il principe harry arriva all alta corte di londra

L’ABILITÀ DI HARRY: FAR INCAZZARE TUTTI - HARRY È ARRIVATO IN AULA A LONDRA, MA IERI È RIUSCITO A INDISPETTIRE IL GIUDICE DELL’ALTA CORTE DOVE HA INTENTATO UNA CAUSA CONTRO I GIORNALI: NON SI È PRESENTATO IN AULA PERCHÉ ERA “TROPPO STANCO” DOPO IL COMPLEANNO DELLA FIGLIA LILIBET E IL MAGISTRATO NON HA APPREZZATO L’ASSENZA – IL DUCA SOSTIENE CHE IL SUO CELLULARE SIA STATO HACKERATO, MA LA CONTROPARTE SI DIFENDE DICENDO CHE NON CI SONO PROVE – SE PERDE AVRÀ BRUCIATO 20 MILIONI DI STERLINE. MA SE VINCE TREMERANNO LE…

1. HARRY ARRIVATO AD ALTA CORTE DI LONDRA PER TESTIMONIARE

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(ANSA) - Il principe Harry è arrivato all'Alta corte di Londra per una storica testimonianza nella causa contro il Mirror Group Newspapers (Mgn), il gruppo editoriale del tabloid Mirror, sulle presunte intercettazioni illegali ai danni del duca di Sussex nel periodo compreso fra il 1995 e il 2011. Per la prima volta da oltre un secolo un membro della famiglia reale britannica, in questo caso il figlio del sovrano regnante Carlo III, si presenta per testimoniare in una corte di giustizia del Regno Unito.

 

2. HARRY DISERTA L’UDIENZA E IL GIUDICE SI ARRABBIA

Estratto dell'articolo di Vittorio Sabadin per “il Messaggero”

 

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Il principe Harry non ne combina una giusta e non si è presentato in aula ieri mattina a Londra per l'udienza all'Alta Corte contro il Mirror Group Newspapers, che accusa di avere spiato i suoi telefoni tra il 1991 e il 2011. Il giudice Timothy Fancourt si è detto «sorpreso», il che significa che era molto arrabbiato. Il duca di Sussex è arrivato solo domenica sera per partecipare a Los Angeles al secondo compleanno della figlia Lilibet. Era molto stanco, ha spiegato il suo avvocato, e non in grado di venire in aula, dove avrebbe anche potuto essere subito chiamato a deporre. I giudici britannici non vogliono mai perdere tempo, e non amano chi glielo fa perdere.

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[…] Harry […] dovrà rispondere alle domande, e in particolare a quelle della difesa del gruppo editoriale, rappresentato dall'avvocato Andrew Green, il quale è noto per essere «a beast in court», un leone nell'aula quando contro-interroga. In assenza di Harry, ieri hanno parlato gli avvocati. Green ha detto che non ci sono prove che il suo telefono sia stato hackerato una volta, figuriamoci abitualmente, e che i giornalisti che avevano ammesso di aver ascoltato messaggi vocali hanno negato di aver mai preso di mira il principe.

 

L'avvocato di Harry, David Sherborne, un esperto di questi temi, ha detto che Harry «non cerca vendette contro la stampa», ma che la sua vita è stata «invasa da questi giornali che usano metodi illegali: è l'uso di questi metodi da parte di un gruppo nazionale che lo ha portato qui». Sherborne ha aggiunto che il Mirror Group ha pubblicato circa 2.500 articoli sulla vita privata di Harry. «Nulla era sacrosanto o fuori dai limiti e non c'era protezione da questi metodi illegali di raccolta di informazioni». L'avvocato ha anche insinuato che pure il telefono di Diana fosse stato hackerato, in relazione all'amicizia con un noto presentatore televisivo gay, Michael Barrymore.

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La prassi stabilisce che cause civili come questa possano essere presentate solo entro sei anni dagli eventi, e il giudice potrebbe decidere che i tempi sono ormai scaduti. Ma se si andrà avanti e se Harry vincerà insieme con altre celebrità britanniche che hanno fatto causa con lui, il Mirror Group potrebbe entrare in serie difficoltà economiche. Ha già risarcito 600 persone spiate con complessivi 100 milioni di sterline e i suoi conti traballano. Harry ha avviato cause analoghe anche contro i giornali di Murdoch e il gruppo del Daily Mail, che sono in corso.

 

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Ma anche il Principe potrebbe avere molto altro da perdere nello scontro con i tabloid britannici. La posizione della Royal Family al riguardo è sempre stata quella della Regina: mai lamentarsi e mai spiegare. Soprattutto evitare di andare al banco dei testimoni, dove si potrebbe essere costretti a rivelare sotto giuramento particolari imbarazzanti della propria vita.

 

[…] Harry dovrà affrontare anche ingenti spese legali, che sommate le une alle altre potrebbero raggiungere, secondo i calcoli di Newsweek, i 20 milioni di sterline. Se perdesse, i giornali inglesi tornerebbero a massacrarlo.

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