tivelli barbareschi monorchio

LA CALATA DEI BARBARESCHI – “SONO IL COPPI DEL LOBBYING. HO EVITATO L’OMICIDIO DELL’ELISEO”. COSÌ LUIGI TIVELLI SI COMPIACEVA CON IL SUOCERO DELL’ATTORE ANDREA MONORCHIO (EX RAGIONIERE DELLO STATO) – ECCO COME I DUE SONO RIUSCITI A FAR SBLOCCARE DAL PARLAMENTO 8 MILIONI PER IL TEATRO DIRETTO DALL’EX DEPUTATO, CHE IN CAMBIO AVEVA PROMESSO 70MILA EURO A TIVELLI

Estratto dell'articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica – Roma”

 

luca barbareschi ed elena monorchio

« Io sono il Coppi del lobbying » . È felice Luigi Tivelli e si paragona al campione del ciclismo. Si compiace con Andrea Monorchio economista ex ragioniere generale dello Stato e soprattutto, ai fini di questa vicenda, suocero di Luca Barbareschi.

 

I tre sono tutti indagati per traffico di influenze illecite per il finanziamento che sono riusciti ad incassare, dal Parlamento, a favore del teatro Eliseo. Tivelli è il più contento, è lui il regista dell' operazione: è riuscito a sbloccare otto milioni di euro da destinare, in due anni, a favore del teatro di cui è direttore Barbareschi grazie a un emendamento nella manovra finanziaria correttiva del 2017.

 

« Ho evitato l' omicidio dell' Eliseo » , ribadisce compiaciuto. Naturalmente niente si fa gratis e Barbareschi, in cambio, gli promette 70 mila euro. È una storia che va in scena tra aprile e maggio del 2017.

 

andrea monorchio

Tivelli " gioca" di sponda con Monorchio, riuscendo così a condizionare alti dirigenti dello Stato e cercando di esercitare pressione su politici e ministri. È questo il quadro che emerge dall' informativa finale dei carabinieri di via In Selci coordinati dal pm Giuseppe Cascini.

 

« Tivelli riferisce che, per ottenere l' emendamento tanto agognato dal Barbareschi, ha dovuto contattare i funzionari del Mef, Antonio Malaschini, Francesca Quadri, Giampaolo D' Andrea » . L' obiettivo a cui mirano però i tre è l' allora ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan. Da quanto emerge restio a incontrarli.

LUIGI TIVELLI

 

(…)

 

La politica, soprattutto quella che conta, pare essere contraria a questa manovra. Eppure, nonostante l' allora presidente del consiglio Paolo Gentiloni, non fosse d' accordo ad elargire il finanziamento a favore dell' Eliseo, i tre riescono comunque ad evitare l' ostacolo e ad incassare ciò che vogliono.

 

(…)

 

« Barbareschi - annotano i militari - si mostra stupito della contrarietà di Gentiloni » . E ancora: « Tivelli evidenzia la necessità di esercitare pressione su Maria Elena Boschi ( anche lei contraria all' operazione, ndr)».

LUCA BARBARESCHI

 

La manovra di pressing continua: « Monorchio chiama Tivelli il quale riferisce di essere stato la mattina di ieri con Barbareschi alla Camera da Flavia Nardelli e da Boccia (deputati dem, ndr), il presidente della Commissione Bilancio e aggiunge di aver visto Tonino Malaschino che è quello che segue il provvedimento per conto del Mef».

 

Alla fine il finanziamento va in porto e il lobbista pretende di essere pagato perché «non ho mai lavorato così tanto » , dice a Monorchio. (…) Per i carabinieri, così come per la procura, ci sono pochi dubbi: « Le sopra illustrate conversazioni telefoniche attestano che Monorchio, attraverso il suo amico Tivelli e la capacità di influenzare alcuni dirigenti ministeriali, riesce ad ottenere un finanziamento per il teatro Eliseo».

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...