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L’ASSURDO CASO DELL’EREDITÀ CONTESA TRA LE FIGLIE DELLA REPORTER ANTI-MAFIA LETIZIA BATTAGLIA: IL GENERO, ROSARIO MARCHESE, HA CHIESTO AL BOSS 82ENNE FRANCO BONURA DI “ESERCITARE PRESSIONI SUL LEGALE INCARICATO DI GESTIRE L’EREDITÀ DELLA FOTOGRAFA, SUL CUI TESTAMENTO ERA NATA UNA DISPUTA TRA GLI EREDI” – DOPO ESSERE STATO INTERCETTATO, MARCHESE, CON UN ARRESTO PER MAFIA ALLE SPALLE, ORA SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI: “HO SOLO CERCATO DI DIFENDERE L’ARCHIVIO DI MIA SUOCERA”
Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per "la Repubblica"
Una gran voglia di mafia continua ad attraversare i salotti buoni di Palermo (o presunti tali).
Uno dei signori siciliani del caffè, Rosario Marchese, si rivolse al più autorevole dei padrini scarcerati, l’82enne Franco Bonura, per una missione davvero singolare: conquistare uno dei simboli dell’antimafia, l’archivio della fotografa siciliana Letizia Battaglia, che è morta nel 2022, cinquant’anni di racconti che hanno documentato il vero volto di Cosa nostra, fra omicidi e complicità. Rosario Marchese è il marito di una delle figlie della reporter-artista […]
. Un giorno, Marchese sbottò: «Quella se la sono soggiogata, gli hanno fatto firmare un testamento falso, cioè a modo loro». Così, i poliziotti capirono che era in corso un’animata discussione fra gli eredi della fotoreporter, le tre figlie. E Rosario Marchese, il marito di Cinzia Stagnitta, voleva muoversi a modo suo. Mettendo in campo un mafioso del calibro di Bonura.
Ha scritto la polizia nel rapporto inviato alla procura diretta da Maurizio de Lucia: «Marchese avrebbe chiesto a Bonura di esercitare pressioni sul legale incaricato di gestire l’eredità della nota fotografa, sul cui testamento era nata una disputa tra gli eredi». Le intercettazioni raccontano che Bonura si mise subito all’opera. Non sappiamo come andò a finire, per certo in quei giorni il vecchio padrino tornato in libertà nel 2020 mise da parte tutto l’odio che la mafia ha sempre avuto contro Letizia Battaglia. C’era da soddisfare la richiesta di un amico. E che amico.
cinzia, patrizia e shobha stagnitta
La polizia spiega che Rosario Marchese, l’imprenditore che regala il suo pregiato caffè anche al Papa, ha un passato burrascoso: nel 1984, venne arrestato dal pool antimafia di Falcone e Borsellino, fu anche condannato al maxiprocesso perché ritenuto un mafioso. Così come Bonura. «Sono storie del passato — dice oggi l’imprenditore a Repubblica — Palermo è ormai cambiata». E mostra le foto di Letizia Battaglia che ha sistemato davanti alla storica Torrefazione Stagnitta, nel cuore del centro storico: «Io ho sempre cercato di difendere la memoria e l’archivio di mia suocera», tiene a ribadire.
Ma perché incontrava Bonura? Ha risposto: «Veniva solo a prendere il caffè». Le intercettazioni non raccontano altro. Bonura è stato arrestato nei giorni scorsi. Due anni fa, invece, le sorelle Stagnitta trovarono un accordo davanti a un organismo di mediazione: come voleva Letizia Battaglia, l’associazione gestita da due nipoti (i figli di Patrizia) si occupa dell’archivio. Alcune foto sono andate alle altre due sorelle, Shobha e Cinzia.
letizia battaglia shooting the mafia
letizia battaglia
La bambina con il pallone di letizia battaglia
LETIZIA BATTAGLIA- SHOOTING THE MAFIA
LETIZIA BATTAGLIA
La mia battaglia