saluti nazisti

“IL SALUTO NAZISTA? È UNA MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO COSTITUZIONALMENTE GARANTITA” – LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CON CUI IL GIUDICE DI MILANO HA ASSOLTO “PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE” TRE GIOVANI CHE OSTENTARONO SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI IL 24 APRILE 2016

MANUELA MESSINA per www.lastampa.it

saluti nazisti

 

Avere urlato il motto nazista ’Sieg Heil’ alla cerimonia commemorativa per i caduti della Repubblica sociale italiana, nell’aprile di due anni fa al Campo X a Milano, è “una manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita”.

 

Così per il giudice di Milano Maria Angela Vita che ha assolto “perché il fatto non sussiste” tre giovani che ostentarono simboli fascisti e nazisti il 24 aprile 2016 alla manifestazione che ogni anno si svolge al cimitero Musocco, nel capoluogo lombardo. I tre - Alessandro Botrè, 30 anni, Alessio Polignano, 43 anni e Liliane Tami, 27 anni – erano finiti a processo per avere violato l’articolo 5 della legge Scelba, che sanziona appunto chi compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e delle organizzazioni naziste.

 

Gli imputati infatti non solo gridarono lo slogan della Germania di Hitler ma fecero il saluto romano ed esposero lo stendardo della ’associazione combattenti 29esima divisione granatieri Waffen-Ss’. Il giudice sostiene che è diritto dei cittadini esprimere liberamente il proprio pensiero, quando con non vi sia pericolo concreto per la “tenuta dell’ordine democratico”.

 

saluti nazisti

Peccato che nella stessa Costituzione non solo non vi sia traccia di forme di tutela verso qualsiasi manifestazione del pensiero che porti a ideologie totalitarie, ma anzi la stessa carta vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Scrive il giudice della settima sezione penale del Tribunale milanese che i “simboli fascisti e nazionalsocialisti ostentati nel corso della cerimonia” sono stati una “manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita, all’interno di un contesto commemorativo (e non un attentato concreto alla tenuta dell’ordine democratico) e come tali, pertanto, privi di quella offensività concreta vietata dalla legge”.

 

mussolini hitler

Il giudice ha valutato infatti che la norma della Legge Scelba punisce “quelle manifestazioni del partito fascista che possono determinare il pericolo di ricostituzione di organizzazioni fasciste”. Ma nel caso della cerimonia al campo X, le “circostanze e le modalità della cerimonia funebre (…) pure a fronte dell’ostentazione da parte degli odierni imputati di gesti, comportamenti ed emblemi indiscutibilmente di stampo fascista e nazionalsocialista, non appaiono, al Tribunale, tali da suggestionare concretamente le folle, ed indurre negli astanti sentimenti nostalgici in cui ravvisare un serio pericolo di riorganizzazione del partito fascista”.

MUSSOLINI HITLER

 

Per di più ha sottolineato il “carattere esclusivamente commemorativo” e “pacifico” della cerimonia che era “esclusivamente rivolta ai defunti, in segno di omaggio e di umana pietà, senza alcuna finalità di restaurazione di carattere fascista o nazionalsocialista”. Sentito in aula al processo, Botrè, che è iscritto all’ordine dei giornalisti della Lombardia, aveva ammesso di avere voluto evocare i “valori del nazionalsocialismo”. Per Polignano si trattò invece solo di un “ricordo storico”.

mussolini e hitler al berghof 2vino hitler mussolini

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…