steve jobs

STAY HUNGRY, STAY JOBS – I SEGRETI DI STEVE JOBS, IL VISIONARIO FONDATORE DELLA APPLE CHE LO SCORSO 24 FEBBRAIO AVREBBE COMPIUTO 70 ANNI – GRAZIE AI SUOI PRODOTTI, JOBS HA CAMBIATO IL MONDO DELLA TECNOLOGIA, ANTICIPANDO LE TENDENZE E RIVOLUZIONANDO IL DESIGN DEI “DEVICE” - UN GENIO DAL CARATTERE DIFFICILE, CAPACE DI FARSI ODIARE DALLE PERSONE A LUI VICINE: LA FIGLIA TENUTA NASCOSTA, IL RAPPORTO “AMORE E ODIO” CON STEVE WOZNIAK,  JOHN SCULLEY E BILL GATES, LE “RIVOLUZIONI” MACINTOSH, IPOD E IPHONE, LA FILOSOFIA ORIENTALE, L’ABILITÀ DI SCOPIAZZARE E...

Estratto dell’articolo di Michela Rovelli per www.corriere.it

 

steve jobs 2

Un’attenzione ossessiva per i dettagli, la passione per il design, un amore sfrenato per i suoi prodotti. Stratega, anticipatore di tendenze. Fermo sostenitore della teoria che nessuna idea sia impossibile da realizzare. […] Il primo tra i «ribelli» della Silicon Valley nasceva il 24 febbraio 1955, esattamente 70 anni fa. Steve Jobs, la mente dietro ai prodotti più rivoluzionari della Mela, è morto il 5 ottobre 2011 all'età di 56 anni. […] Sono in tanti a provare nostalgia per quelle idee brillanti e quel guizzo di genio che caratterizzava il fondatore dell’impero di Cupertino.

 

Lo iniziamo a ricordare - e a ripercorrere la sua vita - con un ricordo dolce amaro. Inu n video che lo ritrae a 39 anni - siamo nel 1994, Apple ha appena cominciato la sua corsa per diventare la società più capitalizzata al mondo - si dice certo che nessuno si sarebbe ricordato di lui, perché la tecnologia corre troppo veloce. «Tutto il lavoro che ho svolto nella mia vita sarà considerato obsoleto quando avrò 50 anni», dice. Per una volta, si sbagliava.

steve jobs macintosh 1984

 

Steve Jobs nasce nel 1955 a San Francisco. Madre svizzera, padre siriano, viene dato in adozione appena nato alla coppia Paul e Clara Jobs. Che, con fatica, lo iscrive al Reed College di Portland. L’ambiente accademico è troppo stretto per lui, che abbandona l’università dopo un semestre. Seguace di diverse filosofie orientali e non, con abitudini alimentari estreme, un carattere difficile. […]

 

UN FRUTTO «PER NON METTERE IN SOGGEZIONE»

La Apple Computer nasce il primo aprile del 1976. I due fondatori sono amici dai tempi del liceo. Steve Jobs è poco più che ventenne. Stephen Wozniak ha cinque anni in più. Sono senza soldi – per creare un piccolo capitale di 1.300 dollari vendono la calcolatrice scientifica di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs – ma hanno un piano ben preciso e soprattutto il progetto di un prodotto: un microprocessore, unito a una tastiera e un monitor. Un unico strumento integrato: l’antenato del personal computer.

 

Il primo aprile firmano l’accordo societario: Wozniak assume la direzione generale e quella specialistica di ingegneria elettronica; Jobs è invece direttore del marketing e di ingegneria elettrotecnica. Al momento della scelta del nome della nuova società, Steve Jobs si ispira alla dieta che stava seguendo, a base di frutta. La mela. […]

 

STEVE JOBS

LA RAPINA PIÙ GRANDE DI SEMPRE

«I buoni artisti copiano, i grandi artisti rubano» diceva Picasso. E Steve Jobs lo prende in parola. Dopo i primi modelli - l'Apple I, l'Apple II e il Lisa - e dopo l'addio di Wozniak all'azienda, è il momento per Apple di quotarsi in Borsa. É il 1980 e concede alla Xerox – società specializzata nella costruzioni di stampanti – una partecipazione pari a un milione di dollari. In cambio, chiede di poter visionare la tecnologia a cui stanno lavorando nel centro di ricerca di Palo Alto, lo Xerox Parc.

