LE GUERRE DEI RIN-DRONATI – HEZBOLLAH È RIUSCITO A BUCARE LO “SCUDO” AEREO DI ISRAELE, COLPENDO LA BASE DI BINYAMINA, CON UN DRONE DI FABBRICAZIONE IRANIANA CHE HA UNA VELOCITÀ DI 370 KM/H, UN RAGGIO D’AZIONE DI 120 KM E UNA CARICA BELLICA DI 40 KG – IL “WALL STREET JOURNAL” SVELA CHE LO SCORSO DICEMBRE PER 17 GIORNI DRONI MISTERIOSI HANNO SORVOLATO LA BASE MILITARE DI LANGLEY, IN VIRGINIA, VIOLANDO LO SPAZIO AEREO SULL’AREA AMERICANA CON LA MAGGIORE CONCENTRAZIONE DI STRUTTURE DI SICUREZZA NAZIONALE. IL PENTAGONO NON HA ANCORA CAPITO CHI CI SIA DIETRO...
1. IL DRONE CHE VOLA A 370 KM ALL’ORA
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
base di Binyamina in israele colpita da hezbollah
La morte arriva dal cielo: a Gaza, in Israele, in Libano, con un bilancio che coinvolge civili e militari mentre si delineano «aggiustamenti». Sotto questo aspetto, l’attacco di domenica alla base di Binyamina, a sud di Haifa, può rappresentare un segnale di un’azione concentrata su quest’area.
Ieri mattina Hezbollah, commentando il successo, del raid con droni ha affermato: «Haifa è la nuova Kiryat Shmona», un riferimento alla località sulla frontiera spesso obiettivo dei bombardamenti. Una dichiarazione che suona come una conferma, visto che i guerriglieri libanesi l’hanno più volte indicata quale target primario della loro offensiva «aerea».
È uno dei centri abitati più importanti dello Stato ebraico, ospita infrastrutture, installazioni militari e il porto. […]
Indiscrezioni sui media sostengono che al «Partito di Dio» sarebbe rimasto un terzo degli ordigni a corto e medio raggio. Valutazione attribuita a fonti della sicurezza che va comunque presa con la consueta cautela. […]
il drone di hezbollah che ha colpito israele
Secondo l’Idf la «contraerea» (con Iron Dome e unità della Marina) ha distrutto due droni, mentre un terzo è stato agganciato, seguito da caccia ed elicotteri che hanno aperto il fuoco senza centrarlo. L’intruso è poi scomparso quando si trovava a 48 chilometri a est di Acri e i militari hanno pensato che si fosse schiantato. Invece ha proseguito raggiungendo il tetto della mensa della caserma.
L’episodio conferma che non esiste una copertura totale contro queste minacce. È probabile che vedremo presto nuove infiltrazioni appaiate al lancio di razzi/missili non guidati. Nello strike è stata usata una variante del Mirsad 1, di concezione iraniana. Ha un raggio d’azione di 120 chilometri, una carica bellica di 40 chilogrammi, una velocità di 370 km/h.
Arma relativamente semplice, non velocissima ma che ha provocato perdite significative. Fonti israeliane sostengono che l’Hezbollah ha oltre 2 mila droni, materiale arrivato dall’Iran.
2. FT, ISRAELE HA UNA CARENZA CRITICA DI MISSILI INTERCETTORI
RAZZI DI HEZBOLLAH NEUTRALIZZATI DALL IRON DOME
(ANSA) - Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una "carenza critica" di missili intercettori. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari. Esperti e alti funzionari dell'industria militare hanno spiegato al Financial Times che Israele si trova ad affrontare un "serio problema di munizioni" mentre si prepara ad un attacco in Iran, che potrebbe innescare un'ulteriore escalation.
Sarebbe questo il motivo per il quale gli Stati Uniti si stanno affrettando per contribuire a colmare le lacune, compreso lo spiegamento dell'avanzato sistema di difesa aerea Thaad che dovrebbe arrivare in Israele oggi, in quella che viene descritta come una corsa contro il tempo per rafforzare la difesa aerea dello Stato ebraico.
"Il problema delle munizioni in Israele è serio", ha spiegato una fonte a Ft, "se l'Iran risponde all'attacco israeliano, e anche Hezbollah si unisce, le difese aeree di Israele saranno messe a dura prova", ha detto, aggiungendo che anche le forniture provenienti dagli Stati Uniti non sono infinite. "Gli Usa non possono continuare a rifornire Ucraina e Israele allo stesso ritmo, stiamo arrivando a un punto di svolta".
Boaz Levy, amministratore delegato dell'industria aerospaziale che produce i missili intercettori "Hatz", ha dichiarato al giornale che opera su 3 turni per mantenere attive le linee di produzione: "Alcune delle nostre linee lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro obiettivo è rispettare tutti i nostri impegni", ha detto Levy al quotidiano britannico, aggiungendo che il tempo necessario per produrre missili intercettori "non è questione di giorni".
il sistema antimissile di israele iron dome
Anche se Israele non rivela l'entità delle sue scorte, ha aggiunto: " Non è un segreto che dobbiamo ricostituire le scorte". Il quotidiano britannico ha spiegato che i sistemi di difesa aerea a tre livelli di Israele sono finora riusciti a intercettare la maggior parte degli droni e dei missili lanciati dall'Iran e dai suoi alleati contro il Paese. Il sistema Iron Dome ha intercettato i razzi a corto raggio e i droni lanciati da Hamas da Gaza, mentre il sistema David Sling intercetta i razzi più pesanti lanciati dal Libano, e il sistema Arrow ferma i missili balistici provenienti dall'Iran.
Mentre nell'attacco iraniano di aprile, secondo l'Idf, è stato raggiunto un tasso di intercettazione del 99% contro lo sbarramento, che comprendeva 170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici, Israele, è scritto, ha avuto meno successo nel respingere il secondo attacco, all'inizio del mese, che comprendeva oltre 180 missili balistici. Secondo fonti dell'intelligence che hanno riferito al giornale, quasi 35 missili hanno colpito la base aerea di Nabatim.
3. WSJ, 'DRONI MISTERIOSI SORVOLANO BASE USA, PENTAGONO PERPLESSO'
base militare di Langley in Virginia
(ANSA) - Droni misteriosi hanno sorvolato, lo scorso dicembre per 17 giorni, la base militare di Langley, in Virginia, violando lo spazio aereo su un'area che ha la maggiore concentrazione di strutture di sicurezza nazionale negli Stati Uniti e innervosendo il Pentagono. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali non è chiaro chi controllasse i droni o tantomeno a chi appartenessero.
La legge federale vieta che siano abbattuti vicino alle basi militari se non rappresentano un problema di sicurezza. Gli avvistamenti, tutti i giorni alla stessa ora, sono stati notificati anche al presidente Joe Biden. E mettono in evidenza - osserva il Wall Street Journal - il dilemma degli Stati Uniti fra il difendersi in casa dai droni e usarli invece facilmente all'estero. Per far fronte all'emergenza, a Langley sono state cancellate le esercitazioni notturne per diverso tempo. Ancora oggi a mesi di distanza non è chiaro chi ci sia stato dietro i droni, avvistati negli ultimi mesi anche nei pressi della base militare di Edwards, vicino Los Angeles.
razzi di hezbollah neutralizzati dall iron domebase militare di Langley in Virginiabase militare di Langley in Virginiarazzi di hezbollah neutralizzati dall iron dome