giovanni barreca palermo altavilla milicia

“DICEVANO DI NON VEDERE UN BAMBINO DI 5 ANNI MA UN DEMONE” – I TERRIBILI RACCONTI DELL’UNICA SOPRAVVISSUTA ALLA STRAGE DI ALTAVILLA MILICIA, LA FIGLIA 17ENNE DI GIOVANNI BARRECA, ARRESTATA PER AVER PARTECIPATO AL “RITO” DI “LIBERAZIONE” IN CUI SONO MORTI LA MADRE E I DUE FRATELLI DI 16 E 5 ANNI: “EMANUELE ERA NERO E LO TORTURAVANO CON L’ASCIUGACAPELLI. MIA MADRE L’HANNO MESSA SU DELLE TAVOLE DI LEGNO, L’HANNO PORTATA NELLA PARTE SOPRA LA MIA CASA E L’HANNO SEPPELLITA LÌ. MIO PADRE GUARDAVA, E IO…”

Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it

 

GIOVANNI BARRECA FAMIGLIA

La chiamata al 112 arriva 37 minuti dopo la mezzanotte. È l’11 febbraio. «Buonasera. Mi devo consegnare». «Perché?» chiede il carabiniere  […]. «Quando uno vuole fare la volontà di Dio, gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta… cioè... in pratica è morta».

 

Il militare si allarma e fa parlare l’interlocutore che, in pieno delirio, farnetica di demoni. «Sono in campagna perché sono dovuto scappare, perché i demoni mi stavano mangiando», farfuglia. «C’ho a mio figlio... e due morti e una l’ho lasciata lì, perché il mondo spirituale non è come quello carnale», spiega.

 

GIOVANNI BARRECA ANTONELLA SALAMONE

Comincia così la storia della strage di Altavilla Milicia […]. Al carabiniere sempre più sbigottito l’uomo dice di chiamarsi Giovanni Barreca. «Venite a prendermi» sussurra. I militari lo trovano in auto ad attenderli, pronto a confessare di aver ucciso la moglie, Antonella Salamone, e due dei suoi tre figli Emanuel, di soli 5 anni, e Kevin di 16.

 

Mentre il muratore viene portato in caserma, una pattuglia raggiunge la sua casa, una villetta nelle campagne di Altavilla. Agli inquirenti si presenta una scena agghiacciante. In una stanzetta ai piedi del letto c’è il corpo senza vita del bambino, «in posizione supina coperto da un telo» […].

 

la strage familiare di altavilla milicia

In un’altra camera c’è una ragazza che dorme. È l’unica sopravvissuta alla strage. Svegliata, dirà di essere la figlia 17enne di Barreca. Il secondo cadavere è in soggiorno, dietro un divano: è Kevin, legato mani e piedi dietro la schiena con una catena. Manca un corpo, quello della moglie del muratore. Lui ha raccontato di averla bruciata e seppellita in montagna «in nome di Cristo». I resti della donna saranno trovati nel pomeriggio coperti con del terriccio.

 

[…] «C’era il demonio in casa», dice l’uomo che rivela i nomi dei suoi complici: Massimo Carandente e Sabrina Fina, due fanatici religiosi, conosciuti sui social a gennaio, chiamati nella villetta per scacciare il male dai corpi e dalle anime della Salamone e del bambino. Nel pomeriggio scattano in fermi dei tre adulti, tutti accusati di omicidio e soppressione di cadavere. La 17enne verrà arrestata due giorni dopo, quando confesserà di aver partecipato alle sevizie e alle torture dei fratelli e della madre.

 

SABRINA FINA

[…] L’adolescente scampata al massacro conferma agli inquirenti il ruolo di Sabrina e Massimo. «I fratelli di Dio», così si facevano chiamare. «I miei genitori nelle ultime settimane frequentavano solo loro. Mia madre prima di morire mi disse che erano venuti da noi per fare pulizia nella casa, perché c’erano troppi demoni».

