maria konnikova poker

“IL BLUFF HA UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE, POICHÉ NEL CERCARE DI BATTERE L'AVVERSARIO CON AUDACIA EMERGE LA FIDUCIA IN SÉ STESSI” – I SEGRETI DEL POKER RACCONTATI DALLA SCRITTRICE E PSICOLOGA MARIA KONNIKOVA, CHE COME LEI STESSA RIVELA LE HA INSEGNATO A CONCENTRARSI, A CAPIRE GLI ALTRI, AD AVERE IL CONTROLLO SU DI SÉ E A VINCERE UN BOTTINO DI OLTRE 311MILA DOLLARI IN POCO PIÙ DI DUE ANNI – “MA NON CI SONO PAROLE NÉ SGUARDI, A DIRCI CHI ABBIAMO DI FRONTE IN CIRCA 34 MILLISECONDI, MENO DEL TEMPO A SBATTERE LE PALPEBRE..."

world series poker 3

Daniela Mastromattei per “Libero quotidiano”

 

Teste chine, facce pensose, alcune nascoste dietro occhiali da sole, sotto berretti o cappucci. Difficile distinguere dove finiscono i corpi e dove inizi il verde dei tavoli da gioco. Il silenzio è innaturale. Non c'è altro che energia nervosa. 

 

world series poker 1

Se ne può avvertire la tensione. Migliaia di persone occupano in apparente confusione sedie che sembrano uscite da un catalogo di mobili da pranzo anni Settanta, squadrate con gambe color oro e rivestimenti arancione e senape. L'aria è viziata, si respira un odore agrodolce, vagamente nauseante. 

 

POKER TEXAS HOLDEM

Siamo a Las Vegas, è il primo giorno del torneo di poker più importante dell'anno, il Main Event delle World Series, l'equivalente della Coppa del Mondo, dei Masters con la differenza che non è necessario essere eroici atleti per prendervi parte. È un campionato aperto anche ai non professionisti. Pagando diecimila dollari, chiunque può iscriversi e tentare la fortuna per conquistare il titolo di campione del mondo e un premio che arriva a nove milioni di dollari. 

 

il grande bluff maria konnikova

Per i giocatori è l'apice della carriera assicurarsi un posto prestigioso nella storia del poker. Alcune delle persone presenti nella sala hanno risparmiato per anni pur di vivere questo sogno. Un sogno, e molto altro, che la scrittrice e psicologa Maria Konnikova, nata in Russia e cresciuta negli Stati Uniti, ha voluto provare e raccontare nel suo libro "Il grande bluff", sottotitolo: "Abilità, fortuna, controllo. Giocare a poker per capire il gioco della vita" (edito da Ponte alle Grazie), appena uscito in Italia. 

 

Un progetto ambizioso il suo, che come lei stessa rivela le ha insegnato a concentrarsi, a capire gli altri, ad avere il controllo su di sé e a vincere un bottino di oltre 311mila dollari, in poco più di due anni, con ben 13 piazzamenti alle World Series of Poker. È partita da zero, ha studiato e praticato sul tappeto verde (all'inizio on line) per tre anni con l'aiuto di un campione, Erik Seidel. 

 

maria konnikova

Lei, classe 1984, è entrata in punta di piedi in un mondo di soli uomini, tranne qualche rara eccezione, e da osservatrice attenta è riuscita a sintetizzare grandi idee filosofiche e profonde intuizioni psicologiche; a muoversi nell'incertezza e a pensare sotto pressione attraverso le regole del gioco. A capire «come le persone si comportano quando hanno in mano una sostanziale componente di fortuna», e come ne sono influenzate emotivamente; come trattare il caso e le persone che ingannano gli altri. 

 

maria konnikova 4

EQUILIBRIO NELL'INCERTEZZA 

Come sosteneva nel 1902 Clemens France, «a dispetto dei pericoli tra gli uomini non si può concepire miglior educazione alla vita del tavolo da gioco, e del poker in particolare». Un'esperienza straordinaria quella di Konnikova che ha permesso a una dilettante di arrivare al rinomato campionato del mondo, riuscendo a muoversi in perfetto equilibrio, nonostante l'alternarsi delle carte. 

maria konnikova 3

 

«Uno dei segreti del successo? La capacità di rimanere calmi anche nei momenti di crisi». Si sa, le oscillazioni finanziarie, così come le onde emotive sono difficili da gestire, soprattutto davanti al potere della dea bendata. Che sebbene sia cieca non è invisibile. Sul tavolo verde (e spesso pure nella vita) vige la vecchia metafora dello squalo e dei pesci. Non esistono amicizia, altruismo, generosità o galanteria nell'intento di accumulare fiches. 

maria konnikova 2

 

«Quante volte non sono stata in grado di capire che avevo uno squalo alle calcagna, nuotavo allegramente pensando che mi rimanesse lontano», scrive nel libro. Quante volte i toni affabili e disponibili del vicino di posto hanno condizionato la partita? Quante volte pensare che qualcuno fosse al nostro fianco mentre voleva solo pugnalarci alle spalle ci ha fatto perdere l'occasione della vita?

 

erik seidel maria konnikova

Ovunque, in ogni campo, c'è chi gioca la carta dell'amicizia per ricavarne un vantaggio e una volta ottenuto sparisce. Sono persone abili che conoscono la sottile debolezza che sta dietro al piacere di sentirsi utili, apprezzati, finché non si intuisce (troppo tardi) di essere stati usati. Almeno nelle sale del poker tutto si svela nel giro di qualche mano o poche ore. 

erik seidel

 

«Paura e stress possono essere combattute con le tecniche di bluff, che sono il primo passo per farti provare la sicurezza che ti manca», spiega il super campione Seidel all'allieva. «È un processo noto che incarna il sentimento che vuoi esprimere, la tua mente e il tuo corpo finiranno per adeguarsi. Incanala il tuo guerriero interiore ed esteriore, e potrebbe non volerci molto perché decida di manifestarsi», aggiunge. 

 

maria konnikova 1

BENEFICI PSICHICI 

«Il bluff ha un ruolo molto importante, poiché nel cercare di battere l'avversario con audacia emerge la fiducia in sé stessi. I benefici psichici sono notevoli. Chi sta eseguendo il bluff gioca meglio mentre l'avversario gioca peggio». Guardiamo una persona, uno sguardo, poche parole sembrano sufficienti a raccontarci la sua storia. «Ma non ci sono parole né sguardi, a dirci chi abbiamo di fronte in circa trentaquattro millisecondi, meno del tempo a sbattere le palpebre. 

Ogni giocata, ogni torneo è una storia di vita in miniatura». 

poker

 

Riflessioni in libertà della scrittrice russa a metà del suo viaggio, dopo aver perso un bel bottino in un torneo a New York. Si cambia strategia: «Mi concentrerò meno sull'anima e più sulle mani; seguirò la mescola delle carte, le puntate, i check, i call e i rilanci...». Davvero bastano abilità irreprensibili, intuizioni e scelte sofisticate a dominare le probabilità? 

POKER

 

Puntare le fiches, rilanciare e bluffare sul tavolo verde insegnano a prendere buone decisioni. A riconoscere la fortuna, a sperare nel futuro e rialzarsi in fretta quando accade l'imprevedibile. Ma, per dirla con le parole di Nassim Taleb, matematico autore della Teoria del cigno nero, l'ultima parola ce l'avrà sempre il caso.

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO