pio xii adolf hitler

HITLER VOLEVA RAPIRE IL PAPA - TRA I FALDONI DELL’ARCHIVIO SUL PONTIFICATO DI PIO XII, DA IERI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDIOSI, SPUNTANO ALCUNE TESTIMONIANZE CHE CONFERMANO IL PIANO DEL FUHRER PER PORTARE PIO XII COME PRIGIONIERO IN GERMANIA: “NON POSSO DISTRUGGERE ROMA, COSA CHE AVREI FATTO CON PIACERE…” - GLI AIUTI AGLI EBREI E I DUBBI DEL RABBINO CAPO DI ROMA DI SEGNI

1 – LE PRIME CARTE DEGLI ARCHIVI SUL PONTIFICATO DI PIO XII, APERTI OGGI, CONFERMANO I SUOI AIUTI AGLI EBREI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/prime-carte-archivi-pontificato-pio-xii-aperti-oggi-228611.htm

 

2 – IL PIANO DI HITLER PER RAPIRE PIO XII

Fabio Marchese Ragona per “il Giornale”

 

pio xii pacelli

C' è la lettera di Margareth Bach, la figlia del rabbino capo di Vienna che, nel luglio del 1944 ringrazia il Papa per gli aiuti ricevuti, c' è l' elenco dei fucilati delle Fosse ardeatine e poi foto e lettere di bambini bisognosi tedeschi che ringraziano anche loro Pacelli per degli aiuti spediti nelle loro case. Da ieri, l' Archivio Apostolico Vaticano per volere di Papa Francesco ha aperto agli studiosi di tutto il mondo la possibilità di consultare i faldoni riguardanti tutto (...) (...) il pontificato di Pio XII, fino alla morte del Papa avvenuta nel 1958. Ci sono voluti 14 anni per sistemare 16 milioni di fogli e 2500 fascicoli.

adolf hitler

 

«La Chiesa non ha paura della storia, anzi, si mette al servizio della storia», spiega il cardinale Josè Tolentino da Mendonça, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, assicurando che l' apertura degli archivi permetterà finalmente di diradare il fumo che in tutti questi anni è stato diffuso sulla figura di Eugenio Pacelli.

 

papa pio xii

Anche Il Giornale ha avuto modo di visionare alcuni documenti d' epoca del Vaticano che riguardano Pio XII, in particolare alcune testimonianze chiave di figure vicine al Pontefice, terrorizzate dal piano di Hitler di occupare il Vaticano e rapire il Papa, recludendolo in un castello in Germania. Tra i racconti spicca quello di Suor Pascalina Lehnert, la governante del pontefice che scrive: «Durante la guerra si sparse la voce che Hitler voleva portare prigioniero in Germania il Santo Padre. Egli non volle prendere alcuna precauzione perché diceva di fidare unicamente in Dio, che poteva fare quanto voleva.

 

ANGELA MARIA RAUBAL E ADOLF HITLER

Non tralasciò nemmeno la consueta passeggiata nei giardini vaticani, nonostante che persone autorevoli lo avessero sconsigliato, e avesse notato che i suoi passi erano controllati da aerei». La religiosa delle Suore Insegnanti della S.Croce, racconta anche di un incontro clamoroso tra il cardinale Michael Von Faulhaber, arcivescovo metropolita di Monaco e Frisinga, e Adolf Hitler: «Il Card. Faulhaber, come mi disse a Monaco dopo la guerra, si era recato un giorno a Berchtesgaden dove il Führer s' era fatto costruire un castello fortificato.

 

hitler papa pio xii pacelli

In quest' occasione Hitler, arrabbiatissimo, si scagliò inveendo contro Pio XII e, fra l' altro, disse: Vorrei sapere dove quell' uomo così miserabile, che non ha altro che pelle ed ossa, attinge tanta forza da resistere a me e ostacolare quello che io voglio. Non posso distruggere Roma, cosa che avrei fatto con molto piacere. Quanti ebrei ha salvato, ed io non sono stato capace di impossessarmi di lui!. Hitler pronunciò pure tante altre minacce che l' Eminentissimo, mi disse, non riuscì a comprendere, in quanto strillava istericamente».

 

pio xii e giovanni xxiiiadolf hitler

Ai racconti della governante di Pacelli si aggiungono anche quelli del maggiordomo del Papa, Giovanni Stefanori che scrive: «Mi sovviene ora che una mattina entrai nello studio del Santo Padre e trovai che il tavolo era senza libri. Gliene chiesi la ragione e mi disse che aveva inteso che i tedeschi avrebbero voluto portarlo via. Soggiunse: Ma io sono il Vescovo di Roma e non intendo muovermi». Pio XII non lasciò mai Roma pur sapendo di essere nel mirino dei nazisti; un altro breve racconto è affidato a suor Maria Conrada Grabmair, addetta alle cucine del Pontefice che in un altro documento racconta: «Quando le voci di un rapimento divennero più forti, Pio XII ebbe a dire: Se mi vogliono avere, devono venire qui; io non abbandono mai volontariamente il mio posto, anche se mi dovesse costare la vita».

 

PAPA PIO XII E GIULIO ANDREOTTI

Entrambe le suore, Suor Pascalina e Suor Maria Conrada, hanno raccontato anche che il Papa aveva preparato uno scritto di protesta contro l' operato di Hitler ma che alla fine decise di non pubblicarlo per paura di ritorsioni verso gli ebrei, venendo anni dopo accusato di aver taciuto.

adolf hitler 8

 

Dall' Archivio emergono però anche altri faldoni: come anticipato da Johan Ickx, a capo dell' Archivio Storico della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato Vaticana sulle colonne de L' Osservatore Romano, in archivio sono già stati ritrovati alcuni faldoni che proverebbero l' aiuto di Pio XII dato agli ebrei. In particolare un fascicolo «Ebrei» che contiene 4000 nominativi di ebrei che chiesero aiuto al Pontefice e un fascicolo sulle accuse contro monsignor Ottaviani, un collaboratore del Papa che concesse documentazione falsa ad ebrei, facendoli riparare all' interno di edifici vaticani.

adolf hitler 4

 

riccardo di segni

Immediata la reazione del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni: «È molto sospetto questo sensazionalismo, con i fascicoli già pronti e le conclusioni facili proposte sul vassoio. Ma basta poco per rendersi conto che già le scarse rivelazioni si riveleranno un boomerang per gli apologeti a ogni costo».

pio xii

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?