 

Stephen Wozniak Steve Jobs con Apple1

Ovvero: prototipi di bitmapping, di interfaccia grafica e un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti. Nonché il mouse. Dopo una serie di visite allo Xerox Parc, Jobs e i suoi ingegneri hanno ben chiara la portata rivoluzionaria di ciò che stanno sperimentando nel centro di ricerca. “Rubano” l’idea e la migliorano. […]

 

LISA: INVENTED STUPID ACRONYM

Prima di sposarsi con Lauren Powell, Steve Jobs ha avuto una figlia da Chrisann Brennan nel 1978. Lisa non è stata riconosciuta dal padre per anni, nonostante un test del Dna che ne accertasse la parentela. Grazie anche alla moglie, i due si sono riconciliati quando Lisa aveva otto anni. Con Lauren Powell, Steve Jobs ha avuto poi altri tre figli, Reed, Erin, Eve.

Proprio Lisa è il nome di uno dei primi progetti a cui Jobs ha tenuto di più. […]Ma per molto tempo si ripara dietro a un acronimo inventato ad hoc (e completamente senza senso): “Local Integrated Systems Architecture”. Gli ingegneri lo ribattezzano ironicamente “Lisa: Invented Stupid Acronym”.

LAURENE POWELL STEVE JOBS

 

Doveva essere un computer totalmente nuovo, il primo dotato di interfaccia grafica e mouse. Ma l’ambizione non va in porto: troppo costoso – il prezzo è di diecimila dollari – e senza nessuna grande novità. Viene lanciato nel gennaio del 1983 e dopo soli due anni viene accantonato. È ricordato come il più grande fallimento di Apple.

 

Per quanto riguarda Lisa Brennan Jobs, nel suo libro «Small Fry» ha raccontato la sua «disperata ricerca di strappare un po’ di tenerezza a un padre scontroso, irrequieto, diffidente», come ha raccontato Massimo Gaggi nel 2018. Un «tormentato rapporto con un uomo che descrive come avaro di denaro, di parole e di affetto. Ma che, pure, non ha mai smesso di attrarla col suo magnetismo, dandole luce con la sua sola presenza».

steve jobs con computer apple

 

IL PRIMO EVENTO-SPETTACOLO

Per il suo carattere impossibile, Steve Jobs viene allontanato dalla divisione che si occupava della produzione di Lisa e gli viene affidato il piccolo progetto Macintosh. L’obiettivo era creare un computer che fosse un elettrodomestico, una macchina per tutti, facile da utilizzare anche per scrivere l’elenco della spesa. Il team Macintosh cresce sempre più – Jobs “ruba” ingegneri e tecnici dalle altre sezioni per farli lavorare con lui – e rilancia un prodotto che sarebbe stato ricordato come il più rivoluzionario nella storia del personal computer.

 

Il 22 gennaio 1984 più di 96 milioni di persone, davanti alla tv per vedere il Super Bowl, durante la pausa assistono a una donna – sulla maglietta bianca è disegnato un Mac – che sfida la corte del Grande Fratello Orwelliano – sarebbe l’IBM – e lancia una mazza sullo schermo. Un successo. Due giorni dopo, il 24 gennaio, il Macintosh viene presentato ufficialmente. È il primo dei tanti eventi spettacolari messi in scena da Steve Jobs. Tra le urla e gli applausi del pubblico, il piccolo computer presenta se stesso grazie a un generatore vocale. «Ciao. Sono Macintosh. È fantastico essere usciti da quella borsa».

 

STEVE JOBS JOHN SCULLEY

[…] Con questa macchina nasce il concetto di interfaccia grafica a cui siamo oggi abituati. […] Per interagire con il computer, l’utente utilizza il mouse: la seconda rivoluzione del Mac. […]

 

Una figura chiave di Apple è John Sculley. Dopo un lungo corteggiamento da parte di Steve Jobs, l’allora presidente della divisione Pepsi Cola della Pepsi Corporation, accetta di diventare l’amministratore delegato di Cupertino. […] Sculley arriva alla Apple nel 1983. Dopo la luna di miele, inizia lo scontro con Steve Jobs, sempre più intrattabile anche a causa delle deludenti vendite del Macintosh. […]

steve jobs e tim cook

 

NEXT?

