HOOLIGAN A SAN PIETRO: ARRESTATI ALTRI TRE TIFOSI DEL FEYENOORD CHE ROVESCIAVANO CASSONETTI E STACCAVANO CARTELLI - TRA I TEPPISTI ANCHE MANAGER E UN IMPRENDITORE: “PAGO ED ESCO” - IL CAPO DEI TIFOSI OLANDESI: “ITALIANI IRRITATI PERCHÉ I NOSTRI TIFOSI HANNO URINATO SUI MONUMENTI? MA ROMA È TUTTA UN MONUMENTO...”
1. CAOS ROMA, ALFANO: ALTRI 500 SOLDATI NUOVI FERMI DI ULTRÀ OLANDESI NELLA NOTTE
Da www.ansa.it
tifosi del feyenoord pisciano a piazza di spagna
Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato al Viminale l ministro dell'Interno Angelino Alfano e discutere sul caso dei tifosi del Feyenoord e della sicurezza della Capitale. Ad accompagnare il primo cittadino l'assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella e la delegata alla Sicurezza del Campidoglio Rossella Matarazzo.
Roma è "una priorita' nazionale sul tema della sicurezza e dell'ordine pubblico" e per questo "la sicurezza della Capitale sarà ulteriormente potenziata" ha detto Alfano al sindaco di Roma durante l'incontro.
tifosi feyenoord in azione a piazza di spagna
Alfano ha comunicato formalmente a Marino l'arrivo di 500 militari a Roma. Il sindaco ha chiesto al ministro che l'impegno, per il quale ha espresso sincero apprezzamento, si traduca immediatamente in una strategia condivisa per la Capitale, in modo da aumentare la sicurezza percepita non solo di fronte a eventi straordinari, ma nella quotidianita'.
Alfano ha annunciato un Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica da lui presieduto e a cui parteciperà il sindaco Marino. Il Comitato avra' il compito di definire un piano operativo per la sicurezza di Roma, articolato in tutti i settori che preoccupano in questo momento i cittadini.
Il ministro dell'Interno ha assicurato che la sicurezza della Capitale sarà ulteriormente potenziata attraverso una legge che riguardi specificamente il tema del "contrasto al degrado urbano e il diritto alla vita sicura nelle città italiane".
Marino, che non ci siano stati morti non è un successo
"Ho ribadito al ministro che non posso ritenermi soddisfatto da affermazioni come quelle che sono state fatte: non può essere considerato un successo il fatto che non ci siano stati dei morti". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta, uscendo dal Viminale, le dichiarazioni del questore di Roma.
Polizia olandese, presto nomi dei violenti
Quella avviata dalla polizia di Rotterdam dopo i disordini con i tifosi del Feyenoord a Roma è "una grossissima inchiesta" e darà risultati "molto, molto presto". Lo ha detto, ai microfoni di Radio1, il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers, dopo l'annuncio del via alle indagini in Olanda, aggiungendo che "su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti". "Ieri - ha detto Ekkers - è partita una grossissima inchiesta per identificare gli hooligans che non sono stati arrestati e sono rientrati nel nostro Paese.
danni alla fontana della barcaccia
Stiamo guardando le foto una per una, stiamo controllando i video e qualsiasi altra informazione. Si tratta di documentazione nitida, e siamo sicuri avremo molti dei loro nomi molto, molto presto" Il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers ha poi aggiunto che i contatti tra la polizia italiana e quella olandese, dal loro punto di vista, sono stati intensi. "Non rilasciamo dichiarazioni sul fatto se siano state comunicazioni o no riguardo la possibilità che hooligans violenti senza biglietto entrassero in Italia". Ekkers ha infine aggiunto: "Su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti".
danni alla fontana della barcaccia
Altri 3 fermati, danneggiavano segnaletica
Altri tre tifosi olandesi del Feyenoord sono stati fermati nella notte a Roma. Sono stati sorpresi dai carabinieri in via dei Corridori, a pochi passi da San Pietro mentre, ubriachi, rovesciavano cassonetti e danneggiavano segnali stradali. Si tratta di due ragazzi di 26 anni e uno di 24 anni, tutti di Rotterdam. A fermarli, con l'accusa di danneggiamento aggravato, i carabinieri impiegati nella vigilanza nell'area di San Pietro. Secondo quanto si è appreso, saranno processati per direttissima.
