi richiamano quelli israeliani del Mossad, che persegue da anni una strategia di "targeted killings", ossia omicidi mirati contro terroristi palestinesi, generali siriani, capi militari di Hezbollah in Libano, ancora palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, criminali di guerra nazisti e scienziati iraniani che lavorano all'atomica.

zakhar prilepin. 17

 

Gli attentati a Darja Dugina e a Prilepin avranno ricordato agli esperti di servizi segreti (e di Mossad) l'uccisione, l'8 luglio 1972, di un altro scrittore, un dirigente del Fronte popolare di Liberazione della Palestina, Ghassan Kanafani, a Beirut, considerato complice nel massacro all'aeroporto di Lod (26 civili morti, 80 feriti) anche perché ritratto nelle fotografie con uno tre attentatori dell'Armata rossa giapponese.

 

visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 9

Era uno scrittore affermato Kanafani, come Prilepin. E forse il vero obiettivo dell'attacco in cui è morta Darja Dugina era il padre. Quasi a voler dimostrare che gli intellettuali possono avere le mani lorde di sangue come i generali. Come nella ex Jugoslavia. […]

 

 

attacco ucraino al deposito in crimea 6zakhar prilepin. 18visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 11attentato darya dugina attentato darya dugina aleksandr dugin al funerale della figlia darya dugina 10aleksandr dugin al funerale della figlia darya dugina 4kyrylo budanov 2visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 10visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 12evgeny prigozhin e i soldati wagner morti a bakhmut evgeny prigozhin contro shoigu e gerasimov attacco ucraino al deposito in crimea 4

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...