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“I SONDAGGI? QUASI TUTTI ASSECONDANO IL COMMITTENTE” - FRANCESCO MERLO: “UNA VOLTA C'ERA LA DESTRA CHE SI BATTEVA PER GLI INTERESSI DELL'INDUSTRIA, IL PROFITTO, L'ORDINE, E C'ERA LA SINISTRA CHE METTEVA AL PRIMO POSTO I SALARI, L'AMBIENTE, LA SALUTE. POI SONO ARRIVATI I SONDAGGI, IN ITALIA CON BERLUSCONI, E LA CLASSE DIRIGENTE SI È UNIFORMATA A UMORI CHE SPESSO IN PRIVATO DISPREZZA, INSEGUENDO LA VOLATILITÀ DEL CONSENSO. FINCHÉ BERLUSCONI ADDOMESTICÒ ANCHE I SONDAGGI: SE LA VOLEVA COTTA GLIELA DAVANO COTTA, SE LA VOLEVA CRUDA GLIELA DAVANO CRUDA”

SONDAGGI

Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”

Caro Merlo, “ma quanto sei ottimista?” chiede il sondaggista. “Gli italiani lo sono al 56% in vista dei prossimi sei mesi, percentuale che scende al 48% nell'arco di un anno”. In tv, il mago Otelma in confronto è razionale. Anni fa, in un settimanale dove iniziavo a lavorare, incontrammo un sondaggista (allora emergente, poi emerso).

 

Il tema — pensa te — era Israele. Il sondaggista se ne uscì così: “Ragazzi, tanto per orientarmi, ditemi: cosa dovrebbe venir fuori secondo voi e il vostro giornale?”. Nessuno sembrava sorpreso, quindi lo sciocco ero io. Ogni volta che l'ho rivisto ho pensato: all'insaputa di Israele, almeno lui ce l'ha fatta.

francesco merlo foto di bacco

Luca Cardinalini — Roma

 

La risposta di Francesco Merlo

Una volta c'era la destra che si batteva per gli interessi dell'industria, il profitto, l'ordine, e c'era la sinistra che metteva al primo posto i salari, l'ambiente, la salute. Poi sono arrivati i sondaggi, in Italia con Berlusconi, e la classe dirigente si è uniformata a umori che spesso in privato disprezza, sfuggendo alla solidità della politica e inseguendo la volatilità del consenso. Finché Berlusconi addomesticò anche i sondaggi: se la voleva cotta gliela davano cotta, se la voleva cruda gliela davano cruda. Oggi così fan (quasi) tutti: assecondano il committente.

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