vandalismo dei tifosi del feyenoord 8
Il Questore di Roma respinge le accuse sulla gestione delle forze dell'ordine e spiega: "Meglio la sporcizia e il disordine che agire in maniera sconsiderata: sono scelte operative dettate da situazione difficili. Una delle criticità rappresentata alla polizia era che i tifosi del Feyenoord erano abituati a marciare in corteo per raggiungere lo stadio - ha detto Nicolò D'Angelo -. Autorizziamo gli olandesi al corteo fino stadio?, un eventuale contagio avrebbe innescato reazioni a catena difficilmente controllabili. Se fossimo intervenuti nella piazza con quel flusso di tifosi avremmo innescato una miccia spaventosa. Io, signori, morti non ne faccio. Non ci sono scene di massacri".
vandalismo dei tifosi del feyenoord 3
2. GLI HOOLIGAN IN GIACCA E CRAVATTA – TRA I TEPPISTI CHE HANNO DEVASTATO ROMA ANCHE MANAGER E UN IMPRENDITORE
Francesco Persili per Dagospia
La violenza come stile di vita e molti soldi in tasca. Tra gli hooligan del Feyenoord che hanno devastato il centro di Roma non ci sono solo spacciatori e pregiudicati ma anche manager, studenti e un imprenditore che patteggia la condanna con aria sfottente: «Pago ed esco». Davanti alla foto che lo ritrae al tavolo di un ristorante anche la campionessa del mondo di nuoto Federica Pellegrini insorge e su Twitter commenta: «A casa loro, no, eh?».
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I nuovi lanzichenecchi hanno il portafoglio gonfio e le scarpe griffate, masticano slogan ultraidentitari (“Se non sei uno di noi non potrai mai capire”) e consumano alcool e droga come se non ci fosse un domani. Nella curva del Feyenoord si mischiano ai delinquenti abituali per seminare terrore in tutta Europa. Sono quelli che l’ambasciatore olandese in Italia ha definito “Black bloc del tifo”.
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Su di loro c’è una giurisprudenza consolidata da più di 40 anni: morti, feriti, violenze, devastazioni e antisemitismo. Dagli scontri coi tifosi del Tottenham nel 1974 e poi nel 1983 alla guerra pianificata a tavolino contro gli ultrà dell’Ajax, la squadra storicamente vicina alla comunità ebraica di Amsterdam, in quella che passò allo storia come la battaglia di Beverwijk nel ‘97: auto bruciate, 30 feriti e un morto.
E poi lanci di bombe carta contro tifoserie rivali, negozi saccheggiati e disordini, anche a Rotterdam per festeggiare la conquista del titolo olandese e dopo una partita contro il Borussia Dortmund fino ad arrivare agli scontri con gli ultrà turchi del Besiktas e quelli croati del Rijeka di quest’anno.
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L’elevata pericolosità degli hooligan del Feyenoord è direttamente proporzionale alla capacità di far perdere le loro tracce: a Roma sono arrivati attraverso “itinerari alternativi” per sfuggire ai controlli in aeroporto. Birre e droghe pesanti come compagne di viaggio, una volta nella Capitale, hanno scatenato l’inferno. Prima a Campo de’Fiori, poi a piazza di Spagna.
Polemico il portavoce della polizia di Rotterdam: «Siete voi che ci dovete dare delle spiegazioni: noi eravamo lì in sei, voi con centinaia di agenti», il presidente dell’associazione dei tifosi del Feyenoord, Rob Smit, ironizza a vanvera: «Gli italiani irritati perché i nostri tifosi hanno urinato sui monumenti? Posso capirli ma Roma è tutta un monumento».
Il dg del club olandese oscilla tra la provocazione l’autoassoluzione: « Come finirà? L’Uefa multerà la Roma per il lancio di fumogeni. I club sono responsabili solo di quanto avviene all’interno dello stadio». Su Facebook arriva anche il commento del vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans, olandese e tifoso romanista, che invoca la linea dura contro la “barbarie” dei teppisti: «Il mio pensiero va gli agenti feriti e ai romani. Roma è la mia seconda casa»…