
DONNE CHE ODIANO LE DONNE - "IL GIORNALE" CONTRO MICHELA MURGIA: "HA INDIVIDUATO NELL'UNICA DONNA LEADER DI PARTITO, GIORGIA MELONI, UN BERSAGLIO PERFETTO. COSÌ LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA DIVENTAVA AUTRICE DI 'SQUADRISMO MEDIATICO' NEL 2019 PER LE CRITICHE ALLA DIRETTRICE ARTISTICA DI UN FESTIVAL CULTURALE DE L'AQUILA. E ANCORA: 'LA MELONI USA IL CROCIFISSO E IL PRESEPE COME CORPI CONTUNDENTI'. LA MURGIA NEL 2014, DOPO LE ELEZIONI REGIONALI SARDE, RIUSCIVA A OFFENDERE LE DONNE DEL PD SARDO E LA SANTANCHÉ NELLA STESSA FRASE"
Quando si tratta di alzare l'asticella dello scontro con le altre donne, nemmeno la scrittrice Michela Murgia ci va giù leggera. Nonostante sia una femminista in prima linea, autrice di un libro uscito proprio ieri, intitolato Stai Zitta, tutto a tema lotta al patriarcato e libertà delle donne. Sacrosanto.
GIORGIA MELONI CON LA MAGLIETTA IO SONO GIORGIA
Eppure anche la Murgia ha individuato nell'unica donna leader di partito, Giorgia Meloni, un bersaglio perfetto. Così la leader di Fratelli d' Italia diventava autrice di «squadrismo mediatico» nel 2019 per le critiche alla direttrice artistica di un festival culturale de L' Aquila. E ancora, nello stesso anno, diceva: «La Meloni usa il crocifisso e il presepe come corpi contundenti».
Con commenti sulla vita privata: «Questa è una donna che nella sua vita personale ha fatto delle scelte che certamente non sono congruenti con l'idea di famiglia cristiana». La Murgia nel 2014, dopo le elezioni regionali sarde, riusciva a offendere le donne del Pd sardo e Daniela Santanché nella stessa frase. Si diceva vittima di «livore e menzogne» da parte delle donne dem, colpevoli di «aver idolatrato la Santanchè solo perché mi attaccava in pubblico».