«Steve [Jobs] mi disse che se il Macintosh stava fallendo era colpa mia, perché avevo stabilito un prezzo troppo alto», ha raccontato Sculley in una puntata di MashTalk, il podcast di Mashable. «Mi chiese di trasferire risorse finanziarie per il marketing da Apple II a Macintosh Office». Sculley era contrario all'idea, e così lasciò che fosse il consiglio di amministrazione a prendere una decisione. Il consiglio si schierò dalla parte di Sculley e alla fine, nel 1985, a Jobs non restò altro da fare che andarsene. L'informatico fondò una nuova azienda, la NeXT Computer, e acquistò la Pixar. […]

 

NEL 1985 HA PREDETTO L'ARRIVO DI CHATGPT?

steve jobs 6

C'è un video pubblicato su YouTube e altre piattaforme, che mostra un trentenne Steve Jobs parlare ad un pubblico, mentre descrive quello che potrebbe essere interpretata come una predizione di ChatGpt. Il filmato, registrato nel 1985, è un estratto di quel che Jobs auspicava nel futuro del personal computing, prima che lasciasse Apple per dedicarsi a NeXt.

 

«La mia speranza è che un giorno, quando il prossimo Aristotele sarà vivo, potremo catturare la visione del mondo sottostante di quell'Aristotele in un computer. E un giorno qualche studente sarà in grado non solo di leggere le parole scritte da Aristotele, ma di porre una domanda ad Aristotele e ottenere una risposta». Sembra proprio una profezia, con il senno di poi, di un chatbot come ChatGpt.

steve jobs

 

UN DOLLARO ALL'ANNO

Nel 1996 la quota di mercato della Apple si rimpicciolisce, fino a scendere al 4% (negli anni ’80 aveva raggiunto il suo apice, con il 16%). La società è a rischio fallimento. Così come lo è anche NeXT. Il 2 dicembre del 1996 Steve Jobs ritorna a Cupertino. L’accordo prevede l’acquisizione della NeXT per 400 milioni di dollari. Jobs rientra alla Apple inizialmente come consulente. […]

 

Il 16 settembre del 1997 accetta la carica di iCEO, dove la «i» iniziale starebbe per “interim”. Job è formalmente di nuovo a capo della società che ha fondato, ma non accetta un compenso né una partecipazione azionaria. Fino al 2001 guadagnerà solo la cifra simbolica di un dollaro all’anno.

 

JOBS-GATES, NEMICI AMICI

bill gates e steve jobs copia 3

Forse uno dei modi più belli per festeggiare il compleanno di Steve Jobs è con le parole dell’eterno amico-nemico Bill Gates nel 2011, anno della sua morte: «Io e Steve ci siamo incontrati circa trent’anni fa, e siamo stati colleghi, rivali e amici per più della metà delle nostre vite. Il mondo raramente ha conosciuto qualcuno che ha avuto lo stesso profondo impatto di Steve, i cui effetti saranno sentiti per molto tempo dalle future generazioni. Per chi di noi ha avuto la fortuna di lavorare con lui, è stato un grande e folle onore».

 

bill gates e steve jobs copia

Quando torna in Apple, è proprio con Bill Gates che stringe uno dei primi accordi (epocali). La loro relazione inizia negli anni ’70, quando Microsoft aveva scritto alcuni programmi per l’Apple II. Ma è soprattutto con il Macintosh che i due lavorano insieme. Nel 1984, Gates era ancora agli inizi della sua carriera e vedeva la Apple – già a un miliardo e mezzo di fatturato – come una grande occasione.

