itay e hadar berdichevsky noa beer

“IL TERRORISTA MI HA GUARDATO NEGLI OCCHI E CI HA SPARATO” – IL RACCONTO CHOC DI UNA SOPRAVVISSUTA DEL RAVE NEL DESERTO ISRAELIANO, DOVE 260 PERSONE SONO STATE AMMAZZATE DAI MILIZIANI DI HAMAS: “ERANO TUTTI INTORNO A NOI. UNO CI HA PUNTATO CONTRO LA PISTOLA E HA FATTO FUOCO: HA MANCATO IL FINESTRINO DELL'AUTO PER POCHI CENTIMETRI” – UNA COPPIA ISRAELIANA DI 30ENNE RIESCE A NASCONDERE I GEMELLI DI 10 MESI PRIMA DI ESSERE MASSACRATA… - VIDEO

 

DAGONEWS

 

itay e hadar berdichevsky 3

Itay e Hadar Berdichevsky, 30 anni, sono stati assassinati dai terroristi di Hamas nella propria abitazione in Israele dopo essere riusciti a salvare la vita dei figli di 10 mesi nascondendoli in un rifugio. La giovane coppia ha messo i bambini in un rifugio pochi istanti prima che i terroristi di Hamas facessero irruzione in casa, secondo quanto rivelato dall’ambasciatore israeliano in Colombia Gali Dagan.

 

Itay e Hadar hanno "combattuto coraggiosamente" gli uomini armati prima che venissero colpiti e uccisi durante l’assalto di Hamas in Israele. I due bambini sono stati trovati e salvati dai soldati israeliani dopo essere rimasti soli per più di 12 ore.

noa beer fuggita dal rave in israele 4

Anche Noa Beer, 29 anni, cresciuta nel Regno Unito ma trasferitasi a Tel Aviv, è sopravvissuta al massacro del Nova Festival che ha causato la morte di almeno 260 persone. Migliaia di giovani stavano festeggiando all'alba ad appena 5 chilometri dal confine di Gaza quando i militanti di Hamas hanno preso d'assalto il festival e hanno iniziato a sparare sulla folla.

 

Noa Beer ha rivelato di essere saltata in macchina e di aver sfondato un posto di blocco mentre gli uomini armati iniziavano a sparare, mancandola per pochi centimetri. La giovane donna si è allontanata con altre quattro persone - tra cui due a cui avevano sparato - nella sua Jeep e “non si è voltata indietro” finché non ha raggiunto un ospedale a circa 40 minuti di distanza.

 

itay e hadar berdichevsky 1

«Erano tutti intorno a noi, senza nessun posto dove andare. Le persone ancora vive delle altre auto strisciavano verso di noi, ferite e spaventate, eravamo cinque persone nascoste tra le auto – ha raccontato – in una frazione di secondi siamo saliti in macchina e siamo scappati. Persone che cercavano di fuggire, venivano uccise sul posto».

 

A un certo punto si è trovata faccia a faccia con uno degli aggressori. Descrivendo il momento spaventoso ha raccontato: «L'ho visto guardarmi negli occhi e sollevare la pistola per spararci nel momento in cui ho iniziato a guidare verso di lui. Ho premuto l'acceleratore e ho guidato. Ci ha sparato, era a circa due metri di distanza e ha mancato di poco il finestrino».

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