famiglie degli ostaggi israeliani di hamas

“PRENDETECI AL POSTO LORO. DOBBIAMO TENTARE QUALSIASI STRADA PER RIPORTARLI A CASA” – I PARENTI DI ALCUNI DEGLI OSTAGGI ISRAELIANI CATTURATI DA HAMAS SI OFFRONO AL POSTO DEI NIPOTI E DELLE NIPOTI PER METTERE PRESSIONE A NETANYAHU E SBLOCCARE LE TRATTATIVE CON I TERRORISTI - IL LEADER CENTRISTA BENNY GANTZ: “IL TEMPO STA SCADENDO” – IL PREMIER POTREBBE STRINGERE UN ACCORDO PER UN CESSATE IL FUOCO DI 3 GIORNI, MA I FONDAMENTALISTI VOGLIONO CHE GLI SCONTRI SI FERMINO PER 5…

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Estratto dell’articolo di D. F. per il “Corriere della Sera”

 

[…] Le nonne e i nonni di alcuni ostaggi tenuti nella Striscia si sono presentati alla barriera ricostruita dopo l’invasione del 7 ottobre e si sono offerti prigionieri al posto dei nipoti e delle nipoti. […] «Vogliamo inviare al governo il messaggio che bisogna tentare qualsiasi strada per riportarli a casa», dice il nonno di Shaul a nome di tutti, loro sono arrivati lungo la 4 su 45 moto.

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Continua la marcia in direzione opposta dei famigliari dei sequestrati, almeno 240, sostenuti da migliaia di israeliani che camminano con loro per arrivare alla villa dove risiede il premier Benjamin Netanyahu, ospite con la moglie Sarah del miliardario americano Simon Falic. […]

 

[…] Yoav Gallant, il ministro della Difesa, sostenuto dai generali e dai vertici dell’intelligence militare, spinge perché la pressione delle truppe non venga interrotta da una tregua che porti a uno scambio. […] se i terroristi accettano di rilasciare i bambini, devono arrivare assieme a tutti i genitori, almeno alle madri. «Le famiglie non si dividono», avrebbe detto.

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Benny Gantz, che ha lasciato l’opposizione per la durata del conflitto, sostiene invece col collega di partito Gadi Eizenkot — entrambi ex capi di Stato Maggiore — e David Barnea, il direttore del Mossad, che «la finestra di opportunità si sta chiudendo». Ancora ieri Al Arabiya , l’emittente degli Emirati Arabi, ha rilanciato l’ipotesi dello scambio: 50 tra bambini e donne israeliane per minori e detenute palestinesi. Il presidente Usa Joe Biden, in una telefonata con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani, ha ribadito «l’urgente necessità» che Hamas liberi gli ostaggi.

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 Benjamin Netanyahu, raccontano le fonti, oscilla e ora propenderebbe per l’accordo che comporterebbe anche 3 giorni di cessate il fuoco. I boss fondamentalisti insistono perché le operazioni di Tsahal si fermino per 5 giorni. Sul no a questa richiesta i comandanti israeliani sono uniti.

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