
IN CULO ALL'ISIS! - RUTELLI: ''RICOSTRUIAMO I MONUMENTI DISTRUTTI DALLO STATO ISLAMICO CON LE STAMPANTI IN 3D'' - LA PRIMA PROVA CONCRETA, MOSTRATA IERI NELL'AMBITO DELLA "MAKER FAIRE" DI ROMA, È LA RIPRODUZIONE IN SCALA DELLA STATUA DEL TORO ALATO DI NIMRUD
Paolo Conti per il “Corriere della Sera”
francesco rutelli alla makers fair 2015
«Creeremo una banca dati della memoria alternativa alle distruzioni dell’Isis e riusciremo presto a presentare alla comunità internazionale la riproduzione delle opere d’arte distrutte dall’Isis». Francesco Rutelli parla nell’aula magna della Facoltà di Lettere de «La Sapienza» mentre nella Città universitaria si sta chiudendo la Maker Faire Rome, l’appuntamento della creatività che ha attirato centomila visitatori. L’idea di Rutelli, ora presidente e animatore dell’associazione «Incontro di civiltà», è nel solco proprio dell’innovazione: collegare il retaggio storico-artistico del Pianeta agli strumenti della contemporaneità.
In particolare radunare tutti i dati possibili sulle meraviglie devastate dal terrorismo (fotografie, rilievi, filmati, altri tipi di immagini) e poi affidare il materiale alla stampante 3D inventata da Massimo Moretti, una macchina che, con i suoi tredici metri di altezza e sette di larghezza, troneggiava all’ingresso di Maker Faire Rome (Moretti ha annunciato che la sperimenterà per realizzare case a basso costo, mescolando terra e paglia).
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Rutelli aveva accanto Moretti, il professor Paolo Matthiae, che ha dedicato mezzo secolo di vita e di studi all’archeologia mesopotamica e della Siria in genere, Riccardo Luna, consigliere di palazzo Chigi per l’innovazione, e Emanuele Emmanuele, presidente della fondazione Terzo Pilastro, che si è detto pronto a sostenere economicamente l’operazione.
La prima prova concreta, mostrata ieri, è la riproduzione in scala della statua del Toro Alato di Nimrud distrutta a martellate nel marzo scorso, come dimostrano alcune spaventose sequenze fotografiche diramate dal sedicente Stato islamico. Il modellino però rappresenta solo il primo passo verso la riproduzione di un clone vero e proprio, di un doppio a scala 1/1.
Moretti racconta che il prototipo «è stato realizzato in appena tre giorni e il risultato è già apprezzabile, con più tempo a disposizione otterremo il risultato voluto. E magari un giorno, per la riproduzione, potremo persino utilizzare la polvere lasciata sul terreno dal bene devastato, con un grande impatto emotivo». Per Rutelli sarà possibile anche replicare intere parti di architetture perdute.
Per l’archeologo Paolo Matthiae «stiamo parlando indubbiamente di un falso. Ma solo così possiamo restituire una realtà artistica e monumentale perduta per sempre. I precedenti ci sono, penso alla Dresda distrutta in due giorni di bombardamento nel febbraio 1945 e poi giustamente ricostruita. O, qui a Roma, la Basilica di san Lorenzo fuori le mura, devastata dal bombardamento alleato del luglio 1943». Rutelli ha poi annunciato che il piano ha suscitato l’entusiasmo del direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova .
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