trans uomo rissa mazza chiodata

COSE DELL’ALTRO GENDER! – IN GRAN BRETAGNA I REATI DEI TRANSESSUALI STANNO MANDANDO IN TILT LE STATISTICHE DELLA POLIZIA, CREANDO ANCHE PROBLEMI DAL PUNTO DI VISTA GIUDIZIARIO - I CRIMINI COMMESSI DA UOMINI CHE SI “SENTONO DONNE” FINISCONO NELLA CASELLA FEMMINILE, CREANDO L'IMPRESSIONE CHE LE DONNE SIANO DIVENTATE ALL'IMPROVVISO PIÙ VIOLENTE – GLI UOMINI FINGONO DI AVERE IL SESSO TRANS-GENDER ANCHE PER EVITARE CONDANNE GRAVI: PER ESEMPIO, IN GRAN BRETAGNA LA LEGGE NON PREVEDE CHE UNA DONNA POSSA ESSERE ACCUSATA DI STUPRO…

Vittorio Sabadin per “Specchio - la Stampa”

 

transessuali

Con il Covid di nuovo pericoloso il governo britannico avrebbe cose più importanti a cui pensare, ma la ministra dell'Interno Priti Patel ha dato uno sguardo alle statistiche della criminalità, e ha visto che le cifre non tornavano. Dopo una breve indagine, si è scoperto che in numerosi distretti di polizia molti reati erano classificati dagli agenti come delitti femminili solo perché l'autore del crimine aveva dichiarato agli agenti di "sentirsi donna". 

trans in carcere 2

 

Anche le azioni criminali commesse dai transessuali finivano nella casella femminile, favorendo l'impressione che le donne fossero diventate all'improvviso più violente. Priti Patel ha così inviato un richiamo ai dirigenti della polizia, invitandoli ad applicare con maggiore buon senso la cultura "woke" che ormai permea anche la società britannica. 

trans in carcere 1

 

Vanno bene il risveglio, l'inclusione, il rispetto di ogni tendenza sessuale e delle diversità di genere, ma bisogna finirla di scrivere nei rapporti che il colpevole di uno stupro è una donna solo perché lui lo dichiara. Il problema è nato quando il "Mail on Sunday" ha scoperto che un maschio di nome Zoe Watts, incarcerato per una serie di reati, tra cui la costruzione di una bomba, era stato inserito nel casellario femminile dalla polizia del Lincolnshire solo perché Watts si identificava come donna. 

trans

 

Patel ha scoperto che non era un caso isolato e ha invitato gli agenti ad accertare meglio il sesso degli arrestati senza fermarsi alle apparenze o alle dichiarazioni del reo, in modo da non gonfiare impropriamente le statistiche della criminalità femminile. 

 

Il problema è più serio di quello che sembra, visto che gli uomini cominciano a fingere di avere cambiato orientamento sessuale per accedere ai bagni femminili, o per evitare condanne in reati molto gravi: in Gran Bretagna, ad esempio, la legge non prevede che una donna possa essere accusata di stupro. 

transgender in prigione

 

Per i distretti di polizia occorrerà inventarsi qualcosa, forse cominciando a pensare che ci devono essere dei limiti pure nel rispetto delle identità sessuali percepite dagli individui.

trans in carcere 3alvis sta nel settore trans

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)