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BOOM! I PM DI MILANO CHIEDONO LA CONDANNA A SEI ANNI PER SILVIO BERLUSCONI, IMPUTATO PER CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI NEL PROCESSO RUBY TER - CHIESTA LA CONDANNA ANCHE PER KARIMA EL MAHROUG, IN ARTE APPUNTO “RUBY”, PER FALSA TESTIMONIANZA E CORRUZIONE: DURANTE LA REQUISITORIA IL PM LUCA GAGLIO, L’HA PARAGONATA ALLA “MOGLIE DI MARIO CHIESA CHE VA A VUOTARE IL SACCO…”

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RUBY TER: PM, CONDANNARE BERLUSCONI A 6 ANNI  

(ANSA) - Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi imputato per corruzione in atti giudiziari nel processo sul caso Ruby ter.

 

RUBY TER: PM, KARIMA VA CONDANNATA A 5 ANNI

(ANSA) - 5 anni di reclusione. E' la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio nei confronti di Karima El Mahroug, ovvero l'ormai ex 'Ruby rubacuori' accusata di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, nella parte finale della requisitoria del processo milanese sul caso Ruby ter.

 

BERLUSCONI RUBY

RUBY TER: PM PARAGONA KARIMA A 'MOGLIE DI MARIO CHIESA'

(ANSA) - "Ricordate la moglie di Mario Chiesa che va a vuotare il sacco? Ruby esplode nel 2014". Così il pm Luca Gaglio, nella requisitoria sul caso Ruby ter, ha paragonato la moglie dell'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio (il cui arresto diede il via a Tangentopoli) a Karima El Mahroug che "esplose" quando scoprì "il tradimento" dell'allora fidanzato Luca Risso.

 

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 E che, dunque, nei messaggi agli atti delle indagini in quel periodo non faceva "che ripetere che nulla era stato intestato, ma i soldi erano suoi", quelli investiti in Messico e, secondo l'accusa, a lei versati da Silvio Berlusconi, attraverso l'allora compagno, accusato di riciclaggio. Il pm, infatti, nella requisitoria ha ricostruito anche il tema di quei soldi che sarebbero arrivati fino in Messico e coi quali Ruby e Risso avrebbero messo in piedi un ristorante con annesso pastificio a Playa del Carmen e acquistato anche alcuni appartamenti.

 

Denaro, secondo le indagini, passato per Francoforte e Lugano. "C'è la prova di un bonifico da 300mila euro che ha come beneficiario Luca Risso", ha detto Gaglio, spiegando che tra dicembre 2013 e gennaio 2014 il telefono di Risso agganciò più volte la cella telefonica di Arcore.

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