“MOSCA RITIRI LE TRUPPE DAL CONFINE CON L’UCRAINA” – I MINISTRI DEL G7 AVVERTONO PUTIN: “QUALSIASI ULTERIORE AGGRESSIONE MILITARE AVRÀ ENORMI CONSEGUENZE, COMPRESE SANZIONI FINANZIARIE ED ECONOMICHE” – ZELENSKY: “DIFENDEREMO IL NOSTRO PAESE CON O SENZA PARTNER” - COLPI DI MORTAIO SONO ESPLOSI NELL'AREA DOVE SI TROVAVA IL MINISTRO DEGLI INTERNI UCRAINO DENYS MONASTYRSKY - DUE SOLDATI UCRAINI SONO RIMASTI UCCISI NEI COMBATTIMENTI NEL DONBASS…
Da www.ansa.it
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I ministri degli Esteri del G7 rimangono "gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all'Ucraina, la Crimea e la Bielorussia" e chiedono a Mosca di "scegliere la via della diplomazia", "ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell'Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali".
E' quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco.
In cui si avverte Mosca che "qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l'Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un'ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali".
"Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza di Sicurezza di Monaco per la prima volta senza Mosca. "Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale", ha aggiunto. L'Ucraina è "lo scudo dell'Europa" contro l'esercito russo. L'Ucraina vuole "un calendario chiaro e realizzabile" per l'adesione alla Nato, ha aggiunto Zelensky, alla conferenza di sicurezza di Monaco. Il presidente ucraino ha proposto un incontro con Vladimir Putin. "Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci", ha detto Zelensky alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco.
I leader filorussi della repubblica separatista ucraina di Donetsk e di Lugansk, nel Donbass, hanno chiamato alla "mobilitazione generale" con un decreto pubblicato on line. I militari governativi ucraini e i ribelli separatisti filorussi del Donbass si sono scambiati accuse di attacchi e di violazioni del cessate-il-fuoco. I primi hanno denunciato 66 scambi di fuoco notturni. Per i filorussi la situazione è "critica".
Il governatore della regione russa di Rostov, al confine con l'Ucraina, Valery Golubev, ha dichiarato lo "stato d'emergenza" per la crescente presenza di profughi fuoriusciti dalle confinanti autoproclamate repubbliche filorusse ucraine del Donbass.
Intanto il primo treno con a bordo oltre 1.000 rifugiati del Donbass è in arrivo nella regione russa di Rostov, secondo le ferrovie del Caucaso del nord, come riportato da Interfax.
Due soldati ucraini sono rimasti uccisi nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass.
Una cannonata è esplosa in territorio russo a un chilometro dal confine con l'Ucraina nella regione di Rostov sul Don, secondo fonti informate citate da Interfax. "L'esplosione - scrive l'agenzia russa - è avvenuta a 300 metri da una casa nel villaggio di Mityakinskaya alle 04.00 ora di Mosca" (le 02.00 italiane). La granata di cannone non ha causato morti né feriti, ed è stata riferita alle forze di sicurezza dai residenti, scrive Interfax.
E colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell'area dove si trovava il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, in visita al fronte nell'est del Paese. Lo hanno riferito i giornalisti dell'Afp. Non si segnalano feriti. Le esplosioni si sono verificate vicino al villaggio di Novo Lugansk, sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi.
volodymyr zelensky mangia con i soldati
Se l'obiettivo della Russia è avere meno Nato", alla fine "avrà più Nato". Lo ha detto il segretario della Nato Jens Stoltenberg alla conferenza di Sicurezza a Monaco secondo il quale "se l'obiettivo della Russia è avere meno Nato", alla fine "avrà più Nato". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen spiegato che la Russia "sta cercando di riscrivere le regole dell'ordine internazionale" assicurando che che, "se pure la Russia chiudesse completamente le forniture di gas, per questo inverno noi in Europa saremmo al sicuro". La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha denunciato alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco l'esistenza di un'alleanza tra Cina e Russia per imporre "la legge del più forte".
