turismo barcellona-2

IN SPAGNA SI SONO ROTTI LE PALLE DEI TURISTI – DOPO AVER CAMPATO PER ANNI SULLE ORDE DI STRANIERI, BARCELLONA SI OPPONE ALL’INVASIONE: DAVANTI ALLA SAGRADA FAMILIA VENGONO DISTRIBUITI VOLANTINI IN CUI SI INVITA A NON DIRE A NESSUNO DI ESSERE STATI NELLA CITTÀ CHE QUEST’ANNO OSPITERÀ 15 MILIONI DI VISITATORI – E A MAIORCA LE PROTESTE SI FANNO PIÙ VIOLENTE: IL COLLETTIVO "ARRAN" SPACCA LE AUTO DEGLI “INVASORI”…(VIDEO)

 

Francesco Olivo per “la Stampa”

 

turismo barcellona 8

Alle masse in coda alla Sagrada Familia finisce in mano un volantino: «Non dite a nessuno di essere stati a Barcellona». Il messaggio è per lo meno originale e i turisti si guardano intorno, «a casa lo abbiamo già detto» risponde qualcuno. L' invito è bonario, più che altro una provocazione: «Come quando si va a cercare i funghi, non si racconta a tutti la strada per trovarli, così dovete fare con Barcellona, aiutateci a custodire il segreto, nessuno deve sapere quanto è bella».

turismo barcellona 7

 

A firmare la nota bizzarra è la Favb, l' associazione che rappresenta i comitati di quartiere della città, da anni in lotta contro l' invasione di turisti a Barcellona. Lo scopo dell' iniziativa, oltre ai riflettori dei media, è coinvolgere i turisti nella battaglia per «una città a misura dei suoi abitanti».

 

turismo barcellona 9

Rispetto a qualche anno fa, persino le associazioni più combattive hanno capito che prendersela con i turisti non ha senso. «Così abbiamo cercato un modo per far capire che non sono i nostri nemici» spiegano dall' associazione. I riflettori, per qualche ora, sono arrivati. Ma i turisti difficilmente, quanto più nell' epoca di Instagram, avranno rispettato l' invito, il museo Picasso e la Rambla d' altronde non sono sentieri di montagna dove cercare funghi.

turismo barcellona 3

 

Al di là della provocazione il tema resta di grande attualità e tutto sommato irrisolto. La città riceverà quest' anno 15 milioni di visitatori, secondo le cifre ufficiali, molti di più secondo quelle ufficiose, che tengono conto dell' offerta di alloggi non registrati. Il fenomeno non è solo catalano, ma qui gli effetti sono più evidenti, tanto che sono stati coniati termini, «turismofobia», «turistificazione», che pur senza approvazione della Crusca sono entrati nel lessico della strada.

turismo barcellona 2

 

Escludendo il fatto che il successo turistico di Barcellona viva di passaparola, come si affronta il tema?

La sindaca Ada Colau vinse le elezioni 4 anni fa puntando molto sul tema: «È assurdo che nel centro ci siano più letti per i turisti che per i residenti» ripeteva. Nei suoi primi 4 anni al potere Colau è riuscita a imporre delle regole alla giungla degli affitti di appartamenti turistici (Airbnb e dintorni), ha messo un freno agli appetiti immobiliari dei fondi di speculazione e ha bloccato la costruzione e persino il restauro di molti hotel, con misure molto contestate (anche dalla giustizia).

turismo barcellona 10

 

Ma basta fare due passi nel Barrio Gotico, al Born o alla Barceloneta per vedere che quelli che furono quartieri popolari oggi hanno cambiato volto: via le panetterie e i barbieri, sostituiti da negozi di souvenir (nel migliore dei casi). E soprattutto via gli abitanti e dentro i turisti.

 

turismo barcellona 1

Ora che Ada Colau, con qualche peripezia politica, è riuscita a rimanere sindaca della città in molti le chiedono di cambiare approccio. «Stavolta bisogna dialogare», dice Mateu Hernández, Ceo di Barcelona Global, un' associazione no profit che racchiude oltre 200 imprese della città. «Alle proteste dei cittadini si risponde solo con una buona gestione del fenomeno.

turismo barcellona 11

 

Le leggi ci sono, ma vanno fatte rispettare, se un abitante denuncia l' esistenza di un appartamento turistico illegale, la polizia deve intervenire subito, sennò si instaura una sensazione di impotenza». Invece, secondo molti imprenditori il tema è stato politicizzato, «con molti slogan gridati e poco lavoro discreto. È giusto regolare le nuove costruzioni di hotel in centro, ma senza creare un' insicurezza giuridica che si ripercuote sulla città».

turismo barcellona 4

 

La risposta ci sarebbe: «Investire in cultura, perché se non c' è un' offerta valida resta quella di sempre: spiaggia e feste alcoliche».

