il dipinto diana e atteone giuseppe cesari scuola francese jacques-cartier issou

VOLETE ALLAH? E ANDATEVENE PIU' IN LA' (FORA DAI BALL) – IN UNA SCUOLA MEDIA VICINO A PARIGI UN INSEGNANTE HA MOSTRATO AGLI ALUNNI IL QUADRO RINASCIMENTALE DI GIUSEPPE CESARI, “DIANA E ATTEONE”, E GLI STUDENTI MUSULMANI HANNO REAGITO DICENDOSI "OFFESI E SCIOCCATI” PER I CORPI NUDI NEL DIPINTO - I RAGAZZI HANNO ANCHE ACCUSATO FALSAMENTE IL PROF DI INSULTI ISLAMOFOBI (SALVO POI RITRATTARE) – I DOCENTI SONO IN SCIOPERO: “TROPPE MINACCE E CASI DI VIOLENZA” – IL PRECEDENTE DI SAMUEL PATY, DECAPITATO ALL’USCITA DI SCUOLA DA UN TERRORISTA ISLAMICO

Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per www.corriere.it

 

proteste davanti alla scuola scuola media Jacques-Cartier di Issou

Gli insegnanti della scuola media Jacques-Cartier di Issou, una cittadina a 40 chilometri a Nordovest di Parigi, da lunedì non fanno lezione. Sostengono che non sono garantite le condizioni di sicurezza per una vita scolastica normale, dopo le minacce e le proteste di alcuni allievi musulmani.

 

 Il 7 dicembre, durante una lezione di francese, l’insegnante ha mostrato agli alunni di prima media un dipinto del XVII secolo, «Diana e Atteone» di Giuseppe Cesari, che raffigura il passaggio delle Metamorfosi di Ovidio nel quale Atteone sorprende Diana e le sue ninfe senza vestiti mentre si lavano alla sorgente. Atteone verrà per questo trasformato in cervo e sarà sbranato dai cani. Si tratta di un tema classico della pittura rinascimentale.

 

il dipinto Diana e Atteone di Giuseppe Cesari

«Alcuni alunni hanno distolto lo sguardo, si sono sentiti offesi e si sono detti scioccati», ha detto Sophie Vénétitay, segretario generale del sindacato degli insegnanti Snes-FSU. Poi altri hanno accusato l’insegnante di avere fatto commenti razzisti e islamofobici. Circostanza che si è rivelata non vera, gli alunni hanno ritirato le loro dichiarazioni chiedendo scusa.

 

Ma il danno era stato già fatto, alcuni genitori hanno preso le difese dei figli e hanno protestato contro la direzione della scuola, secondo una dinamica che tre anni fa ha portato alla tragica uccisione del professore di storia e geografia Samuel Paty, decapitato all’uscita di scuola da un terrorista islamico dopo che aveva mostrato in classe le vignette di Charlie Hebdo e dopo essere stato – falsamente – accusato di avere fatto commenti anti-islam e di avere fatto uscire gli allievi musulmani dalla classe.

 

scuola media Jacques-Cartier di Issou

Le proteste per la lezione sul quadro di Diana e Atteone nella scuola media di Issou sono state «la goccia che ha fatto traboccare il vaso», si legge in un’email inviata dagli insegnanti ai genitori, nella quale i professori lamentano «il malessere, il moltiplicarsi degli incidenti e l’aumento dei casi di violenza che caratterizzano ormai la vita quotidiana della nostra scuola».

 

Secondo Catherine Nave-Bekhti, segretaria per l’istruzione del sindacato Cfdt, l’incidente nella scuola media di Issou fa rivivere «il ricordo e le ferite dell’omicidio di Samuel Paty, con un inizio della vicenda che gli assomiglia molto, che provoca paure e ansie legittime, che giustificano l’esercizio del diritto di non presentarsi in classe». La professoressa accusata dagli allievi e da alcuni genitori ha presentato una denuncia per calunnia.

 

gabriel attal 6

Il ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal , ha annunciato «un procedimento disciplinare contro gli studenti responsabili, che hanno ammesso i fatti». Pochi giorni fa si è svolto il processo ai sei minori che tre anni fa crearono il clima di odio contro il professore Samuel Paty, poi ucciso dal 18enne terrorista islamista di origine cecena Abdoullakh Anzorov.

 

La ragazzina più giovane, condannata a 18 mesi di libertà vigilata per calunnia, pur non frequentando la classe dove insegnava Paty aveva sparso la voce che il professore aveva mostrato vignette di Maometto e soprattutto – cosa non vera – che aveva chiesto in malo modo agli alunni musulmani di lasciare l’aula. Questa falsità è stata all’origine delle tensioni e delle minacce contro Paty, fino alla sua uccisione.  […]

samuel patysamuel patygabriel attal 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...