cantieri ferroviari binari

L’ITALIA SUL BINARIO MORTO - I LAVORI PER IL COMPLETAMENTO DELLA LINEA PESCARA-BARI NON PROCEDONO AFFATTO A CAUSA DEGLI INTOPPI BUROCRATICI, DEGLI AMBIENTALISTI E DELLA SCOPERTA DI UN NIDO DI SIMPATICI FRATINI – IL PROGETTO È STATO APPROVATO NEL 2001 MA LA REALIZZAZIONE DEL PRIMO LOTTO È PREVISTA PER 2025. PERCHE'? –  SULLE RISORSE INFRASTUTTURALI DEL PNRR PENALIZZATE LE REGIONI CENTRALI: SUD E NORD RICEVONO IL 43 E IL 42% DELLE RISORSE ASSEGNATE, MENTRE IL CENTRO...

Michele Di Branco per il Messaggero

LINEA FERROVIARIA PESCARA BARI

 

Una intera linea ferroviaria in ostaggio degli uccelli. Il completamento della Pescara-Bari, di cui si parla ormai da vent' anni, è legato al raddoppio della tratta Termoli-Lesina (32 km) della direttrice ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce. Ma i lavori non procedono affatto perché ci si sono messi di mezzo ricorsi, carte bollate, ambientalisti, politici e persino, appunto, la scoperta di un nido di simpatici fratini, che ha rallentato le pratiche. Il progetto è inserito nel primo programma delle infrastrutture strategiche di interesse nazionale, approvato dal Cipe nel 2001. 

Rete ferroviaria

 

La Corte dei conti ha acceso un faro sul dossier evidenziando quanto la burocrazia, a vario titolo, abbia condizionato lo stato di realizzazione degli interventi che, nonostante la disponibilità di tutte le risorse finanziarie nazionali ed europee necessarie (700 milioni, di cui 22,47 derivanti dal Pnrr), dal 2003 hanno visto avviarsi la sola fase progettuale, non ancora conclusa.

 

Reti ferroviarie 3

Solo nel 2017, dopo 14 anni dall'avvio della progettazione, l'intervento è stato suddiviso in due lotti con un incremento di 150 milioni di euro sul costo complessivo. La realizzazione del primo lotto Ripalta-Lesina è prevista per il secondo semestre 2025, quella del lotto Termoli-Ripalta è programmata per il secondo semestre 2028.

 

Come a dire che, fratini permettendo, ci vogliono ancora 6 anni per andare a dama. Intanto la magistratura contabile ha sottolineato la necessità che studi e indagini preliminari siano particolarmente accurati, per ridurre successive revisioni dell'opera, con conseguente aumento dei costi, nonché per evitare che l'allungamento dei tempi di realizzazione renda le opere portate a termine inadeguate rispetto alle esigenze dell'utenza. Il caso della Termoli-Lesina non è purtroppo isolato.

 

cantieri in autostrada 4

 Nell'area delle regioni centrali del Paese si sono accumulati ritardi infrastrutturali pesanti. Il più celebre riguarda il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara sulla quale governi e amministrazioni di vario colore non trovano la quadra da diversi anni. Problemi di ritardi interessano anche la Roma-Teramo, la Roma-Civitavecchia, l'Autostrada A14 Adriatica su vari tratti fino a Bari, la Tirrenica, in particolare nell'alto Lazio e nella Maremma, la A24-25 abruzzese e la E45 Orte-Cesena, con storico ritardo dei cantieri nel manto stradale romagnolo. Cambiare questo stato di cose non appare semplice.

 

Una indagine del Consiglio nazionale degli Ingegneri sulla distribuzione geografica delle risorse infrastrutturali (ferrovie, autostrade e porti) del Pnrr mostra elementi penalizzanti per le Regioni centrali.

 

cantieri in autostrada 3

Sud e Nord viaggiano affiancati con il 43 e il 42% delle risorse assegnate; il Centro invece resta indietro con soltanto il 15% dei fondi totali. Sul piatto, per il Centro Italia, ci sono appena 8 miliardi su 60: una disparità che non si spiega nemmeno in raffronto alla popolazione, che nelle regioni centrali è pari al 20% del totale. La regione del Centro Italia che si trova più in alto in classifica rispetto alle altre della sua macro-area è il Lazio, al settimo posto della classifica generale, con 3,8 miliardi di euro pari al 7% del totale.

Reti ferroviarie 5

 

LA DISTRIBUZIONE 

Sulla distribuzione delle risorse pesano principalmente due fattori: la decisione del governo di privilegiare in questo momento le opere già programmate e avviate (si pensi all'Alta Velocità ferroviaria), ma pesa anche la partecipazione ai vari bandi nazionali da parte delle amministrazioni locali. E quelle del Centro, evidentemente, non brillano per iniziativa e programmazione. 

 

 E così all'Umbria finora sono state assegnate solo il 2% (960 milioni) delle risorse, e alle Marche il 3% (1,4 miliardi), mentre la Toscana sfiora i due miliardi (4% delle risorse territorializzate). Un'altra chiave di lettura arriva da Luciano D'Alfonso, presidente della Commissione finanze del Senato ed ex governatore della Regione Abruzzo. «A mio avviso», spiega D'Alfonso, «è diventata indiscutibile la necessità che le figure commissariali utilizzino tutti i poteri discrezionali che hanno a disposizione». 

Reti ferroviarie 4

 

Uno dei problemi dell'andamento al rilento dei cantieri e delle opere, insomma, sarebbe che i commissari non usano appieno quei poteri che la legge gli affida. «Troppo spesso», prosegue D'Alfonso, «i commissari cercano una copertura legislativa ulteriore sulle loro decisioni. I poteri», sostiene D'Alfonso, «ci sono e vanno usati, e va anche dato un termine per completare le opere agli stessi commissari».

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?