alcol

I PRODUTTORI DI VINO "BRINDANO" AL LOCKDOWN - DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA, LE VENDITE DEL VINO ONLINE SONO AUMENTATE VERTIGINOSAMENTE - IL TREND SI È RALLENTATO DALLA RIAPERTURA DEI NEGOZI E DEI LOCALI, MA ORMAI LA STRADA È SEGNATA - A COMPRARE VINO IN RETE È SOPRATTUTTO LA GENERAZIONE X, CHE INCLUDE I NATI TRA IL 1965 E IL 1980, SEGUITI DAI BABY BOOMERS. QUANTO AI MILLENNIAL...

Rosaria Amato per “Il Venerdì – la Repubblica”

 

VENDITA DI VINO ONLINE

Abbiamo cominciato a vendere il vino online un paio di mesi dopo la pandemia. All'inizio i clienti che non potevano più frequentare il nostro ristorante e venire a trovarci nella nostra cantina ci chiamavano per telefono. Le prime consegne le ho fatte io personalmente. Poi abbiamo cominciato a utilizzare lo shop online del nostro sito: era già predisposto, ma non lo avevamo mai attivato per non entrare in concorrenza con i nostri canali di distribuzione.

 

VENDITA DI VINO ONLINE

Le vendite online non hanno compensato quello che perdevamo per via del lockdown, ma di certo ci hanno aiutato a livello emotivo». L'esperienza di Luca Formentini, titolare di Selva Capuzza, azienda vinicola di Desenzano del Garda (Brescia), è simile a quella di tanti altri produttori di vino.

 

Sono molte le cantine che nel 2020 hanno avviato vendite online "di emergenza". Ma questa soluzione si è presto rivelata un vero affare. E non soltanto per le singole aziende. Soprattutto, infatti, è esploso il volume d'affari dei player dell'ecommerce: secondo il report 2022 di Mediobanca, le vendite online di vino su Tannico, al primo posto tra i portali specializzati, sono cresciute dell'83 per cento sul 2019, i ricavi sono arrivati a 37,1 milioni di euro.

 

VENDITA DI VINO ONLINE

Vino.com, al secondo posto, ha superato i 30 milioni di fatturato con un balzo del 218,7 per cento sull'anno precedente e Bernabei.it, con ricavi pari a 25,9 milioni, ha sperimentato un rialzo del 160,4 per cento. Il trend di crescita adesso è rallentato, perché i consumatori di vino hanno ripreso a frequentare le cantine, i ristoranti e le enoteche, ma le vendite online di vini in Italia, assicura Denis Pantini, responsabile dell'osservatorio Wine Monitor di Nomisma, si sono attestate tra il 4 e il 5 per cento delle vendite globali, e continueranno a crescere ogni anno del 10-15 per cento.

 

VENDITA DI VINO ONLINE

Mediobanca prevede che la quota delle vendite online arriverà al 6 per cento già nel 2025.

rosé, bianco o rosso Analizzando i dati delle vendite di Vino.com nel 2021, Nomisma ha scoperto che alcuni vini sono risultati "campioni" di crescita online: per il rosé campeggia il Salento IGT, con un aumento dell'86 per cento; per i bianchi il Lugana (più 54), per il rosso il Primitivo di Manduria (più 65) e per lo spumante il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (+6).

 

VENDITA DI VINO ONLINE

Guardando ai dati del portale di ecommerce, si scopre anche che a comprare vino in rete è soprattutto la Generazione X, che include i nati tra il 1965 e il 1980, seguiti dai più anziani Baby boomers. Quanto ai Millennial, nati tra il 1981 e il 1996, la quota si attesta intorno al 20 per cento, con una preferenza per il Primitivo di Manduria: «I consumatori abituali che lo acquistano in rete hanno percepito un buon rapporto qualità prezzo» osserva Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, «e gli acquirenti ne percepiscono la qualità come superiore rispetto ad altri vini a base Primitivo».

 

VENDITA DI VINO ONLINE

 Ma c'è anche un fattore regionale, aggiunge Pastorelli: «La vitivinicultura è un settore tradizionale nell'agricoltura pugliese, che acquisisce una crescente importanza a livello economico. Il Primitivo di Manduria è, senza dubbio, il suo vino principe ed è spesso il portabandiera della gamma di tante cantine».

 

VENDITA DI VINO ONLINE

E in effetti anche il rosé Salento IGT, il vino che ha compiuto il balzo maggiore nelle vendite in rete, secondo l'indagine di Nomisma, viene dalla Puglia: «La pandemia ha cambiato molte delle nostre abitudini» osserva Gianni Cantele, titolare dell'Azienda vinicola Cantele di Guagnano, nel Leccese, «comprese quelle nell'acquisto dei vini, un mondo in evoluzione ma che tende a essere un po' conservatore. Abbiamo verificato che chi compra il nostro vino online ha in genere un approccio facile nei confronti dell'ecommerce. Da parte nostra cerchiamo di incentivarlo anche attraverso scontistiche dedicate, cercando di trovare la giusta offerta per ogni canale di vendita».

vino

 

OLTRE I CONFINI REGIONALI

«Le vendite online stanno contribuendo a una deregionalizzazione dei consumi» rileva Pantini. «Grazie a internet i consumatori che vogliono provare nuovi vini, assecondare nuove tendenze, possono farlo con maggiore facilità. E attraverso i portali che garantiscono il maggiore assortimento possono anche fare un confronto sui prezzi». Le vendite online costituiscono una buona opportunità dunque soprattutto per i produttori un po' più periferici rispetto ai principali centri di consumo, Lazio e Lombardia.

vino bianco 4

 

Ma anche i produttori di vini più affermati e votati all'esportazione, come il Prosecco di Valdobbiadene, le stanno considerando con interesse: «Per le vendite online noi puntiamo a una quota del 5 per cento sul totale» afferma Giorgio Polegato, presidente del Consorzio agrario di Treviso e Belluno. «È un mercato che sta crescendo soprattutto grazie ai giovani, una finestra nuova, anche se non potrà mai diventare prioritaria».

 

vino rosso

Prioritaria forse no, ma un buono strumento di diversificazione certamente sì; e la diversificazione è sempre un'opportunità. Fra l'altro i canali online offrono anche interessanti prospettive di studio: «I dati dei compratori sono individuabili e quindi si possono capire meglio le preferenze dei consumatori», osserva Pantini. Per esempio, dai dati di Vino.com viene fuori che lo Champagne viene scelto di preferenza dagli over 40: quasi i tre quarti delle vendite fanno capo a Generazione X e Baby boomers.

 

Tra i giovani invece vanno molto meglio i rossi, con un terzo delle vendite di Amarone della Valpolicella e Barolo riservate agli under 40. A ogni età il suo vino, insomma. Mentre, come si diceva, tra le regioni quella vincente è la Lombardia: è qui che si riscontra la maggiore quota di bottiglie di vino vendute online, a prescindere dal tipo e dal marchio, con il Lazio al secondo posto. Soltanto lo Champagne fa eccezione e ha una classifica tutta sua: in seconda posizione in questo caso c'è l'Emilia-Romagna, seguita dalla Toscana e dal Veneto, mentre il Lazio scivola al quinto posto.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...