“HO PERSO IL VOLO PER COLPA DI DUE HOSTESS ALTEZZOSE E MENEFREGHISTE” - IL TITOLARE DELL’HARRY’S BAR, ARRIGO CIPRIANI, RACCONTA LA SUA DISAVVENTURA DURANTE LE OPERAZIONI D’IMBARCO AL BANCO DELLA BUSINESS CLASS CON LA COMPAGNIA “IBERIA” ALL'AEROPORTO DI VENEZIA – “CIÒ CHE MOSTRAVA IL CELLULARE NON ERA SUFFICIENTE, PER LA SUDDETTA HOSTESS, A PROSEGUIRE L’OPERAZIONE. QUALCHE GIORNO PRIMA A MILANO LE ATTESTAZIONI ERANO STATE RITENUTE TUTTE VALIDE. QUI NO. LA SUPERIORE DISSE CON VOCE ALTA E CHIARA CHE…”
Estratto dell’articolo di www.leggo.it
Arrigo Cipriani racconta la vicenda in una lettera pubblicata oggi su Il Gazzettino, che lo vede protagonista assieme all'ex rettore dello Iuav, Marino Folin, e alla direttrice della sua azienda Sara Cordella. Giunto in anticipo per fare le operazioni di imbarco al banco della business class, […] l’operatrice, dopo aver imbarcato alcuni bagagli , «con uno sguardo privo del sorriso che, per quanto stereotipato, di solito, accoglie il nuovo passeggero, mi fece cenno che avrei potuto iniziare a darle i documenti».
[…] Operazione a buon fine, sia per Cipriani che per Folin. Per Cordella «ci fu un inciampo perché ciò che mostrava il cellulare non era sufficiente, per la suddetta hostess, a proseguire l'operazione. Qualche giorno prima a Milano in occasione di un viaggio negli Stati Uniti le attestazioni erano state ritenute tutte valide. Qui no»
La procedura, riferisce Cipriani, ha richiesto anche l'intervento di una superiore alla hostess, che «disse con voce alta e chiara che si rammaricava di essersi scomodata a scendere dal suo ufficio, ma che la sua decisione era stata già presa[…]». Scaduto il tempo, i viaggiatori sono rimasti a terra.
«[…]Il costo in business class è molto elevato e ritengo doverosa una risposta dal direttore della Iberia di Venezia. Viaggio da qualche anno, ma posso assicurare che una cosa del genere non mi era mai capitata soprattutto per il modo altezzoso e menefreghista delle due signore», conclude.