no vax tedeschi germania

L'ODIO SFRECCIA SU TELEGRAM - IN GERMANIA DILAGANO LE CHAT NO VAX CHE INCITANO ALLA VIOLENZA CONTRO POLITICI E SCIENZIATI - IL GOVERNO FEDERALE NON SA PIU' COME MUOVERSI PER LIMITARE IL FENOMENO CHE DILAGA A MACCHIA D'OLIO: SOLO IN SASSONIA SI CONTANO 100 CANALI E 80 GRUPPI, MOLTI DAI TONI TERRORISTICI - MA LA BATTAGLIA DI BERLINO CONTRO L'APP FINORA E' STATA UN BUCO NELL'ACQUA PERCHE'...

Letizia Tortello per “La Stampa”

 

NO VAX TEDESCHI CON LA STELLA DI DAVID

Sciopero del vaccino» contro «la dittatura». «Il regime sta stringendo le maglie e la gente in strada ribolle». «Siamo tanti contro il despota e il suo esercito». Sono le 18,04 e il cellulare trilla con un nuovo messaggio su Telegram. È il gruppo dei Freie Sachsen, i Liberi sassoni, che ha postato un appello in tedesco, l’ennesimo della giornata, che suona come una chiamata alle armi per combattere «questa guerra contro la libertà».

 

No Vax Germania

Nell’arco di una sola ora, l’invito a ribellarsi che stavolta è sotto forma di breve video di pochi secondi, con musica thriller, scrittura gotica e pugni chiusi, guadagna 25 mila visualizzazioni. Si mescolano concetti democratici e libertari, strumentalizzati per mezzo di slogan populisti, con palesi deliri. Tutto con la stessa finalità: incitare alla rivoluzione, a una pseudo resistenza verso un «nemico» non ben precisato. Una volta è lo Stato, l’altra il vaccino, l’altra ancora addirittura la scienza, che mentirebbe e vorrebbe uccidere la «sovranità individuale».

 

No Vax Germania

Polizia e ricercatori sull’estremismo tedesco hanno già ribattezzato il social di messaggistica libera «Terrorgram», e il nuovo governo federale a Berlino non sa più come muoversi per limitare un fenomeno, quello delle chat che diffondono odio, che dilaga a macchia d’olio. Non si tratta di qualche gruppo sparuto. Su Telegram ci sono chiamate alla violenza contro politici e scienziati che si moltiplicano, per uno che chiude ne aprono altri dieci.

 

No Vax Germania 2

Solo in Sassonia, la regione in cui alle ultime elezioni di settembre l’ultradestra di AfD ha ottenuto più voti diventando il primo partito, si contano 100 canali e 80 gruppi Telegram di No Vax, molti dai toni terroristici. Trovare indirizzi privati dei politici o istruzioni per fabbricare armi in casa non è un problema sulla piattaforma che sta diventando una specie di darknet sempre in tasca, disponibile sul telefonino. Perché a differenza di Facebook e Twitter o Instagram, Telegram elimina solo in casi eccezionali i contenuti pericolosi che vengono postati. Anzi, quasi mai.

 

No Vax Germania 3

Il fenomeno inedito, in epoca di No-Vax, No-Covid e negazionismo diffuso che è esploso con l’evolvere della pandemia, è che si sono sommate le forze di compagini trasversali tra loro, che fino a pochi anni fa non si sarebbero mai guardate in faccia. Le reti social di questa sottocultura radicale in Germania, ma non solo, uniscono antivaccinisti e pacifisti, estremisti di destra e Reichsbürger – cittadini antisistema che rifiutano il potere dello Stato e abitano in comunità autonome, sorta di «regni» autoproclamati -, e soprattutto molti che credono di vivere sotto una dittatura.

 

No Vax Germania 4

Il grido è «siamo tanti, niente può fermarci». Ogni giorno in qualche città del Paese si radunano manifestazioni non autorizzate, ieri a Monaco, con migliaia di aderenti. Sempre ieri, la polizia della Sassonia ha chiuso il gruppo Telegram «Dresden Offline Networking» e arrestato quattro cittadini a Dresda, che detenevano armi ed esplosivo, dopo le minacce di morte ricevute dal governatore del Land, Michael Kretschmer.

 

No Vax Germania 5

L’organizzazione dei «Liberi sassoni» è solo la punta dell’iceberg. È un micro-partito regionale classificato come radicale di estrema destra dai servizi di intelligence federali, che rilevano come diversi sostenitori siano saldamente legati a organizzazioni neonaziste. Scrive Deutsche Welle, quest’escalation dei toni ricorda gli inizi del terrore nazista nelle strade degli Anni 30. La violenza predicata si scatena in strada, di volta in volta, contro giornalisti e polizia.

 

olaf scholz

A settembre, un ventenne è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa in Renania Palatinato, per aver fatto notare al cliente della stazione di benzina in cui lavorava che era obbligatorio indossare la mascherina. «Lavoreremo perché gli autori dell’odio su internet siano identificati e puniti», ha detto il cancelliere Olaf Scholz nel primo discorso al Bundestag mercoledì. E la ministra dell’Interno Nancy Faeser ha messo come primo punto «la lotta contro l’estremismo, Telegram viola la legge tedesca», afferma, «e questo governo non lo permetterà».

 

michael kretschmer presidente dello stato libero della sassonia foto di bacco

Eppure, la battaglia della Germania contro la app è stata finora un buco nell’acqua. Intanto perché Telegram non si definisce un social network, ma un servizio di messaggistica one-to-one, e dunque elude il Netzwerkdurchsetzungsgesetz, la norma per combattere fake news e discorsi d’odio. Invece, raduna anche 200mila utenti in ogni gruppo, altro che chat privata. L’esecutivo sta pensando addirittura di oscurare la app, chiedendo ad Apple e Google di non fornirla più tra quelle scaricabili. Ma sembra una pista difficile da praticare, e comunque chi già ce l’ha potrebbe continuare ad usarla.

 

Si tenta dunque la via diplomatica, anche questa senza esiti finora. Già ad aprile, il BfJ (Bundesamt für Justiz), l’ufficio di Bonn del ministero della Giustizia, ha inviato alla sede legale di Telegram a Dubai due lettere, minacciando multe fino a 55 milioni se non fossero state moderate le chat. Nessuno ha mai risposto. L’ultima chance è stata l’ambasciata tedesca negli emirati, che ha interpellato il ministero degli Esteri di Dubai, ma anche qui nessun risultato.

 

Polizia durante il raid a Dresda 4

E se a Berlino l’allerta è massima a tutti i livelli, negli altri Stati europei il proliferare del pericolo social dei gruppi No Vax è una realtà con cui fare i conti sempre più dal 27 dicembre scorso, il Vaccine Day, giorno in cui sono arrivate le prime dosi Pfizer e la Ue ha festeggiato l’avvento della tanto attesa prevenzione contro il Covid. Sembrava una liberazione e basta. Invece la macchina del complotto sta scavando solchi profondi nella società, ancora non sappiamo quanto irreversibili

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…