Le truppe russe al confine con l'Ucraina "sono pronte a colpire", afferma il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin durante una visita in Lituania. "Si stanno dispiegando e sono pronti a colpire", ha detto aggiungendo che i soldati "si stanno spostando nelle posizioni giuste per essere in grado di condurre un attacco".
"L'ordine della sicurezza dell'Europa è sotto diretta minaccia in Ucraina", ha detto la vicepresidente americana Kamala Harris, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà all'est dell'Europa", ha aggiunto Harris che ha messo in guardia Mosca sul fatto che le eventuali reazioni non sarebbero soltanto di natura economica.
"Noi siamo per la salvaguardia delle frontiere. La Cina è per la tutela della sovranità l'indipendenza di tutti i Paesi e l'Ucraina non fa eccezione". È quello che ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, intervenendo alla conferenza di sicurezza di Monaco. Il capo della diplomazia di Pechino ha però affermato che "anche le preoccupazioni della Russia dovrebbero essere rispettate". "Speriamo che si possa arrivare a una soluzione che garantirebbe sicurezza e stabilità in Europa", ha aggiunto.
Boris Johnson ritiene che "questo momento sia molto pericoloso per il mondo". Lo ha detto a Monaco di Baviera, riferendo quanto ha affermato nell'ultimo colloquio con Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Joe Biden e Mario Draghi. "Non dobbiamo sottovalutare il rischio" che si corre attualmente in Ucraina. Ecco perché dobbiamo essere saldamente insieme", ha aggiunto.
"Siamo grati al Presidente Draghi per aver accettato la richiesta di mediazione per consentire un incontro tra i presidenti ucraino e russo perché crediamo nel dialogo diplomatico come l'unica soluzione". Lo ha dichiarato all'ANSA l'ambasciatore di Kiev a Roma, Yaroslav Melnyk. La richiesta di mediazione è stata avanzata dal Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy durante la sua ultima conversazione telefonica con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Zelensky ha detto più volte di voler incontrare Putin per parlare della possibilità di calmare la situazione, ma fino ad ora la parte Russa ha sempre negato tale possibilità.
Il Ministro degli Esteri Luigi di Maio ha avuto un colloquio con il segretario di Stato americano Antony Blinken a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che ha ospitato anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7. Secondo quanto riporta un tweet della Farnesina nel corso del colloquio, che segue i contatti già avuti nelle scorse settimane, Di Maio e Blinken hanno fatto una valutazione congiunta degli ultimi sviluppi della situazione al confine tra Ucraina e Russia.
Alla riunione del G7 Esteri a Monaco "ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov a nelle mie missioni a Kiev e Mosca. Entrambi hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica", ha scritto Di Maio su Fb, sottolineando che "questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative". "L'Italia sostiene l'integrità territoriale e la piena sovranità dell'Ucraina" ma "è imprescindibile il dialogo con la Russia. Ne ho discusso anche con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken". E l'Italia "darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti".
E "l'Ue offre piena solidarietà al popolo ucraino, anche con un sostegno concreto - fa sapere il Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, in un comunicato -. Una volta che l'Ucraina ha chiesto la nostra assistenza, abbiamo lavorato 24 ore su 24 per aiutare le autorità. L'assistenza immediata di protezione civile è in arrivo. La Slovenia, la Romania, la Francia, l'Irlanda e l'Austria hanno fatto le prime offerte e mi aspetto altra assistenza nei prossimi giorni da altri Stati membri dell'Ue".
I tedeschi devono lasciare d'urgenza l'Ucraina, ha scritto il ministero degli Esteri tedesco negli avvertimenti sulla sicurezza. "Uno scontro militare è possibile in ogni momento", si legge. La Lufthansa sospenderà i voli verso Kiev e Odessa, in Ucraina, a partire da lunedì, riferisce il portavoce della principale compagnia aerea tedesca. Anche la Francia raccomanda i connazionali a lasciare l'Ucraina.
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