 

2. IN SPAGNA SPACCANO LE AUTO DEI «TURISTI INVASORI»

Andrea Morigi per “Libero quotidiano”

 

L' altra xenofobia si manifesta con la falce e martello dipinta con la vernice spray sulla carrozzeria, il parabrezza in frantumi, gli pneumatici tagliati. Centinaia di automobili prese a noleggio finiscono ridotte così ogni notte, nell' isola spagnola di Maiorca, vittime della violenta campagna contro il turismo del Collettivo Arran.

collettivo arran 6

 

Ieri hanno trasmesso su Twitter un video che inquadra persone a volto coperto che si accaniscono contro le macchine in sosta, per annunciare che è ripartita la loro offensiva. È una campagna d' odio diffusa in rete, ma di quelle che non vengono censurate, anche se fanno una chiara apologia del terrorismo.

collettivo arran 4

 

I comunisti, da autentica élite rivoluzionaria, non gradiscono le masse quando "invadono" il territorio della Catalogna, ma non le sopportano nemmeno nel resto del Paese. Preferiscono l' immigrazione selvaggia e sotto questo aspetto vanno perfettamente d' accordo con i loro governi regionale e nazionale, di sinistra. Tutti, chi più chi meno, anticapitalisti, ovviamente repubblicani, indipendentisti o collaboratori della battaglia per la secessione dalla monarchia di Madrid.

 

collettivo arran 3

ASSALTI A MANO ARMATA Le autorità locali, tuttavia, sono in allarme per gli attacchi, che già a partire dagli anni scorsi hanno visto l' invasione di alberghi e ristoranti oltre che assalti a mano armata a yacht ormeggiati nei porti, autobus e perfino biciclette dei circuiti di bike sharing. Se la sono presa anche con le compagnie low cost che ogni giorno scaricano negli aeroporti centinaia di persone che vanno a spendere tutti i loro soldi fra spiagge e discoteche. Il richiamo di Greta Thunberg si sta diffondendo.

collettivo arran 1

 

Intanto, in attesa dell' inverno, chiedono perfino di bloccare le piste da sci sui Pirenei per tutelare il patrimonio e il paesaggio montani.

 

Il 10 per cento dell' economia della nazione iberica (e ben il 45 per cento di quella delle Isole Baleari) poggia sull' industria delle vacanze, non solo estive, ma per i fondamentalisti i costi, ambientali e anche economici della cosiddetta «gentrificazione», che trasforma i quartieri popolari in zone abitative di pregio, sono maggiori dei benefici. Anzi, provocano addirittura miseria.

collettivo arran 5

 

Sono preoccupati perché i prezzi delle abitazioni salgono a causa della speculazione da parte dei privati proprietari dei Bed&Breakfast, i centri storici si snaturano perché si riempiono di negozi e l' inquinamento avvelena. Perciò chiedono di sospendere la concessione di tutte le licenze commerciali.

 

collettivo arran 2

Lo slogan di coloro che combattono contro il mutamento dei centri abitati in «vetrine», lo scorso 2 luglio è stato affisso con uno striscione sul tetto di Casa Milá, detta anche La Pedrera, palazzo di Barcellona costruito da Antoni Gaudì: «Il turismo uccide la città». Perciò chiedono di proibire gli AirBnB, di espropriare i parchi, le imprese e le zone residenziali sorte per attrarre stranieri.

 

collettivo arran 7

LO STILE DELL'ETA' Dalla parte del buon senso si è schierato soltanto Vox, il partito di destra, che condanna gli atti di violenza di Arran e accusa le amministrazioni comunale e regionale di non aver mosso un dito per combattere il fenomeno, che tecnicamente assomiglia tanto alle kale borroka, le azioni di guerriglia urbana condotte dai terroristi baschi dell' Eta, denuncia Jorge Campos, leader regionale di Vox.

turismo barcellona 5

 

Quelli di Arran alla fine dell' anno scorso avevano "impiccato" un manichino che portava il suo nome, rivendicando il gesto su Twitter contro la repressione e per la libertà d' espressione. In realtà, rappresentava una minaccia di morte contro gli unici che hanno il coraggio di alzare la voce per pretendere dalla magistratura un' inchiesta che assicuri i colpevoli alla giustizia e dal ministero dell' Interno di indagare, come finora non è stato fatto, a loro dire.

turismo barcellona 6

 

Tutti coloro che rimangono a braccia conserte sono complici e responsabili, afferma il deputato Agustín Rosety Fernández de Castro per la provincia di Cadice.

vv

Anche in Spagna, la condanna politica e morale si indirizza esclusivamente contro la destra, accusata di voler alzare muri di separazione. Se le barriere si costruiscono a sinistra, ma in nome dell' ecologia e della decrescita "felice", in fondo, si rimane ancora nella più stretta ortodossia progressista.

collettivo arran 8

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...