francia campeggio musulmani islam

MENTRE L’ALLARME TERRORISMO A PARIGI FA CROLLARE IL TURISMO (-10%), IN FRANCIA ARRIVANO I CAMPI ESTIVI VIETATI AI BIANCHI E QUELLI RISERVATI SOLTANTO AI MUSULMANI, CON MENÙ HALAL E OSPITE D’ONORE L’IMAM DI AUBERVILLIERS, AAMI HASSEN BOUNAMCHA, NOTO PER LE SUE PREDICHE ESTREMISTE

Mauro Zanon per “Libero quotidiano”

IN FRANCIA ARRIVANO I CAMPEGGI RISERVATI AI MUSULMANIIN FRANCIA ARRIVANO I CAMPEGGI RISERVATI AI MUSULMANI

 

C'è una novità in questa estate 2016 che nemmeno i più visionari tra gli osservatori francesi potevano immaginare: la nascita dei «campi estivi decoloniali». E cosa saranno mai questi campi? Un' occhiata al sito di presentazione ed è presto detto. A pochi passi da Reims, la città dello Champagne, si terrà dal 25 al 28 agosto uno stage di «formazione all' antirazzismo politico», che si iscrive, come precisato sulla pagina ufficiale, «nella tradizione delle lotte di emancipazioni decoloniali anticapitalistiche e di educazione popolare».

 

Indigenes de la RepubliqueIndigenes de la Republique

Ad aprile, come riportato dal Figaro, la metà dei 150 posti disponibili erano già stati riservati. Posti ai quali però non tutti potevano candidarsi. Si scopre infatti sul sito del campo estivo decoloniale lanciato da alcuni membri del partito degli Indigènes de la République (si definiscono come un «movimento di protesta anticolonialista», «antimperialista» e «antisionista») che l'«antirazzismo» insegnato durante il futuro stage escluderà i bianchi.

 

Si legge: «Il campo estivo è riservato unicamente alle persone che subiscono a titolo personale il razzismo di Stato francese. Tuttavia accetteremo alcune domande di iscrizione provenienti da persone che subiscono il razzismo di Stato ma vivono in altri Paesi». Precisazione, come sottolineato dal Figaro, che esclude de facto i bianchi, perché secondo gli organizzatori non soffrono di «razzismo strutturale».

Indigenes de la Republique Indigenes de la Republique

 

Tra gli atelier proposti dallo stage che dovrebbe far urlare i paladini del vivre ensemble e che invece è stato completamente oscurato mediaticamente, figurano corsi di scrittura per «decolonizzare l'immaginazione», formazioni per «costruire una lotta anticapitalistica decoloniale su scala europea», ma anche per «lottare contro la negrofobia delle persone non nere» e «combattere i politici anti migrazioni».

 

Il «campo estivo decoloniale» non è la sola iniziativa estiva a dir poco antirepubblicana che la Francia consentirà sul suo territorio. Dal 21 al 28 agosto, infatti, avrà luogo nel dipartimento delle Hautes-Alpes un campo estivo riservato unicamente alle persone di confessione musulmana: una colonia islamica, e soltanto islamica, dove tutti i pasti serviti saranno certificati halal.

 

Aami Hassen BounamchaAami Hassen Bounamcha

Sulla brochure di presentazione, viene sottolineato che gli appelli alla preghiera e al rispetto della fede islamica saranno regolari: «La spiritualità è parte integrante di questo soggiorno. Verranno lanciati degli appelli regolari sulla fede, il comportamento e la vita del credente in generale».

 

Ma c' è di più. Organizzato dall' associazione «Vacances ethniques», il campo estivo per i fedeli di Allah nel cuore delle Alpi francesi vedrà anche la presenza, come ospite d' onore, dell' imam sulfureo di Aubervilliers Aami Hassen Bounamcha, noto per le sue prediche estremiste e per essere stato, nel 2013, minacciato di espulsione dal governo Valls, per alcune sue dichiarazioni contro gli omosessuali.

 

VALLSVALLS

Lo stesso Hassen Bounamcha, molto apprezzato nella moschea dove predica, è ugualmente famoso per praticare la Ruqya, la guarigione delle malattie secondo i precetti della Sharia, la cura dei mali tramite la recitazione di alcuni versetti del Corano. Soltanto il Front national, attraverso un cominicato, ha reagito alla venuta dell' imam radicale nel dolce comune di Vallouise, dove si trova il lago di Serre-Ponçon. Dal Partito socialista del presidente Hollande ai Républicains di Nicolas Sarkozy, un silenzio assordante.

 

Aami Hassen Bounamcha Aami Hassen Bounamcha

Hanno fatto invece molto rumore le dichiarazioni di Matthias Fekl, segretario di Stato al Turismo, che al Journal du Dimanche ha affermato che nei primi sei mesi dell' anno il flusso di turisti verso la Francia è calato del 10%. Il crollo verticale si è registrato in particolare tra i turisti con il potere d' acquisto più forte, provenienti dagli Stati Uniti, dall' Asia e dai Paesi del Golfo.

 

«Gli hotel di lusso hanno sofferto più di tutti», ha dichiarato Fekl. Parigi è la città più colpita, in ragione degli attentati terroristici, e c' è molta apprensione per i risultati della Costa Azzurra a fine estate. Fekl vorrebbe che la Francia restasse anche per il 2016 la «prima destinazione mondiale» per i turisti, ma di questo passo l' obiettivo è tutt' altro che scontato.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …