IN IRAN E’ STATO IMPICCATO PER SPIONAGGIO LO SCIENZIATO NUCLEARE SHAHRAM AMIRI - NEL 2009 L’UOMO SPARÌ DURANTE UN PELLEGRINAGGIO ALLA MECCA E RIAPPARVE 13 MESI DOPO A WASHINGTON - ALLE AUTORITÀ IRANIANE DISSE DI ESSERE STATO RAPITO DALLA CIA E SOTTOPOSTO A PRESSIONI PER RIVELARE INFORMAZIONI - PER GLI AMERICANI FU LUI A DISERTARE
Quando la madre, venerdì, ha riavuto il corpo di suo figlio, ha potuto vedere attorno al suo collo i segni rossi della corda del boia. Non importa che Shahram Amiri, brillante scienziato nucleare iraniano, nel 2010 fosse stato accolto a Teheran come un eroe. Due giorni fa il portavoce della magistratura di Teheran Gholamhosein Mohseni Ejehi lo ha confermato: «È stato giustiziato perché aveva fornito al nemico informazioni vitali».
La storia di Amiri inizia nel 2009, quando sparisce durante il pellegrinaggio alla Mecca.
Riappare 13 mesi dopo a Washington. Alle autorità iraniane dice di essere stato rapito dalla Cia e di essere stato sottoposto a pressioni per rivelare informazioni. Secondo gli americani, invece, aveva disertato rivelando spontaneamente segreti nucleari.
Ma poi avrebbe deciso di tornare a casa. Un caso, dunque, ancora tutto da chiarire.