
IN INDIA LE MUCCHE TRATTATE MEGLIO DELLE DONNE: E’ LA DENUNCIA DEL FOTOGRAFO SUJATRO GHOSH CHE NEI SUOI SCATTI PROVOCATORI RITRAE RAGAZZE CON INDOSSO MASCHERE DELL’ANIMALE SACRO – NEL SUBCONTINENTE OGNI 15 MINUTI UNO STUPRO MENTRE LE VACCHE SONO PROTETTE ADDIRITTURA DA BANDE ORGANIZZATE
Alessandra Muglia per il Corriere della Sera
Kamadhenu, la madre di tutte le vacche, aveva il volto di donna. Ora invece sono le donne ad esibire un muso da mucca. La mitologia indù, e la sua dea della prosperità, sono rovesciati. Un cortocircuito nel Paese dove le vacche sono venerate e intoccabili e le donne vengono stuprate, una ogni 15 minuti. «Le donne sono meno importanti delle mucche in India?» è la provocazione lanciata dal fotografo indiano, Sujatro Ghosh, 23 anni, che su Instagram ha pubblicato ritratti di figure femminili con il volto dell'«animale sacro» ambientate nella capitale e a Calcutta.
«L' idea mi è venuta un mese fa mentre ero a New York a lavorare con Mira, una Ong italiana che si occupa di dare voce alle persone vulnerabili - racconta al Corriere dalla sua città, Calcutta, dove è tornato a vivere una volta terminati gli studi a Delhi -. Volevo rendere l' assurdità di un Paese dove ci vuole più tempo a rendere giustizia a una donna che a una vacca». I tempi lunghi dei tribunali contro quelli brevissimi dei «gau rakshak», i «protettori delle mucche», radicali indù che armati di spranghe di ferro e bastoni danno la caccia a chi macella o mangia le vacche.
Ghosh definisce il suo progetto fotografico una «forma silenziosa di protesta» sia contro il trattamento delle donne che contro il crescente potere di questi gruppi di estremisti che si sono rafforzati con l' ascesa, nel 2014, del partito nazionalista indù (Bjp) del premier Narendra Modi. Presenti soprattutto nelle regioni del Nord e dell' Est dell' India, e forti negli stati guidati dal Bjp, questi pasdaran delle vacche si piazzano sulle assi stradali per intercettare i veicoli che trasportano bestiame e li assaltano con violenza, linciano e uccidono.
Spesso poi mettono online i video con le loro missioni punitive, contando sull' impunità. C' è del resto chi vuole istituzionalizzarli, come il governatore dell' Uttar Pradesh, il religioso induista Ajay Singh Bisht. Altro che bandirle come ha chiesto la Corte Suprema a sei Stati indiani. La protezione delle vacche si rivela un mezzo per colpire le minoranze, un detonatore per la violenza settaria: le squadre di vigilantes attaccano infatti per lo più musulmani e Dalit, la casta più bassa. Allevatori e commercianti musulmani, che trattano la carne di bovino perché più economica in India, e gli intoccabili, addetti alla concia. Non stupisce dunque che oltre alla valanga di apprezzamenti riscossi sul web il progetto di Ghosh abbia sollevato l' ira dei nazionalisti indù.
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NARENDRA MODI INDIA