sesso dating cellulare smartphone

"DATING" DI FATTO - I PISCHELLI DELLA GENERAZIONE Z SI SONO ROTTI LE PALLE DELLE APP DI INCONTRI: PREFERISCONO INCONTRARE L'ANIMA GEMELLA DI PERSONA - NEGLI ULTIMI TRE ANNI, IL NUMERO DI UTENTI È SCESO DA 154 A 137 MILIONI, E SOLO IL 26% È DELLA "GEN Z" - IL MOTIVO? CONVERSAZIONI NOIOSE E UTENTI MOLESTI, MA ANCHE PERCHÉ L'AMORE E IL SESSO NON SONO PIÙ AL CENTRO DELLA VITA DEI GIOVANI - LE AZIENDE CORRONO AI RIPARI CREANDO DEI CHATBOT PER AIUTARE A ROMPERE IL GHIACCIO E TROVARE IL PARTNER PIÙ ADATTO…

Estratto dell'articolo di Giulia D’Aleo per “la Repubblica”

 

dating app

«Che utensile da cucina vorresti essere? ». «Un mestolo. Mi piace aggiungere sapore». Questo scambio di messaggi raccontato da Wired Us è bizzarro per più di un motivo. Primo: a parlare tra loro sono due chatbot,[…] Secondo: è così che, in un futuro non lontano, si troverà la propria anima gemella. O quantomeno è quello che credono le app di dating.

 

Gli utenti in carne e ossa iscritti a Volar, lanciata lo scorso anno negli Stati Uniti, possono allenare il proprio assistente virtuale e creare una controfigura in grado di replicarne interessi e modo di parlare. A questa verrà delegato il lavoro difficile: rompere il ghiaccio e gestire in autonomia le prime conversazioni con i chatbot dei potenziali partner, risparmiando tempo prezioso all’utente, che dovrà solo rileggerle e decidere quali proseguire per conto suo.

 

app di dating 2

[…] tutti i più grandi attori del settore si stanno muovendo nella stessa direzione, puntando su spalle virtuali che aiutino a flirtare grazie all’intelligenza artificiale. La speranza è di porre un freno alla crisi che ha travolto le app di incontri: secondo un sondaggio Axios, l’80 per cento dei ragazzi della Gen Z le trova frustranti e più macchinose di un incontro dal vivo. E così le diserta in massa.

 

La corsa agli armamenti è già iniziata, anche se molti sono ancora in fase di annunci. […] Chissà che si riesca a invertire l’andamento catastrofico degli ultimi tre anni: dal 2021, il numero di utenti delle dating app è sceso da 154 a 137 milioni. I Millennial, che ne avevano decretato il successo nel primo decennio del Duemila, rimangono il 61 per cento degli utenti totali, ma in tanti instaurano relazioni stabili, si sposano e abbandonano l’app.

 

app di dating 1

Solo il 26 per cento, invece, fa parte della Gen Z, perché «l’amore e il sesso non sono più al centro della loro vita come lo è, per esempio, l’amicizia, e quindi, rispetto a Millennial e Boomer, sono meno interessati alle dating app — sostiene Carolina Bandinelli, sociologa e autrice di “Le postromantiche” — , chi fa parte di questa generazione ne mette in discussione la centralità nella propria vita».

 

Così il valore di mercato della società statunitense Match Group, che tra le sue dating app vede Hinge, Meeting e la pioniera Match. com, è crollato dell’80 per cento dal 2021, passando da 50 a 10 miliardi. Ma è i l suo cavallo di battaglia, Tinder, a scontare le perdite maggiori: se tre anni fa registrava 75 milioni di utenti attivi, oggi ne conta 50 milioni.

dating apps

 

 A penalizzarla è anche una fama che non riesce più a scrollarsi di dosso: «Lì nessuno vuole davvero conoscerti, cercano solo sesso — dice Sara, 21enne romana — . Meglio conoscersi dal vivo. Non se la passa meglio nemmeno Bumble, nata come alternativa femminista a Tinder, il cui valore è sceso dai 15 miliardi del 2021 a meno di tre miliardi, penalizzata anche da alcune campagne pubblicitarie poco apprezzate, che invitavano le utenti ad «abbandonare il nubilato».

 

Ma alcuni problemi comuni a molte app avevano reso i più giovani diffidenti già da tempo. «Su Lovoo arrivano costantemente immagini osé — racconta Marina, 26enne di Napoli — .

Succede anche su Tinder, ma è più facile segnalare».

 

app incontri

[…] Ecco allora l’intervento salvifico dell’intelligenza artificiale: «L’obiettivo di creare un assistente che dialoghi in modo naturale è anche quello di trattenere gli utenti il più a lungo possibile», spiega Vincenzo Cosenza, esperto di marketing e tecnologia.

 

Il futuro prossimo, sostiene, è fatto di chatbot con cui parlare usando la voce: «La modalità vocale avanzata di Chatgpt è già realtà. Potrebbe servire a simulare un appuntamento dal vivo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...