i manifesti di giuseppe conte 3

MENO MALE CHE PEPPE C’E’ - I MANIFESTI CELEBRATIVI DI CONTE, APPARSI IN VARI CAPOLUOGHI, SCIMMIOTTANO LE VECCHIE MANDRAKATA BERLUSCONIANE. MANCA SOLO LA SCRITTA “PER UN NUOVO MIRACOLO ITALIANO” - UFFICIALMENTE L'INIZIATIVA È NATA DA UN FAN BERGAMASCO DELL’AVVOCATO DI PADRE PIO CHE HA LANCIATO UNA RACCOLTA FONDI SU FACEBOOK, RACIMOLANDO 2500 EURO - E’ UN’OPERAZIONE SPONTANEA O E’ L’ENNESIMA CASALINATA?

C. Tar. per “la Verità”

 

Manca solo la scritta «Per un nuovo miracolo italiano»: il faccione di Giuseppe Conte che guarda verso l' alto, con il ciuffo sguainato, campeggia su manifesti elettorali in stile Silvio Berlusconi 1994 in varie città d' Italia. Uno è stato installato a Milano, un altro a Bologna, un terzo è in arrivo a Palermo: sono accompagnati dalla scritta «A Giuseppe Conte, persona credibile che ha operato per il bene comune, il nostro grazie!», con la firma «Con profonda stima, alcuni cittadini italiani».

i manifesti di giuseppe conte 2

 

La Verità ha chiesto all' entourage dell' ex premier se dietro ci sia una precisa strategia comunicativa, ricevendo una decisa smentita. Abbiamo interpellato anche un big del M5s, la cui risposta è stata lapidaria: «Con tutti i guai che ha Conte , tra Casaleggio e un partito allo sbando, non credo proprio che si stia dedicando ai manifesti. Poi, tutto è possibile».

 

Ufficialmente, l' iniziativa è frutto dell' idea di Giuseppe Rinaldi, sostenitore di Conte che vive a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Curiosa coincidenza: proprio la terra della mancata zona rossa ad Alzano e Nembro, sulla quale esiste un' inchiesta, nell' ambito della quale i pm hanno sentito anche l' ex premier.

 

i manifesti di giuseppe conte 3

Rinaldi ha organizzato una raccolta di fondi su Facebook, con una pagina intitolata Affissione manifesti di stima per Giuseppe Conte, creata lo scorso 9 aprile. «La raccolta fondi», spiega Rinaldi, «ha come obiettivo quello di manifestare la nostra vicinanza e gratitudine a Giuseppe Conte. Come intendiamo agire? In base ai fondi ricevuti realizzeremo uno o più manifesti da affiggere in alcuni capoluoghi di Regione.

Ovviamente le spese sostenute per tal fine verranno rese pubbliche così come trasparente sarà ogni fase».

 

Ieri pomeriggio si registravano 121 donazioni, per un totale di 2.539 euro, tra le quali una, di una sconosciuta donna di Bologna, che si è accollata l' intera spesa per la collocazione di un manifesto nella sua città: il cartellone è stato installato, come si legge sul social network, in via Emilia Ponente, in anticipo rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva l' affissione il primo maggio.

i manifesti di giuseppe conte 4

 

Il primo maxi cartellone è comparso a Milano, in viale Puglie. Rinaldi ha pubblicato, per trasparenza, sul suo profilo Facebook, la fattura emessa dalla società di pubblicità che ha curato l' affissione a Milano: 352 euro più Iva. Dunque, l' iniziativa di Rinaldi sembra funzionare: si annunciano altri cartelloni con il faccione di Giuseppi a Bari e Roma. Da notare un particolare: sui cartelloni non compare in alcun modo né il simbolo del M5s né alcun riferimento al Movimento.

 

«Ci definiscono», scrive ancora Rinaldi, «il popolo dei manifesti. Noi siamo coloro che si ribellano al sistema, perché onesti, e crediamo in dei valori. La figura di Conte li rappresenta». Nei prossimi giorni scopriremo se Conte avrà effettivamente la volontà e la possibilità di prendere il timone del M5s. Intanto, mentre l' ex premier tentenna, i grillini restano senza una guida: i rapporti con i leader degli altri partiti sono in questo momento tenuti da Luigi Di Maio, ex capo politico che in molti, tra i parlamentari, si trovano ora a rimpiangere.

i manifesti di giuseppe conte 7i manifesti di giuseppe conte 1

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…