 

Ma chi sono i due assassini? Massimo Carandente, originario di Pozzuoli, in Campania, è un sedicente mental coach. La compagna, palermitana, vende prodotti naturali online. Le indagini hanno accertato che seguivano un gruppo di preghiera a Palermo che praticava esorcismi. Nelle ultime settimane hanno fatto su e giù da Altavilla quotidianamente. «I Barreca avevano un grave problema, noi li aiutavamo. Il figlio maggiore era aggressivo», ha detto Fina ai carabinieri prima di chiudersi nel silenzio.

 

giovanni barreca

[…] È grazie ai messaggi che Kevin invia a un amico tra il 4 e l’8 febbraio che gli investigatori riescono a ricostruire i tempi del delirante rito di purificazione a cui seguiranno i delitti. «Nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e ora sono venuti due fratelli di Dio e stanno liberando a mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso», scrive il ragazzo, ancora ignaro di ciò che l’aspetta. La coppia è nella villetta già da giorni. All’inizio la famiglia e gli ospiti pregano, digiunano e leggono le scritture. Sono convinti di poter liberare la donna e il figlio da Satana. Ma i riti presto diventano violenti. La Salamone […] vuole fermarsi. E morirà.

 

«Mia madre è stata torturata ed io ho assistito. Eravamo in cucina ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre», riferisce la superstite che colloca la morte della donna al 9 febbraio.

 

GIOVANNI BARRECA

«La torturavano a turno. Le passavano l’asciugacapelli bollente in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena. Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliela hanno messa addosso. Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi. Lei mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura non l’ho fatto. Mentre la seviziavano le dicevano che era un demone». Nella prima versione la ragazza riferisce di aver fatto solo da spettatrice, poi racconterà di aver partecipato.

 

[…] «Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa e l’hanno seppellita lì — spiega dicendo che accanto alla madre sarebbero stati messi oggetti “maledetti”: tazze, bomboniere…— Mio padre e Kevin hanno scavato la buca con piccone e pala», dice.

 

angela salamone

Ai folli riti dunque partecipa anche Kevin. Dopo aver ucciso la donna, la coppia continua rimanere nella villetta, dove in una atmosfera surreale la vita va avanti. I ragazzi sono totalmente plagiati. Non vanno a scuola ormai da una settimana. E hanno interrotto i contatti con gli amici. La madre è morta. E ora tocca al figlio minore.

 

«Emanuel — dice la sorella — era nero e con il sangue in faccia. Lo torturavano con l’asciugacapelli, gli avevano dato il caffè amaro con una siringa per farlo vomitare. Prima l’hanno anche legato sopra al materasso per liberarlo. Loro dicevano di non vedere un bambino di 5 anni ma un demone».

 

Quando il bambino è ormai morto, la coppia si accanisce su Kevin. «Massimo aveva mal di testa, e sosteneva che fossero dei demoni ad attaccarlo. Si è alzato, è andato da mio fratello e gli ha detto: “il problema sei tu”». I ragazzi cominciano ad avere paura. «A quel punto è stato picchiato, poi lo hanno legato con una catena piena di ruggine, cavi e fili e lo hanno messo per terra con la testa su un cuscino accanto al camino. Mio padre era con loro e nel mentre bloccava Kevin mentre Sabrina e Massimo lo legavano». «lo ho assistito a tutto — confessa — poi me ne stavo andando e hanno iniziato a dire che se facevo così non ero ‘una figlia di Dio». Una versione molto riduttiva del suo ruolo che la ragazza modificherà, raccontando di aver ubbidito alla coppia che la incitava a saltare sulla pancia del fratello e a partecipare alle violenze.

la strage familiare di altavilla milicia angela salamone 1delitto di altavilla milicia 1giovanni barreca e antonella salamone giovanni barreca e antonella salamone giovanni barreca e antonella salamone. giovanni barreca e antonella salamoneantonella salamonestrage di altavilla milicia 3delitto di altavilla milicia 2giovanni barreca e antonella salamone. delitto di altavilla milicia 3giovanni barreca angela salamone strage di altavilla milicia 1giovanni barreca con la moglie angela salamone e i figli strage di altavilla milicia 2giovanni barreca

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…