GNAM! GNAM! - 'IDENTITÀ GOLOSE' A MILANO HA CONFERMATO CIÒ CHE TEMEVAMO: GLI CHEF SONO I NUOVI PREDICATORI - SERMONI E CITAZIONI FLUTTUANTI TRA FILOSOFIA, ESTETICA, EVOLUZIONISMO - CRITICI GASTRONOMICI OCCHIO ALLE GAFFE, VALERIO M. VISINTIN IS WATCHING YOU
Lady Coratella per Dagospia
La dodicesima edizione di Identità Golose a Milano ha confermato ciò che temevamo: gli chef sono i nuovi predicatori. Essi proclamano, professano, e la cultura si spande grazie a questo fenomeno di evangelizzazione in atto da tempo e ad oggi pienamente realizzato. Una cultura che si propaga non più attraverso la cucina (e lo starci pure un po' di più davanti ai fornelli) che è indubitabilmente un aspetto culturale, ma a quello che gli chef vanno predicando.
Botte di sermoni e citazioni fluttuanti tra la filosofia, l'estetica, l'evoluzionismo e un po' di arte contemporanea di cui solo Bottura è in grado di parlare. Il sapere, la conoscenza, l'eredità storica, sono gli ambiti in cui oramai gli chef si muovono agili come gazzelle, come lepri che qualcun altro si occuperà di cucinare.
Se quelli sono i predicatori, figuriamoci gli allievi. Infatti sbirciando i siti di settore, si possono cogliere senza troppa fatica sfondoni, sciocchezze e cagate a tutta birra. Il tono di chi scrive di solito si atteggia un bel po', qualcuno è convinto di passare per esperto di settore, ma, ahimè, le basi mancano e senza fondamenta i palazzi crollano.
Per dare retta al predicatore Davide Scabin il sito di Luciano Pignataro ha pubblicato una gaffe clamorosa e Valerio Massimo Visintin, noto critico mascherato del Corriere della Sera ha puntato il suo occhio di bue. Che in questo caso non è un uovo ma un riflettore garbato che, tuttavia, non perdona. Leggete qua, l'apericena delle caverne!
http://mangiare.milano.corriere.it/2016/03/07/lhappy-hour-degli-antenati-2/
Vanno di moda i sermoni degli chef e non è una novità. Più sono incompiuti, retorici e balordi, più raccolgono tumulti ed entusiasmi tra la folla affamata di selfie.
- Hai sentito, Scabin?
- Genio!
- Mito!!
- Non c’è niente da fare: è un grande, un grande!!!
Quali concetti esprimano è cosa ignota a tutti e fors’anche ai diretti interessati. Ma che ce ne importa? Anche delle rockstar americane non abbiamo mai capito i testi. E allora?
Per esempio, ieri frugavo il web alla ricerca di un resoconto della sacra apparizione di Scabin Davide sull’altare centrale di Identità Golose.
Come previsto, le cronache appaiono piuttosto confuse nei dettagli. Ma, tra plausi estatici e unanimi peana, si spande ovunque l’ombra nera di una parola aliena: antropocene.
Secondo la versione più diffusa, il Davide di Rivoli l’avrebbe scagliata in platea, traducendola a modo suo: “è l’era segnata dalla presenza dell’uomo sul pianeta”.
Volendo essere pignoli, il termine si riferisce, invece, all’incidenza nefasta dell’epopea industriale sull’ecosistema del nostro pianeta. E pazienza se nessuno ha osato rilevare lo scarto plurimillenario tra l’interpretazione del nostro mattatore preferito e il significato reale del vocabolo. Costa fatica consultare un dizionario. E comunque, lo chef ha sempre ragione. Semmai, quando non lo si comprende (cioè, sempre), ci si aiuta con l’immaginazione.
DAVIDE SCABIN ELIZABETH LERICHE
È il caso di Giulia Cannada Bartoli che sul blog dell’illustre columnist Luciano Pignataro si avventura in una immaginifica ricostruzione storica, confondendo il suffisso “cene” con la “cena”. E cioè, il pasto della sera.
Riferisce testualmente che Scabin “Ha cominciato da un termine sconosciuto ai più: l’era dell’antropocena vale a dire quando l’uomo è apparso sul pianeta ed ha approcciato le prime forme di cottura del cibo.”
Giusto. Com’è ormai noto alla comunità scientifica, la prima forma di cottura del cibo si chiamava antropocena. Si trattava di una sorta di apericena del paleolitico. Gli uomini primitivi si riunivano all’imbrunire, parcheggiando i dinosauri in doppia fila e deponendo le clave, per degustare una bella antropocena prima di tornare nelle rispettive grotte.
Sorridiamone con misura. Il popolo del food, come vedete, ha gli eroi che si merita.
Il link al blog di Pignataro che ha scritto su Scabin ripresa da Visintin.
http://www.lucianopignataro.it/a/davide-scabin-identita-golose/102739/