matteo salvini giorgia meloni genitori genitori 1 genitore 2

I GIUDICI ASPETTAVANO MELONI E SALVINI AL GOVERNO PER RITIRARE FUORI IL CASO DI “GENITORE 1 E GENITORE 2”? – IL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA HA ACCOLTO IL RICORSO DI DUE MADRI: SULLA CARTA D’IDENTITÀ DELLA FIGLIA SI DOVRA’ SCRIVERE LE QUALIFICHE NEUTRE DI “GENITORE” E NON “PADRE” E “MADRE” – UNA SENTENZA CHE ANNULLA DI FATTO IL DECRETO DEL 2019 FIRMATO DAL “CAPITONE”, CHE AVEVA PROCLAMATO: “DIFENDEREMO LA FAMIGLIA NATURALE FONDA SULL'UNIONE DI UN UOMO E UNA DONNA” 

Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

 

coppie gay e lesbiche 3

Il tribunale di Roma ha demolito uno dei decreti più ideologici emanati da Matteo Salvini che da ministro dell'Interno del governo Conte aveva imposto alle coppie omosessuali la dicitura «padre e madre» anziché «genitori» sulle carte di identità dei loro figli. Accogliendo il ricorso di due donne italiane, il giudice impone al Viminale di emettere una nuova carta di identità, modificando il software se necessario.

 

«Utero in affitto e orrori simili assolutamente no. Difenderemo la famiglia naturale fondata sull'unione tra un uomo e una donna», il proclama con cui il 31 gennaio 2019 Salvini aveva annunciato il decreto, incurante dei pareri negativi di Garante della privacy e Comuni. Tra le migliaia di coppie colpite, quella che un anno fa ha promosso la causa civile, assistita dalle associazioni Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno. Sonia ha avuto una figlia praticando la fecondazione artificiale all'estero, la compagna a cui è legata da unione civile l'ha adottata per via giudiziaria. Insomma legalmente due madri a tutti gli effetti, ma non per il Viminale.

 

salvini contro le scritte genitore 1 e genitore 2

Gli avvocati Vincenzo Miri e Federica Tempori avevano denunciato la violazione, nel decreto, di una decina di norme internazionali e nazionali, tra cui quella che garantisce «il rispetto della vita privata e familiare».

 

Il ministero, tramite l'Avvocatura dello Stato, ne aveva difeso la conformità a «fondamentali e insuperabili» principi repubblicani di ordine pubblico, tra cui quello che «intende la filiazione esclusivamente quale discendenza da persone di sesso diverso».

 

Argomenti «senza base giuridica», secondo il giudice Francesco Crisafulli che in venti articolate pagine, restituendo «un senso alle parole», non si limita a spiegare che «la falsa rappresentazione del ruolo di una delle due genitrici, in evidente contrasto con la sua identità sessuale e di genere, comporta conseguenze rilevanti sul rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione».

 

moduli genitore 1 e 2

Con raffinata irrisione dell'edito salviniano («la soluzione della questione dovrebbe risultare di immediata percezione»), lo accusa di aver costretto i funzionari dell'anagrafe a commettere falsi in atto pubblico, «poiché un documento che indichi una delle due donne come "padre" contiene una rappresentazione alterata, e perciò falsa, della realtà». Il giudice specifica inoltre che il diritto «alla corretta rappresentazione familiare» non spetta solo alle madri, ma anche alla bambina.

 

esempio di modulo scolastico con genitore 1 e 2

Secondo Alessandra Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, «questa sentenza ci dice che in Italia la persecuzione politica nei nostri confronti è vergognosa». La questione non è del tutto chiusa. I governi Conte bis e Draghi non hanno risposto agli appelli delle associazioni per una modifica del decreto, che quindi è ancora in vigore «e continua così a offendere dignità e identità di tante famiglie», dice Vincenzo Miri, presidente di Rete Lenford. L'ordinanza del tribunale risolve il caso specifico, ma non ha efficacia generale. Servirebbe un provvedimento ministeriale per risolvere il problema. Ad adottarlo dovrebbe essere l'attuale ministro, Matteo Piantedosi, che nel 2019 era plenipotenziario capo di gabinetto di Salvini al Viminale. -

carta identita' elettronica 4coppie gay e lesbiche 2coppie gay 4CARTA IDENTITA' ELETTRONICA ROMA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...