TE LA DO IO LA SATIRA! - IN THAILANDIA UN 26ENNE HA PARAGONATO IL RE VAJIRALONGKORN ALLE PAPERE E PER QUESTO È STATO CONDANNATO A TRE ANNI DI CARCERE PER LESA MAESTÀ. PENA POI COMMUTATA IN DUE ANNI SENZA CONDIZIONALE – LE PAPERE DI PLASTICA SONO DIVENTATE IL SIMBOLO DEI MANIFESTANTI THAILANDESI CHE CHIEDONO PIÙ DEMOCRAZIA…
Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per www.lastampa.it
«Quelle papere sul calendario che stai vendendo assomigliano al re». Sono nati così, i problemi di Narathon Chotmankongsin, 26 anni. Il giovane è finito in carcere con una condanna a tre anni per l'accusa di lesa maestà.
«Ma la sentenza è stata commutata in due anni senza condizionale dopo che l'imputato ha fornito una testimonianza utile alla considerazione», ha dichiarato in un comunicato la Thai Lawyers for Human Rights (TLHR), un gruppo legale che agisce a tutela degli accusati di lesa maestà.
Un gruppo di persone che continua a diventare più folto in una Thailandia dove le autorità sono sempre più sensibili (e talvolta paranoiche) sui rischi di nuove proteste anti monarchiche e anti militari.
Le papere di plastica da bagno sono diventate un improbabile simbolo del movimento di protesta pro-democrazia del 2020, dopo che i manifestanti hanno usato grandi anatre gonfiabili per proteggersi dai gas lacrimogeni e dai cannoni ad acqua della polizia.
E Narathon è stato «attenzionato» dalle autorità dopo che aveva iniziato a vendere un calendario satirico in cui erano raffigurate una serie di papere di gomma in pose che, secondo un tribunale di Bangkok, assomigliano al monarca della Thailandia. Vale a dire il chiacchierato re Vajiralongkorn. […]
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