
“IL DIFETTO DI FERZAN? FATICA AD ASCOLTARE LE CRITICHE” - SERRA YILMAZ, ATTRICE FETICCIO DI OZPETEK, RACCONTA IL SUO RAPPORTO CON IL REGISTA: “L’INCONTRO CON LUI MI HA CAMBIATO LA VITA. RIDIAMO PURE NEI MOMENTI TRAGICI, COME SUCCEDE SOLO TRA VECCHI AMICI. L’ITALIA? BELLISSIMA, È IL PAESE DELLA LENTEZZA. LA BUROCRAZIA È TERRIBILMENTE MACCHINOSA, A ISTANBUL CERTE PRATICHE SI FANNO ONLINE IN POCO TEMPO. LA TURCHIA? L’EVOLUZIONE POLITICA MI HA SPINTO AD ANDARE VIA NEL 2017. MA VISTO COME VANNO LE COSE PURE QUI, MI CHIEDO DOVE ALTRO POTREI ANDARE…”
Estratto dell’articolo di Fulvia Caprara per "la Stampa"
«A un certo punto è successo che ho avuto bisogno di un piano B. L'evoluzione politica del mio Paese mi ha spinto ad andare via. Adesso, da novembre 2017, sono qui in Italia, vivo a Firenze, ma, vedendo come il mondo sta andando, inizio a chiedermi dove altro potrei andare... che ne so, in Nuova Zelanda? Mi sembra che ci sia un andamento generale molto triste e pericoloso». Il problema, aggiunge Serra Yilmaz, è che «l'arrivo di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti mi fa davvero paura.
Il suo insediamento fa sentire potenti anche gli altri capi di stato, li incoraggia. Mi pare ci sia in giro una regressione che, 30, 40, o anche 20 anni fa, non avremmo mai potuto nemmeno immaginare. Trovo che la situazione sia paurosa, la cosa più grave è che la legalità venga utilizzata per distruggere la democrazia. Succede in Europa, in Turchia, e anche in Italia. L'elezione di Trump ha dato forza a tutti quelli che credono nell'autoritarismo come modo per governare».
Attrice a tutto tondo, di cinema, teatro e tv, nata a Istanbul nel 1954, Yilmaz si definisce «persona molto critica, senza peli sulla lingua, per nulla diplomatica […] Tanti amici, magari non troppo sicuri di se stessi, mi rimproverano questo modo di essere.
Spesso, magari all'improvviso, dico cose che non sono affatto semplici da dire e da ascoltare».
[…] Ferzan Ozpetek […] «È stato un incontro che ha cambiato tante cose, se sono in Italia è grazie a lui, la mia presenza lavorativa nel vostro Paese la devo a Ferzan». Eppure, e lo hanno notato in tanti, Serra Yilmaz non è nel cast del campione d'incassi Diamanti: «Questa è una domanda che dovrebbe porre a lui. Trovo che Diamanti sia un bel film, molto corale, girato bene». Le ragioni dell'amicizia stretta che lega attrice e regista restano comunque intatte: «La sua qualità più grande è l'umorismo, Ferzan ama molto divertirsi, anche nei momenti più tragici, e la ragione per cui siamo così vicini è proprio in questo modo di ridere, che è solo nostro e non include nessun altro. Spesso facciamo battute che fanno ridere solo noi, e questa è una cosa preziosa, capita solo tra vecchi amici».
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Sul più grande difetto dell'autore, nessuna esitazione: «Come tanti di noi, Ferzan fa fatica ad ascoltare le critiche […]
[…] «Il vostro è un Paese bellissimo, che non sa proteggere molto bene il suo patrimonio. E poi è il Paese della lentezza, la burocrazia è terribilmente macchinosa, a Istanbul certe pratiche si fanno online in poco tempo. Ho capito però che bisogna restare calmi, non innervosirsi, la vita è troppo breve per prendersela per cretinate come queste».
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