
I SERVIZI UCRAINI VANNO A SCUOLA DAL MOSSAD – L’INTELLIGENCE MILITARE DI KIEV HA SABOTATO I VISORI UTILIZZATI DAI SOLDATI RUSSI PER GUIDARE I DRONI, INSERENDO CARICHE ESPLOSIVE – NON SI SA QUALI RISULTATI ABBIA OTTENUTO L’OPERAZIONE, ISPIRATA AI CERCAPERSONE FATTI ESPLODERE IN LIBANO DAI SERVIZI ISRAELIANI – ORA CHE TRUMP HA BLOCCATO GLI AIUTI MILITARI A ZELENSKY, IL PENTAGONO STIMA CHE L’ESERCITO UCRAINO HA SEI MESI DI TEMPI PRIMA DI RIMANERE SENZA ARMI. L’AIUTO PROMESSO DALL’EUROPA NON BASTERÀ...
1. KIEV SENZA PIÙ ARMI AMERICANE? «ABBIAMO RISERVE PER SEI MESI»
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE - 2
«Nulla potrà sostituire gli aiuti militari americani», hanno sempre sostenuto unanimi sia i generali che i politici ucraini. Lo stesso presidente Zelensky lo ripete di continuo dall’inizio della guerra e lo ha ribadito anche dopo l’arrivo di Trump alla Casa Bianca: «Se Washington blocca l’invio delle armi, noi perderemo la guerra». Che fare adesso che Trump si coordina più con Putin che con gli alleati tradizionali?
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Al Pentagono stimano che, grazie agli ingenti invii di armi e soprattutto di munizioni garantiti dall’amministrazione Biden negli ultimi tempi del suo mandato, Kiev abbia oggi almeno sei mesi di tempo. Poi dovrà essere pronta, potenziando la propria produzione bellica e cooperando più intensamente con gli alleati europei.
[...] «Arrangiatevi», dice Trump a Zelensky, aggiungendo subito dopo che «tocca agli europei prendersi carico delle vostre difese». Che fare? Lo Stato maggiore a Kiev ribadisce di avere armi e munizioni per tenere botta al massimo sino a fine estate. L’Europa, assieme al Canada, promette di intensificare gli aiuti. Ma non bastano.
Nel 2024 la Ue, assieme a Canada e Norvegia, aveva collettivamente fornito aiuti bellici del valore di 25 miliardi di dollari e ora mira ad alzarli a 30. Zelensky sostiene che dall’inizio della guerra gli aiuti militari Usa equivalgono a 70 miliardi. Inoltre, l’Ucraina da oltre due anni potenzia le sue industrie belliche, che secondo il Wall Street Journal oggi toccano il valore di 30 miliardi di dollari annuali.
DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - MEME BY EDOARDO BARALDI
Nel 2022 producevano meno di 5.000 droni all’anno, nel 2024 hanno superato il milione e mezzo. Per il 2025 pianificano anche la costruzione di 3.000 missili e 30.000 droni a lungo raggio. Si stima che per quest’anno gli ucraini potranno provvedere al 55 per cento del loro fabbisogno, gli europei al 25 e gli Usa al 20.
E però non sembrano sufficienti per battere i russi, che dal 2023 si sono riciclati nell’economia di guerra a pieno ritmo. Ai comandi della Terza Brigata della fanteria d’assalto, una delle più celebri sui punti caldi del fronte tra Pokrovsk e Kharkiv, ci ricordano l’importanza dei missili made in Usa terra-aria portatili Javelin per colpire le unità corazzate russe che nel marzo 2022 cercavano di prendere Kiev; poi quella dei missili a lungo raggio Himars, che sono stati le armi strategiche d’eccellenza per l’offensiva vincente dell’autunno 2022. [...]
2. I VISORI-ESPLOSIVI FATTI ARRIVARE AL NEMICO: LA TRAPPOLA UCRAINA ISPIRATA AL MOSSAD
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
visori militari utilizzati dai soldati russi per i droni
In principio furono i cercapersone esplosivi del Mossad, poi sono arrivati i visori-trappola per droni destinati ai russi. Ricostruzioni emerse nelle ultime ore hanno rivelato un’operazione ucraina per sabotare i dispositivi usati dall’Armata di Putin.
L’intelligence militare di Kiev — secondo i racconti — ha modificato gli equipaggiamenti inserendo cariche composte da 10-15 grammi di esplosivo. Una manipolazione eseguita sui visori che i militari utilizzano per guidare i piccoli velivoli impiegati al fronte. In questo caso avrebbero «lavorato» su modelli cinesi. Successivamente uno o più «donatori» li hanno fatti arrivare ad alcune unità russe.
sabotaggio dei visori militari russi da parte dei servizi segreti ucraini
[...] La storia è stata in parte raccontata da fonti non ufficiali di Mosca, con una successiva conferma da parte delle forze speciali ucraine che si sono chiaramente ispirate all’azione degli israeliani contro l’Hezbollah libanese.
Non è chiaro quali siano state le conseguenze. I russi hanno evitato di fornire dettagli su feriti o morti — forse otto i militari colpiti —, mentre gli avversari sono certi di aver provocato perdite in un attacco che, come altri avvenuti in passato, è parte della guerra segreta condotta dalla resistenza.
Con omicidi mirati in Russia, incursioni di mezzi particolari, sabotaggi e probabili missioni su fronti lontani — come l’Africa — contro la Wagner. Sono mosse che aiutano il morale e dimostrano capacità ormai note, anche se il riflesso sulle attività belliche tradizionali — dove Mosca mantiene ancora un vantaggio — non sempre è prolungato.
sabotaggio dei visori militari russi da parte dei servizi segreti ucraini
Rispetto al colpo del Mossad gli ucraini hanno avuto condizioni più favorevoli. Il servizio segreto di Tel Aviv ha dovuto inserirsi nella fornitura dei beeper, creare società di copertura attraverso le quali vendere i cercapersone ai militanti filo-iraniani, poi ne ha dovuti inviare diverse migliaia. Una tesi tornata d’attualità in queste ore è che gli israeliani abbiano tratto informazioni «osservando» il metodo di comunicare degli Hezbollah in Siria, Paese dove erano intervenuti al fianco del regime di Assad.
Kiev, invece, ha potuto sfruttare il canale delle donazioni, molto diffuso da quando è iniziato il conflitto. Sia russi che ucraini hanno continuato a ricevere forniture da associazioni, gruppi di privati, industrie, tutto materiale offerto (e sollecitato) per coprire le necessità dei soldati. [...]
soldati ucraini sventolano la bandiera dietro al cannone di un challenger 2 britannico
visori militari utilizzati dai soldati russi per i droni
visori militari utilizzati dai soldati russi per i droni