 

Sviluppa per Cupertino […] Word e Excel. È di Excel che Jobs si innamora, convincendo Gates a lasciarglielo per due anni in esclusiva. Anni dopo, nel 1997, Microsoft ed Apple sono in guerra per questioni di brevetti e proprietà intellettuali. Soprattutto in relazione all’interfaccia grafica del sistema operativo Windows, troppo simile a quello del Macintosh.

bill gates e steve jobs copia 2

 

Particolarmente sorprendente è stato quindi - all'indomani del ritorno di Jobs a Apple - l’annuncio dell’accordo con Gates al MacWorld di Boston, con cui si pone fine a tutte le cause in corso. Microsoft avrebbe investito 150 milioni di dollari in azioni della Apple, senza diritto di voto. In cambio, Internet Explorer sarebbe diventato il browser di default sul Macintosh. Word ed Excel, inoltre, sarebbero tornati ad essere prodotti anche per i computer della Mela.

 

«MIGLIAIA DI CANZONI IN TASCA»

Dopo aver fatto risorgere l'azienda grazie agli iMac, con il nuovo millennio cambia la strategia della Apple. Il computer non è un oggetto a sé, ma può diventare un hub digitale, il centro attorno a cui si muovono diversi prodotti. E il primo di questi sarebbe stato l’iPod. I music player esistevano già, ma era difficile usarli e avevano pochissima memoria. L’obiettivo per Jobs era avere «migliaia di canzoni in tasca» e proprio dalla tasca tira fuori il suo iPod durante la presentazione ufficiale, il 23 ottobre 2001. […]

steve jobs ipod

 

TRE DISPOSITIVI IN UNO

La presentazione di Jobs, nel 2007, spiega perché l’iPhone è stato subito soprannominato “il telefono divino”: «Oggi, vi stiamo presentando tre rivoluzionari prodotti. Il primo è un iPod a grande schermo con comandi tattili. Il secondo è un telefono portatile rivoluzionario. E il terzo è un dispositivo innovativo per la comunicazione internet. Avete capito? Non sto parlando di tre dispositivi distinti, ma di un unico dispositivo che abbiamo chiamato iPhone». Poi, nel 2010, è il turno di un altro importante «One More thing»: l'iPad. Che in realtà era un progetto precedente allo smartphone. […]

 

«ABBIAMO PERSO UN VISIONARIO»

jobs iphone

Nel 2003 il fondatore di Apple si ammala di una rara forma di tumore al pancreas. Essendo meno aggressiva di quella più comune, riesce a curarsi. Per combattere contro la malattia, lascia per la prima volta dal 1997 l’incarico di amministratore delegato e sceglie Tim Cook come sostituto per due mesi. Successivamente, nel 2009, scopre che anche il fegato è stato colpito dal cancro. L’ultimo prodotto presentato da Steve Jobs – ormai magrissimo e debole – è iCloud, la nuvola che funziona come spazio di archiviazione e condivisione. È il 6 giugno 2011. Il 24 agosto 2011 si dimette dalla carica e conferma Cook come suo successore.Il guru della Apple se ne va il 5 ottobre 2011. Aveva 56 anni. […]

 

323 BREVETTI

Sotto il nome di Steve P. Jobs sono elencati ben 323 brevetti diversi. Per fare un paragone con menti di fama eguale, Bill Gates ne ha firmati solo nove. E non parliamo solo di invenzioni tecnologiche. Spulciando nella lista compilata dal New York Times nel 2011, troviamo anche tantissimi brevetti che riguardano il packaging - le confezioni di iPhone, Mac e iPad sono studiate nei minimi dettagli - e un brevetto per la creazione di una scalinata in vetro. Quella che poi abbiamo visto comparire in molti Apple Store. […]

LANDI STEVE JOBSSTEVE JOBSstege jobsJOHN LASSETER ABBRACCIA STEVE JOBSStephen Wozniak Steve Jobs1steve jobs con la moglieSTEVE JOBS COL PADREsteve jobs ipodsteve jobs imacSTEVE JOBS 1STEVE JOBSsteve jobs applesteve jobs faceva trip di lsdapple store new yorktim cook e steve jobssteve jobs osxsteve jobs ipadsteve jobs ipodsteve jobs e ceo disney bob igersteve jobs 1steve jobs 3steve jobs 1996rtr1tzcrgamma ipodibookitunesiphone 3gsteve jobs e laurene powell

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